| 
  |||||||||||||||
| 
       La
      RdB Cdc non firma la Preintesa sulla distribuzione del 
      FUA 2004, in quanto la considera in generale un’operazione tesa a
      togliere emolumenti alla maggioranza del personale a beneficio di pochi
      colleghi. In
      particolare la previsione di eliminare l’Indennità video, facendo
      confluire la somma recuperata nel premio di produttività collettivo,
      nella sostanza fa sì che i destinatari della
      suddetta indennità (n. 1620) andranno a finanziare il Premio di
      Produttività individuale, ammontante a 900.000 euro dirottate dal Fondo. Inoltre non aver previsto un tetto massimo per il premio di produttività individuale, per cui teoricamente un singolo lavoratore potrebbe percepirlo per una somma di decine di migliaia di euro, determinerà una situazione di estrema disparità di trattamento tra il personale, con l’aggravante che è anche basata sul “nulla”, non essendo stati individuati criteri oggettivi per i riconoscimenti individuali, in mancanza di una rilevazione dei carichi di lavoro di Ufficio ed individuali. Queste scelte determineranno così un impoverimento certo di gran parte del personale, non giustificato da nessun dato oggettivo, cosa che viene ritenuta da questa O.S., oltre che iniqua, anche poco utile all’incentivazione dell’ efficienza lavorativa. Anche
      la scelta di diminuire  il
      Premio di produttività collettivo in proporzione diretta alle assenze
      fatte, risulta un ulteriore attacco al salario accessorio, nonché una
      inaccettabile penalizzazione di chi già, essendo assente, perde parte del
      proprio stipendio. La
      RdB non condivide inoltre lo stanziamento del 35% del Fondo per i premi di
      produttività collettiva da destinare ai premi individuali, poiché toglie
      troppe risorse al premio di produttività collettivo, risorse che si cerca
      di rimpiazzare ancora una volta togliendo soldi dalle tasche dei
      lavoratori, cioè requisendo le indennità che più di altre
      ridistribuivano equamente il fondo, vale a dire n. 1620 quote di indennità
      video che andavano a compensare oltre il 50% del personale. Semmai
      occorreva aumentare il numero di quote, sanando 
      quelle situazioni di esclusione ingiustificata, anche riguardo alle
      altre indennità (disagio ecc…) in modo da raggiungere l’obbiettivo di
      corrispondere al 100% del personale una delle indennità previste. Si
      è scelta invece la strada inversa, togliere a quasi tutti, per dare a
      pochi, senza nemmeno un limite massimo. Inoltre
      sul premio individuale è sicuramente immotivata e non adeguata la
      decisione di farlo attribuire dal Segretario Generale, circostanza non
      prevista da nessun Contratto. In
      generale la RdB ritiene che le due preintese già sottoscritte ai fini del
      prossimo CCNI, siano peggiorative delle condizioni economiche di gran
      parte del personale.  Roma, 9 luglio 2004 RdB/PI Cdc  | 
  |||||||||||||||
      
  |