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                   Nel
                  dicembre
                  2003, poco prima di Natale, una vera ondata di
                  agitazione sindacale scosse le mura della Corte dei conti. Nel
                  corridoio del Bar della sede centrale si poteva leggere un
                  gigantesco manifesto su cui le sigle “unitarie” avevano
                  addirittura paventato la sospensione degli stipendi dei
                  dipendenti (!).
                  
                   
                  Agitazione
                  al massimo, assemblea di fuoco, i colleghi giustamente
                  preoccupati.
                  
                   
                  Naturalmente
                  la sospensione degli stipendi era pura invenzione
                  
                  
                   
                  però…cosa
                  bolliva veramente in pentola ?
                  
                  
                  Guarda
                  caso in quei giorni caldissimi erano in ballo le pressanti
                  richieste all’Amministrazione da parte del Sindacato
                  Unitario di cospicue somme per il Circolo sportivo, somme che
                  in parte erano state bloccate dall’intervento della nostra
                  O.S., tramite una petizione firmata da oltre 500 colleghi, che
                  davano la priorità ad altre problematiche, come i parcheggi e
                  l’asilo nido.
                  
                   
                  Addirittura,
                  a ridosso della data del 19 dicembre 2003, ottenuta
                  faticosamente dalla RdB per discutere sull’orario di lavoro,
                  il Sindacato unitario voleva fare una serrata e rompere la
                  contrattazione, facendo saltare l’unica cosa ottenuta dopo
                  12 anni dal personale, vale a dire una nuova
                  organizzazione dell’orario ed i 5 buoni pasto.
                  
                   
                  La
                  RdB fece un intervento in assemblea chiedendo al personale di
                  votare le proprie priorità, ed il personale votò per
                  l’orario ed i parcheggi, e così la data del 19 dicembre fu
                  salva, così come furono salvi i 5 buoni pasto.
                  
                   
                  
                   
                  E
                  oggi cosa fa agitare veramente i nostri bravi sindacalisti?
                  
                   
                  
                   
                  Abbiamo
                  assistito nel luglio scorso, allo scippo di ben 900.000
                  euro dalle tasche della maggioranza dei colleghi, per
                  destinarle a premi individuali molto consistenti, senza che nemmeno
                  un fremito agitasse i nostri bravi sindacalisti. Anzi,
                  tutti contenti per aver firmato un Contratto “epocale”!
                  
                   
                  La
                  RdB, che denunciò questo scippo (in controtendenza tra
                  l’altro rispetto a tutti gli altri Ministeri, dove i premi
                  individuali vanno scomparendo), fu oggetto di pesanti
                  attacchi, fino alla separazione dei tavoli di contrattazione.
                  
                   
                  Oggi,
                  è vero, la situazione è grave, i tagli sono pesanti e va
                  data una risposta forte, in primis al Governo, che sta
                  smantellando la Pubblica Amministrazione e dunque i servizi
                  alla collettività.
                  
                  
                  
                   
                  Ma
                  non possiamo accettare in silenzio evidenti
                  strumentalizzazioni del personale
                  
                  
                  
                  
                  da
                  parte di chi da anni trae vantaggi proprio dalla “narcotizzazione”
                  dei lavoratori, salvo risvegliarli di brutto ed
                  “aizzarli” alla rinfusa, senza nemmeno dire chiaramente
                  per cosa ci si sta veramente agitando. 
                  
                   
                  Forse
                  qualche dirigenza promessa è saltata con i tagli? Forse
                  qualche vantaggio di bottega non può più essere esigibile?
                  Non lo sappiamo. Sappiamo solo che quando c’era da
                  combattere per migliorare fattivamente le
                  condizioni del personale questi signori scrivevano a quattro
                  mani con l’Amministrazione Contratti ed Accordi a
                  perdere, con soddisfazione reciproca.
                  
                   
                  Ricordiamo
                  a tutti che a fronte di 2 miliardi e mezzo di lire di
                  aumento del Fondo, noi saremo in realtà più
                  poveri nel 2004, grazie ai nostri bravi sindacalisti!!!!
                  
                  
                  
                   
                  Dire
                  oggi al personale che si tornerà all’orario 8-14, 
                  invenzione pura, è cosa grave, e significa
                  voler strumentalizzare una preoccupazione creata ad arte per
                  fini diversi.
                  
                  
                  
                   
                  Quindi,
                  fuori dai denti, il nostro commento all’ “Agitazione
                  Assoluta” è:
                  
                  
                  
                   
                  diffida   
                  diffida   
                  diffida
                  
                  
                  
                   
                  diffida
                  di chi ti ha impoverito finora e ti ha privato dei tuoi
                  diritti
                  
                   
                  diffida
                  di chi ti chiama alle armi improvvisamente, in maniera
                  roboante quanto vaga, salvo poi altrettanto
                  improvvisamente deporre le armi, senza giustificazione
                  conoscibile.
                  
                  
                  
                   
                  Detto
                  questo la RdB non  intende certo accettare passivamente la situazione
                  
                  
                  
                   
                  Riportiamo
                  in questo stesso volantino il resoconto dell’incontro con
                  l’Amministrazione del 10 gennaio scorso.
                  
                  
                  
                   
                  Inoltre
                  il 18 gennaio avremo in ‘casa nostra’ il diretto
                  interlocutore sui tagli: il Governo e le più alte cariche
                  dello Stato.
                  
                   
                  Intendiamo
                  anche in quella sede portare la nostra mobilitazione.
                  
                   
                  Invitiamo
                  i colleghi a manifestare il proprio dissenso e la 
                  propria rivolta contro i tagli attuati dal Governo, ed
                  in generale contro una politica a danno dei lavoratori.
                  
                  
                  
                   
                  Oggi,
                  in occasione dell’inaugurazione dell’Anno giudiziario, la
                  RdB Giustizia, primo Sindacato nella sede di Roma, ha
                  realizzato un presidio davanti al Palazzaccio, per denunciare
                  i tagli e le misere condizioni del personale della Giustizia,
                  non riqualificato, mal pagato e sotto organico. Anche la Corte
                  dei conti sconta gli effetti dello smantellamento della
                  Pubblica Amministrazione, smantellamento iniziato, ricordiamolo,
                  con il caro Bassanini, anche se ora qualche sigla si accorge
                  che “pubblico è meglio” (sic), proprio la stessa
                  sigla che ha avallato  la
                  privatizzazione in ogni settore pubblico (sic).
                  
                   
                  Prepariamo
                  insieme le iniziative per il 18 gennaio
                  
                  
                  
                   
                  L’inaugurazione
                  da parte dei nostri rappresentanti governativi non dovrà
                  essere la solita parata
                  
                   
                  Facciamo
                  sentire che anche noi ci siamo e che non possono
                  cancellarci, così come Norme e Contratti da troppo tempo
                  tentano di fare
                  
                  
                  
                   
                  Vi
                  terremo informati sulle prossime iniziative
                  
                  
                  
                  
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                  Roma,
                  11 gennaio 2005
                  RdB/PI
                  Cdc
                  |