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                   I
                  nostri colleghi  in
                  questi giorni stanno “toccando con mano” i primi frutti
                  avvelenati del “mitico” Contratto Integrativo
                  2002-2005,  siglato ed osannato dal sindacato unitario.
                  
                   
                  Irrompono
                  (è il caso di dirlo) negli uffici, i premi individuali,
                  procurando, (secondo i casi), sconcerto, sorprese e conflitti 
                  all’arma bianca tra il personale.
                  
                   
                  Mentre
                  negli altri Ministeri vanno scomparendo i premi e premietti
                  basati sul nulla (non esistono infatti né rilevazione di
                  carichi di lavoro né mansioni formalmente assegnate), la
                  Corte dei conti reintroduce fondini e pagelline per i propri
                  dipendenti, pagelline che poi vanno ad incidere pesantemente
                  sul loro salario, sempre più traballante. 
                  Le
                  posizioni organizzative piovono generosamente in alcuni uffici
                  (organici di 7 persone con 5 posizioni organizzative
                  (!!!), mentre in altri uffici neanche si intravedono.
                  La
                  lista dei destinatari e’ stata segretata
                  dall’Amministrazione, nonostante si tratti di fondi
                  collettivi e pubblici, e quindi soggetti a trasparenza.
                  
                   
                  Il
                  personale intanto insegue vanamente ciò che gli e’ stato
                  scippato, vale a dire l’ indennità video o una congrua
                  sostituzione.
                  
                   
                  Mentre
                  i dirigenti utilizzano lo strumento della discrezionalità,
                  tal quale gli e’ stato generosamente consegnato dal CCNI,
                  cercando i più coscienziosi di districarsi tra i vari
                  meritevoli, e gli altri (i più) di districarsi tra i molti
                  questuanti, qualche sindacalista, folgorato sulla via di
                  Damasco, si accorge che il premio individuale può essere
                  causa di discriminazione! Dopo aver firmato il CCNI dove
                  si dice che il premio deve essere selettivo, accorrono negli
                  uffici quali salvatori del popolo a dire che sì bisogna
                  premiare, ma tutto il personale! 
                  Bene! 
                  Ma allora perché non prevedere già nel CCNI una somma
                  da assegnare a tutto il personale quale parziale
                  riconoscimento della professionalità e del blocco delle
                  carriere cui siamo da anni sottoposti? Non sappiamo.
                  
                   
                  L’ultima
                  in ordine di tempo è questa: per arginare l’alta tensione
                  sviluppatasi negli Uffici a seguito delle segnalazioni
                  nominative per i premi, l’indicazione ai dirigenti è di
                  segnalare tutto il personale. 
                  
                   
                  Benissimo,
                  ma c’era bisogno di scomodare decine di dirigenti per dire
                  una cosa che poteva già essere nel Contratto? 
                  E
                  se pure loro segnalassero tutti i dipendenti, in seguito il
                  Segretario Generale premierà tutti i segnalati? Noi non
                  ci crediamo, ci sembra invece una mossa per calmare gli animi,
                  poi il tempo si sa…stempererà le tensioni… 
                  
                   
                  Intanto
                  i sindacalisti unitari si rivoltano come morsi da una
                  tarantola contro chi attacca il loro capolavoro, e continuano
                  il piagnisteo che questi aspetti li hanno subiti (non ci
                  credete, eravamo presenti e non si sono certo strappati le
                  vesti o minimamente agitati, anzi li abbiamo visti
                  allegramente brindare con l’Amministrazione:29 luglio 04), e
                  ci dicono che in cambio di questi aspetti negativi abbiamo
                  conseguito ….i percorsi di riqualificazione. 
                  Chiariamolo
                  una volta per tutte: 
                  
                   
                  
                    
                      | 
                         I
                        percorsi di riqualificazione sono previsti dal Contratto
                        Nazionale, e non sono una “creazione” o conquista
                        dei Contratti Integrativi. 
                        
                         
                       | 
                     
                   
                  E’
                  pacifico che nei Contratti Integrativi (in tutti i Ministeri),
                  l’aspetto dei passaggi sia centrale e ci debba essere,
                  essendo appunto dettato dal Contratto Nazionale. 
                  Quindi
                  in cambio di una cosa ovvia, non si possono firmare le
                  peggiori porcherie per il personale. 
                  Inoltre
                  in Corte dei conti i passaggi precedenti hanno riguardato un
                  terzo del personale:
                  
                   
                  qualche
                  sindacalista unitario ha forse accennato alla necessitaà di
                  garantire la progressione per gli esclusi (tutti)? 
                  Fatevi
                  dire da loro quali misure e quali criteri stanno
                  approntando per quel famoso passo avanti per tutti.
                  
                   
                  Noi
                  lo stiamo facendo e vi invieremo le proposte avanzate oggi al
                  tavolo di trattativa. 
                  Speriamo
                  di essere in tanti a perseguire QUESTO
                  obiettivo.
                  
                   
                  In
                  conclusione sui premi e premietti ci auguriamo che nel
                  prossimo Accordo sul FUA questi spariscano, insieme alle 250
                  posizioni organizzative (al Tribunale di Roma non ce n’è
                  neanche una!), per far posto ad una congrua somma per tutto il
                  personale, insieme ad una ritrovata dignità, rispetto al
                  proprio lavoro e alla propria retribuzione, senza bisogno di
                  aspettare pagelline o regalìe di sorta. 
                  Così
                  pure i Dirigenti tornino a fare il proprio lavoro, quello 
                  per cui sono pagati, vale a dire far funzionare
                  l’Ufficio ed attivare le risorse del personale, evitando di
                  assumere un ruolo che non gli compete, quello di decidere chi
                  arriverà o meno alla fine del mese. 
                  Una
                  volta il salario era materia di Contatti nazionali e di scatti
                  automatici (scala mobile). Di questo passo invece
                  l’ammontare delle nostre retribuzioni è sempre di più in
                  mano a singoli, più o meno preparati, più o meno onesti ed
                  altro ancora. 
                  Per
                  di più, ripetiamolo per gli irremovibili “meritocratici”,
                  o si è in grado di individuare veramente chi
                  merita, in tutti gli Uffici e per tutte le unità, ma
                  questo 1) non è mai successo, perché non c’è la reale
                  volontà di farlo
                  
                   
                  2)
                  richiederebbe una analisi oggettiva dei carichi di
                  lavoro e delle mansioni che nessuno, né
                  l’Amministrazione né i sindacalisti unitari vuole fare
                  (mentre la RdB lo chiede da tempo), 
                  oppure
                  non ci si deve neanche permettere di dare in mano uno
                  strumento discriminatorio in mano a direttori e dirigenti,
                  perché poi,  guarda
                  un po’….lo usano!!!
                  
                  
                  
                   
                  Roma,
                  31 gennaio 2005                                                  
                                         
                  RdB/PI   Cdc
                  
                  
                  |