RdB Pubblico Impiego - Corte dei Conti

00195 Roma - Via Antonio Baiamonti,25 - Telefono 06 38762981 - Telefax 06 38762994
E-MAIL: info@corteconti.rdbcub.it


Problematiche relative alla sosta e mobilità dei lavoratori della Corte dei conti della sede di Via Baiamonti  esposte alla II Commissione Permanente/ Lavori Pubblici e Mobilità del Comune di Roma. Presidente Onorevole Giovanni Carapella . Audizione del 6 dicembre 2004 ore 10.30

Scarica  il documento in formato pdf/zip:

Software necessari: Winzip (1,2 MB) e Acrobat reader (8,4 MB)


L’Organizzazione sindacale RdB/PI Corte dei conti intende sottoporre all’attenzione della Commissione i gravi problemi cui quotidianamente devono far fronte i dipendenti della Corte dei conti di Roma, Via Baiamonti 6/25.

Il primo elemento critico da tener presente è senz’altro il numero dei lavoratori in servizio nella sede: oltre 1.000. Una concentrazione così alta di persone comporta naturalmente, a livello di mobilità e sosta, delle problematiche acutizzate rispetto ai livelli già alti di criticità nella città di Roma.

Inoltre la sede in questione è situata nel quartiere Prati (Via Baiamonti), e dunque in una zona centrale, completamente sprovvista di posti auto non tariffati o a tariffa calmierata. La zona è poi caratterizzata dalla presenza di altri posti di lavoro con organici consistenti (Ministero di Grazia e Giustizia, due sedi RAI, numerosi Studi legali e Uffici, Circoscrizione).

Non vogliamo tralasciare il fatto che la zona Prati sia ampiamente servita da collegamenti pubblici, sia per quanto riguarda la metropolitana (linea A), sia per quanto riguarda i mezzi di superficie. Questo alleggerisce il fabbisogno di parcheggi per i dipendenti della Corte, i quali risultano essere abbastanza orientati all’uso del mezzo pubblico.

Inoltre la presenza di strisce blu in tutta l’area, contribuisce a  disincentivare l’uso del mezzo privato, obiettivo sostanziale della sosta tariffata.

Ma bisogna anche pensare che su mille dipendenti, esiste una buona percentuale di lavoratori che sono obbligati ad utilizzare l’auto privata, principalmente genitori di figli minori (difficoltà di coincidenze tra l’orario di entrata e l’orario di uscita da asili e scuole), abitanti in zone mal collegate o in comuni diversi da Roma, dipendenti con altre problematiche di salute o di carichi familiari.

E’ chiaro che su un numero di mille dipendenti questa fascia, seppur minoritaria, risulta notevole, aggirandosi intorno alle 200-300 persone.

In questi casi riteniamo inutile e vessatorio continuare a sostenere la necessità delle strisce blu per disincentivare l’uso dell’auto privata: queste persone non possono utilizzare per vari motivi il mezzo pubblico. L’Amministrazione comunale deve prenderne atto e cercare una soluzione possibile, per mettere  anche  questi cittadini in condizioni di mobilità possibile, senza che l’andata in Ufficio diventi ogni mattina un drammatico incubo da parcheggio, andando incontro o alla multa sicura o ad estenuanti e vani giri intorno agli edifici, che si concludono in ritardi nell’entrata in servizio, o, addirittura, nel ritorno a casa per mancanza di parcheggio (è successo a qualche dipendente).

Ci sembra evidente che chi si sottopone a questi traumatici percorsi non lo fa perché non sa staccarsi dalla propria auto ma perché non può fare altrimenti, pena lasciare il figlio per strada all’uscita di scuola o perdere coincidenze pomeridiane con altri impegni, o caricare su due o tre autobus bambini di pochi mesi, con relativi passeggini e quant’altro, per portarli al nido e poi recarsi al lavoro.

Accade addirittura che qualche lavoratore, che non può rischiare di non trovare posto, proprio per i problemi suddetti, trova come unica “soluzione” la seguente: arriva verso le cinque del mattino, parcheggia in una zona “neutra” (nel senso che non si sa se tariffata o meno, dato che a stagioni alterne i vigili multano le auto) (perimetro intorno alla ex Caserma Montezemolo), dorme in macchina fino alle 7.30 e poi entra in servizio.

Pensiamo che casi del genere ci rendono palese che la situazione è al limite di sopportazione dei lavoratori.

Nel 2003 la situazione parcheggi in Corte dei conti è letteralmente esplosa, costringendo l’Amministrazione a reperire circa 30 posti auto presso due Caserme situate in zona.

Nell’Aprile 2003 è stata inviata una petizione al Presidente della Corte, con la richiesta di stanziare risorse per convenzioni o finanziamenti di parcheggi sotterranei, firmata da oltre 500 lavoratori.

L’Amministrazione ha provveduto con decreto a nominare una struttura operativa con il compito di individuare tutte le soluzioni possibili al problema sosta e mobilità dei dipendenti, attivando contestualmente la figura del Mobility Manager.

C’è stato anche un incontro, nel luglio 2003, con il Presidente del Municipio XVII, Dott. Vernarelli, il quale ha presieduto l’Assemblea dei lavoratori, dichiarandosi disponibile a collaborare su tutte le iniziative.

Il problema indirettamente è approdato anche sui mass media: ci riferiamo alla trasmissione “Striscia la notizia”, che circa un mese fa filmava i dipendenti della Corte, mentre timbravano il cartellino e subito dopo uscivano. Il 99% di quei colleghi noi colleghi sappiamo benissimo dove andavano: alla ricerca disperata nonché vana di un parcheggio, ed invece, per  disinteresse dell’Azienda e delle Istituzioni, sono passati per assenteisti e lavativi. Oltre il danno la beffa.

Il nostro discorso parte dalla considerazione che il problema ormai non è più solo individuale, considerata la situazione, il problema è risolvibile solo a livello collettivo, coinvolgendo le figure istituzionali che hanno il potere (e noi diciamo il dovere) di intervenire. Infatti la dislocazione della sede lavorativa e l’alta  concentrazione numerica dei dipendenti non lascia spazio a soluzioni individuali, se non quelle che abbiamo esposto, dormire in macchina o altro.

Continuare a pretendere un comportamento “virtuoso” da chi non lo può dare, per di più pesando sulle tasche già vuote della categoria (siamo certamente i nuovi poveri), appare iniquo, oltre che inutile ai fini dell’obiettivo di diminuzione delle auto circolanti, e potrebbe far pensare che alla fine l’Amministrazione Comunale sia interessata solo ad incamerare soldi, tra multe e tickets.

Appare inaccettabile che il disagio possa essere “monetizzato” e riscosso, per così dire, per cui chi può permettersi di pagare 8 euro al giorno (oltre 160 euro mensili), risolve il problema, chi non può permetterselo … si arrangi!

Le soluzioni che noi proponiamo sono facilmente percorribili, dato che sono state già utilizzate in altri Municipi:

Aree a tariffa calmierata (previste dalla Deliberazione Consiglio Comunale n.73 del 27/6.2002) e già sperimentate in altri Municipi (es. XI°), con una spesa di 1.50-2.00 euro al giorno), utilizzabili da chiunque nella zona abbia gli stessi problemi, e quindi non solo dai dipendenti della Corte. Ciò darebbe dunque a tutta l’area una valvola per abbassare il livello di criticità.

“Abbonamento” annuale, analogo a quello proposto per i residenti (ancorché molto contestato). Infatti la permanenza in sede per 6-9 ore giornaliere, equipara in parte il residente al lavoratore stabile. Immaginiamo che tale considerazione abbia portato ad assimilare gli artigiani ai residenti. E perché non gli altri lavoratori stabili?

Non sarebbe anche economicamente vantaggioso per l’Amministrazione Comunale, se tutti i lavoratori della zona (e di altre zone) contribuissero con una somma forfettaria, non eccessiva ma certa, alla sosta? 

I lavoratori della Corte dei conti sarebbero ben lieti di pagare una cifra di 36 euro annue per potere sottrarsi all’incubo della sosta impossibile.

Collaborazione con il Mobility Manager ai fini della istituzione di navette, cosa che sarà fattibile non appena saranno pronti i dati del questionario STA diffuso recentemente.

Eventuale co-finanziamento di strutture in via di realizzazione, come il mega-parcheggio di Piazzale Clodio, con quote di posti auto per i dipendenti. Su questo aspetto in particolare chiediamo alla Commissione ragguagli ed informazioni sul progetto e sulle varie possibilità.

Riserva di posti nel perimetro intorno all’edificio “Montezemolo”, per le auto di servizio

Reperimento di aree a parcheggio libero, anche se limitate, così come sono state individuate in altre zone centrali (Piazza Cavour, Lungotevere Aventino, Zona limitrofa alla Regione Lazio ecc..)

Auspichiamo che i problemi esposti vengano valutati con la giusta attenzione da parte di codesta Commissione,  e riscontrino una volontà di attivarsi per una soluzione tempestiva per i lavoratori della Corte dei conti.

La RdB ringrazia il Presidente onorevole Carapella e tutti i membri della Commissione per la disponibilità mostrata, riferirà ai lavoratori sull’incontro avvenuto oggi, sperando di potere al più presto avere esiti concreti.

ROMA 6 DICEMBRE 2004                

RdB/PI Corte dei conti

CONTATTI

Federazioni RdB

Per ricevere in posta elettronica comunicati e documenti
CLIKKA sull'Immagine

Vuoi iscriverti a RdB?

Scheda di Adesione

Dal sito

Quesiti e risposte

PUBBLICO IMPIEGO
TUTTI I CONTRATTI


Federazione Nazionale RdB - Via dell'Aeroporto n.129 - 00175 ROMA - centralino 06.762821 - fax 06.7628233