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                   Le
                  Rappresentanze Sindacali di Base Corte dei conti non
                  sottoscrivono il presente Contratto Collettivo Nazionale
                  Integrativo poiché in esso non vengono rispettati gli
                  obiettivi di contemperare l’interesse dei dipendenti al
                  miglioramento delle condizioni di lavoro e alla crescita
                  professionale, con l’esigenza dell’Amministrazione di
                  incrementare e mantenere elevata l’efficacia e
                  l’efficienza dei servizi erogati alla collettività. Anzi
                  detto Accordo appare peggiorativo sia con riguardo alle
                  aspettative economiche del personale, sia a quelle di
                  progressione di carriera. 
                  
                  
                  
                  
                   
                  RELAZIONI
                  SINDACALI 
                  Non è
                  stata assolutamente presa in considerazione l’ipotesi di
                  fornire al personale strumenti di democrazia diretta quali: 
                  I
                  coordinamenti delle RSU: necessari, data l’importanza
                  dell’argomento e l’articolazione su più livelli
                  (Nazionale e Regionale) dello sviluppo della contrattazione.
                  L’emarginazione dei rappresentanti diretti dei lavoratori li
                  trasforma in semplici esecutori di quanto stabilito altrove.
                  
                   
                  Referendum
                  consultivo sugli Accordi: riteniamo indispensabile, proprio
                  per garantire una corretta applicazione dei contratti, ovvero
                  per una tutela certa per tutti i lavoratori, che gli stessi
                  siano coinvolti direttamente nelle scelte effettuate
                  attraverso una consultazione – obbligatoria e regolamentata
                  – che ratifichi gli accordi sottoscritti dai sindacati.
                  
                  
                  
                   
                  ORGANISMI
                  BILATERALI
                  
                   
                  La
                  costituzione della Conferenza dei rappresentanti, di Comitati
                  e Commissioni bilaterali e di osservatori, favorisce una
                  commistione tra Organizzazioni Sindacali ed Amministrazione,
                  generando una confusione tra i rispettivi ruoli ed aumentando
                  la distanza tra Organizzazioni Sindacali e lavoratori,
                  privando questi ultimi di una vera rappresentanza dei loro
                  diritti ed interessi.
                  
                   
                  Inoltre
                  restringere la partecipazione ai suddetti organismi ai soli
                  firmatari del CCNI, appare contro ogni normativa
                  vigente,considerato che la rappresentatività di qualsiasi
                  Organizzazione Sindacale deriva esclusivamente dalla FIRMA
                  apposta sui CONTRATTI NAZIONALI. Esistendo anche
                  giurisprudenza favorevole in merito, in caso dette clausole di
                  esclusione persistano, la RdB affronterà la questione in sede
                  legale.
                  
                   
                  
                   
                  GESTIONE E
                  SVILUPPO DELLE RISORSE UMANE 
                  Troviamo
                  poco credibile il contratto quando all’art. 4 c.7 si prevede
                  di attuare una prima riqualificazione del personale già dal
                  2004, considerato che ci troviamo alla fine dello stesso anno.
                  
                   
                  Per quanto
                  riguarda invece l’ampliamento della dotazione organica
                  nell’anno 2005, questo progetto 
                  risulta vago nel numero e legato ad un ipotetico
                  secondo intervento di riqualificazione del personale. Appare
                  fuori luogo il riferimento all’aumento delle Dirigenze in 
                  un Contratto che riguarda il personale amministrativo
                  non dirigente. 
                  
                   
                  PROGRESSIONI
                  VERTICALI ALL’INTERNO DELLE AREE 
                  Avremmo
                  ritenuto opportuno, considerato che questi sviluppi economici
                  vengono pagati con i soldi di tutto il personale, che almeno
                  ci fosse inserito un riferimento a tutti i colleghi comunque
                  meritevoli che non hanno usufruito delle riqualificazioni 
                  e dei passaggi precedenti. 
                  
                   
                  PASSAGGI
                  TRA LE AREE 
                  Trovavamo
                  insufficiente il numero individuato nella precedente stesura
                  del contratto e in modo particolare ci riferiamo a quello
                  relativo al passaggio del personale dall’area B alla
                  posizione economica C1 (150 posti), considerato il fatto che
                  nelle precedenti procedure di riqualificazione il personale
                  interessato era stato penalizzato.
                  
                   
                  Nella
                  nuova stesura la situazione è ulteriormente peggiorata, dato
                  che non si va oltre una dichiarazione di intenti.
                  
                  
                  
                  
                   
                  ORARIO DI
                  LAVORO 
                  Risulta
                  completamente disatteso il punto che riguarda le eventuali
                  contrattazioni per ufficio, laddove da parte del dirigente ci
                  siano stati dei vincoli sulle modalità prescelte dal
                  personale.
                  
                   
                  Ribadiamo
                  anche la contrapposizione alle norme nazionali sul vincolo
                  espresso riguardo la pausa pranzo (massimo 30 minuti),
                  inutilmente restrittivo per il personale.
                  
                   
                  Ribadiamo
                  inoltre la legittimità del Buono pasto riguardo i recuperi di
                  ritardi e permessi, trattandosi di lavoro ordinario
                  distribuito su più giorni.
                  
                   
                  Per
                  quanto riguarda la banca delle ore risulta poco chiara e
                  soggetta ad interpretazioni la intercambiabilità, a
                  posteriori e a discrezione dell’Amministrazione, tra i
                  riposi compensativi e lo straordinario.
                  
                  
                  
                   
                  FORMAZIONE 
                  Il
                  contenuto dell’articolo 
                  non va oltre generiche dichiarazioni di intenti.
                  Necessario sarebbe stato, al fine di fornire ai lavoratori
                  elementi di chiarezza e di trasparenza nella gestione delle
                  procedure di formazione, definire le percentuali minime di
                  formazione che l’Amministrazione si obbligava a fornire ad
                  ogni singolo dipendente.
                  
                   
                  Tanto
                  più queste risultano sempre determinanti nelle procedure di
                  riqualificazioni.
                  
                  
                  
                   
                  FONDO UNICO
                  DI AMMINISTRAZIONE 
                  La
                  consistenza del fondo, secondo la nostra O.S., dovrebbe
                  assumere un aspetto dinamico, ed essere alimentato ogni qual
                  volta si liberino, sulla base dei bilanci, somme destinate ad
                  alimentarlo, in maniera tale da non danneggiare il personale
                  che nell’anno in corso viene collocato a riposo.
                  
                  
                  
                   
                  PREMI DI
                  PRODUTTIVITA’ 
                  Troviamo
                  immotivata  la
                  decurtazione del premio di produttività collettivo per ogni
                  giorno di assenza. Sarebbe stato a nostro parere più
                  giustificato introdurre una decurtazione solo in caso di
                  superamento di un numero “fisiologico” di assenze annuali. 
                  Troviamo
                  oltretutto anacronistico e del tutto fuori luogo lo
                  stanziamento di notevoli somme per il premio di produttività
                  individuale, in primo luogo perché in questo modo si
                  reintroduce il cosiddetto “Fondino”, soppresso da tutti i
                  contratti del Pubblico Impiego, ed in secondo luogo perché
                  l’assegnazione di detta somma è basata su criteri non
                  oggettivi, quali la precisione, l’affidabilità, il grado
                  di coinvolgimento ecc. ecc. individuati in maniera
                  assolutamente discrezionale da parte dei Dirigenti,
                  indipendentemente anche dai carichi di lavoro (non rilevati da
                  anni). Inoltre consideriamo inopportuno e non
                  rispondente né alla ratio del premio individuale né
                  alle normative vigenti, che detto premio venga assegnato dal
                  Segretario Generale, notoriamente molto distante
                  gerarchicamente dai singoli dipendenti e quindi privo di tutti
                  gli elementi utili ad una eventuale selezione tra le
                  segnalazioni poste in essere.
                  
                   
                  INDENNITA’
                  VARIE 
                  Non
                  si comprende in base a quali elementi di novità rispetto agli
                  anni precedenti, sia stata soppressa l’indennità video,
                  considerato che la normativa vigente 
                  in merito è rimasta la stessa (CCNL 1998-01 art. 32 e
                  Contratto Collettivo Decentrato 23.10.98 art. 2 c. (e), e
                  che le unità che svolgono mansioni al PC non solo non sono
                  diminuite, ma sono aumentate. Andava quindi allargata
                  detta indennità a tutto il personale che ne veniva escluso,
                  considerato anche le somme notevoli confluite nel Fondo 2004
                  (1.296.640 €). Trattasi inoltre di una indennità che ha
                  anche un sostegno normativo specifico, sia a livello nazionale
                  che comunitario, dato che tutti coloro che lavorano per
                  20 ore settimanali ai videoterminali sono sottoposti a
                  controlli sanitari periodici, che ne sottendono il rischio
                  potenziale.
                  
                   
                  POSIZIONI
                  ORGANIZZATIVE 
                  Considerato
                  che l’assegnazione delle precedenti Posizioni Organizzative
                  non hanno trovato giustificazione, in quanto si è ancora in
                  attesa di conoscere i nominativi dei destinatari, l’attività
                  svolta e l’effettiva distribuzione per lavoro istituzionale,
                  troviamo  penalizzante
                  per tutto il personale che siano persino aumentate del 30%.
                  
                  
                  
                   
                  ORDINAMENTO
                  PROFESSIONALE 
                  Bisognava
                  certamente superare l’eccessiva frammentazione dei profili
                  professionali vigenti, ma sicuramente non cancellare quelli
                  che caratterizzavano l’effettiva professionalità del
                  personale, e quantomeno sarebbe stato opportuno tenere conto e
                  collocare il personale nei profili professionali
                  corrispondenti alle mansioni realmente svolte.    
                  
                   
                  ROMA,
                  16 NOVEMBRE           
                                                               
                  RdB/PI
                  Corte dei conti 
                  Felice Dell’Armi
                  
                  
                  |