RdB/PI Cdc  IN*FORMA

 Il giorno 4 giugno 2002 si è tenuta una contrattazione tra Amministrazione e OO.SS. sui seguenti argomenti:

·        Ripartizione del fondo unico di amministrazione anno 2002

·        Progetti di produttività anno 2001

·        Sentenza n.194/02 della Corte Costituzionale

1.      Posizioni Super

L’Amministrazione ha proposto che le posizioni super individuate nell’accordo del 21 dicembre 2000 restino invariate:

88 nella posizione economica C3

273 nella posizione economica C1

79 nella posizione economica B3

213 nella posizione economica A1

con una spesa complessiva di euro 877.839 (£ 1.699.732.548).

La RdB ne ha proposto una estensione a quei colleghi che, pur avendo molti anni di anzianità, sono stati esclusi dai passaggi di livello, in modo particolare a quelli che non hanno potuto partecipare ai concorsi perché privi del titolo di studio appropriato e a quelle poche unità di area A che ancora non ne usufruiscono.

 2.    Posizioni organizzative

L’Amministrazione ha proposto una serie di incontri per stabilire i criteri per il conferimento di dette posizioni, relative esclusivamente al personale di area C, stanziando una spesa di euro 309.874 (£600.000.000).

La RdB ha fatto presente che, pur avendo accantonato a tal fine, per i due anni precedenti, la somma di £350.000.000 per ogni anno, detta somma non è stata mai assegnata, né per il 2000 né per il 2001,  finendo per danneggiare tutto il personale che si è visto ulteriormente ridotto il fondo. LA RdB ha ritenuto insensato inoltre stanziare delle somme ancor prima di avere stabilito il contingente  di personale che potrebbe averne diritto, ha evidenziato che la somma stabilita  è stata triplicata rispetto agli altri anni e che appare oltremodo incomprensibile che si debba oggi assegnare tale emolumento, a contratto nazionale scaduto.

 3.    Indennità

L’Amministrazione ha quantificato una spesa complessiva di euro 516.457 (£ 1.000.000.000) ed ha proposto la soppressione della indennità video e la eventuale revisione di tutte le altre.

La RdB ha espresso la propria contrarietà alla soppressione di qualsiasi indennità, in modo particolare quelle che sono legate a rischi per i quali sono previsti accertamenti sanitari periodici. La RdB ha inoltre fatto presente che, qualora fossero assegnate le posizioni organizzative, sarebbe certamente  auspicabile che questa vada a sostituire la indennità di direzione e di responsabilità,  per evitare  che alcuni possano usufruire di entrambi gli emolumenti, poiché potrebbero essere cumulabili ed afferiscono a mansioni molto simili tra loro.

 4.Progetti di produttività

L’Amministrazione ha proposto di accantonare la somma di euro 309.874 (£600.000.000) e come sempre ha dichiarato che detti progetti sono promossi, selezionati e finanziati d’intesa con le OO.SS.

Quanto dichiarato  non avviene, sistematicamente, ormai da tre anni: dopo che detti progetti sono stati portati a termine, l’Amministrazione si limita ha presentarci una lista di uffici con relativa assegnazione delle risorse, senza la benché minima documentazione in merito allo svolgimento ed alle unità di personale interessate e per giunta con diversi mesi di ritardo dalla naturale scadenza.

La RdB come sempre, a tutela dei colleghi, ha proposto che detti progetti siano discussi prima dello svolgimento, per evitare che, dopo aver effettuato particolari progetti, alcuni uffici si vedano gli stessi non finanziati o finanziati malamente, per la  scarsità dei fondi.

PER CHIAREZZA E TRASPARENZA RENDIAMO NOTO L’ELENCO DEGLI UFFICI DESTINATARI DEI PROGETTI DI PRODUTTIVITÀ ANNO 2001

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

5.Premi di produttività

L’Amministrazione ne ha quantificato la somma in euro 2.911.678 (£5.637.793.879) ed ha proposto la ripartizione del premio come sempre

sulla base di criteri quali l’impegno, la precisione, l’affidabilità, l’iniziativa personale, il grado di coinvolgimento nei processi lavorativi, la capacità di adattamento e la propensione a proporre soluzioni innovative nella organizzazione del lavoro, nonché l’assegnazione tenendo conto dell’area funzionale di appartenenza.

La RdB ha evidenziato la discutibilità dei criteri, alquanto astratti, non essendo definiti nemmeno i parametri su cui fare eventuali valutazioni in merito, ed ha ribadito la propria contrarietà ad eventuali ripartizioni che tengano conto della posizione economica, ricordando che il fondo da cui si prelevano tali quote è finanziato da tutto il personale nello stesso modo e nella stessa quantità, sia esso di area A, B o C, in particolare con gli aumenti contrattuali mai finiti nelle proprie buste paga ma dirottati verso il Fondo unico di amministrazione.

Sentenza 194/02 Corte Costituzionale

L’Amministrazione ha avuto nei giorni scorsi un incontro con l’Aran la quale suggeriva ai capi del personale di attivarsi presso i propri Ministri (nel nostro caso il Presidente), per analizzare i risvolti della sentenza sulle riqualificazioni in atto. L’Amministrazione ha dichiarato che concluderà tutte le procedure in atto per i passaggi all’interno delle aree (nel nostro Istituto manca solo la graduatoria dei concorsi per la posizione economica C2), e che, se pur tale sentenza riguarda direttamente i dipendenti dell’ex Ministero delle Finanze, soprassiederà per quelli tra le aree, nonostante  sia stato firmato un accordo il 14 di maggio per il passaggio di tutto il personale di area A nella posizione economica B1.

La nostra Organizzazione Sindacale, pur avendo da sempre manifestato la propria contrarietà a questo tipo di riqualificazioni, sia per le procedure in sé che per la percentuale di personale interessato dai reali passaggi, ha dichiarato che si doveva procedere speditamente nel concludere tutte le procedure di riqualificazione in atto, in modo particolare i passaggi tra le aree, ma  che la chiave di volta per risolvere definitivamente il problema era quella di avere  tutti il coraggio, Amministrazioni e OO.SS., di ammettere che il personale, riqualificato e non, svolge da tantissimi anni mansioni prevalentemente superiori e che quindi ha diritto  ad una progressione di carriera, nel rispetto anche del dettato costituzionale.

La RdB/PI nazionale e tutte le RdB di comparto sono da sempre al fianco dei lavoratori per tutelare e far rispettare i diritti di tutti

Roma 5 giugno 2002

 RdB Cdc

 

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