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riunione del 10 maggio ’04 allo Stabilimento Farmaceutico di Firenze

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La riunione del 10 maggio ’04 allo Stabilimento Farmaceutico di Firenze, indetta dalla Direzione con la partecipazione del responsabile dell’Agenzia Industrie Difesa Sig. Venir e del suo staff, ha chiaramente evidenziato la pericolosità di questa amministrazione nella gestione dei rapporti e delle materie contrattuali, per le interpretazioni e le decisioni prese in materia di organizzazione del lavoro, che, di fatto, eludono le normative vigenti. Forte e decisa la contestazione

·         al piano industriale proposto e mai attuato dall'A.I.D. poiché ritenuto privo di risposte a fronte di complesse problematiche produttive

·          ai cambiamenti con l'intendimento di migliorare la gestione delle risorse umane e l'eliminazione dell’eccessiva burocratizzazione con il risultato di aver aggravato la condizione dell’ente

·         la direttiva di attingere ai fondi del FUS per retribuire le ore di straordinario che di regola prevedono la consultazione della RSU e OO.SS.

Non ultima per gravità e peso, la dichiarazione di programma del “responsabile” dell’AID intervenuto per ciò che riguarda l’ammontare della somma pro-capite del FUS per l’anno 2004 che, con l’avvento del Contratto Integrativo di Agenzia, verrebbe sensibilmente diminuita.

L’intervento del Direttore dello Stabilimento, inaspettato e in linea con i principi contrattuali vigenti, ha messo in luce un atteggiamento sicuramente più responsabile nell’affrontare sia problematiche a carattere lavorativo che di rapporto, rivolgendo la propria attenzione e attività non su iniziative puramente di facciata ma intese ad una reale risoluzione dei problemi. In questo vediamo la validità del nostro progetto di ristrutturazione degli enti dell’area industriale della difesa senza l’intervento di entità esterne e private, ma valendosi di dirigenti consapevoli ed efficienti.

Dall'insediamento della nuova gestione ad oggi, le proposte a dir poco "provocatorie" dei vertici dell'A.I.D. e il percorso intrapreso hanno prodotto finora solo un  peggioramento della qualità di vita dei lavoratori, senza nulla apportare alla produttività e alla funzionalità degli Stabilimenti. Occorre quindi, in questa fase, dar vita ad iniziative concrete per ottenere quelle garanzie che fino ad oggi né Agenzia Industrie Difesa né tantomeno il Governo hanno saputo o voluto darci.

 RdB-P.I.Coord.Naz.Difesa - Massimo Solferino

Roma, 13.05.2004


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