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                   In
                  questi giorni siamo di fronte alla rincorsa al voto da parte
                  di tutte le organizzazioni sindacali. Chi lo fa confrontandosi
                  direttamente e pubblicamente con i lavoratori chi invece senza
                  accettare né tanto meno proponendo il dibattito. Abbiamo
                  quindi un fiorire di comunicati di attacco o quantomeno
                  critiche di carattere generalizzato ad altre OO.SS.. 
                  I lavoratori sono stanchi di vedersi passare sulla
                  testa le decisioni che riguardano il loro futuro senza
                  discuterne direttamente. Un esempio di quanto sta accadendo è
                  un comunicato che circola in Italia su TFR e Fondi Pensioni 
                  in cui si accusano OO. SS. Autonome (cioè noi) di
                  invitare i lavoratori a non aderire ai fondi pensioni. 
                  
                  
                  
                   
                  Siete
                  bugiardi e consapevoli di esserlo. 
                  
                   
                  Non
                  stiamo dicendo assolutamente di non aderire ai fondi pensioni adesso
                  
                  
                  
                   
                  Abbiamo
                  chiesto ai lavoratori di esprimere la non volontà di aderire
                  ai fondi pensioni, attualmente in maniera assolutamente non
                  vincolante,  per
                  dimostrare che non si è disposti ad accettare espropriazione
                  dei propri diritti economici perpetrati da altri senza alcuna
                  possibilità di rifiuto.
                  
                   
                  Veniamo
                  nel merito della questione TFR - FONDI PENSIONE:
                  
                   
                  D.
                  Chi ha riformato le pensioni aumentando l’età pensionabile
                  e abbattendo il limite dei 35 anni di contributo versati,
                  legandoli all’età anagrafica, per maturare il diritto alla
                  pensione? 
                  R.
                  DINI,  consenzienti:
                  CGIL CISL UIL ed altri
                  
                   
                  D.
                  Chi ha ridotto il grado di copertura della pensione
                  rispetto all’ultimo stipendio (per chi è stato assunto dopo
                  il 1995 circa il 50% per chi non aveva maturato 18 di
                  contributi calcolo con il sistema misto,
                  retributivo/contributivo copertura variabile dal 50 al 55 %
                  per tutti gli altro circa il 60%) 
                  R.
                  DINI, 
                  consenzienti: CGIL CISL UIL ed altri 
                  
                   
                  D.
                  Chi ha trasformato il nostro sistema pensionistico da
                  un sistema a ripartizione ad un sistema a contribuzione?
                  Rompendo di fatto un sistema pensionistico basato sulla
                  solidarietà tra lavoratori attivi e pensionati.
                  
                   
                  R.  DINI,  consenzienti:
                  CGIL CISL UIL ed altri
                  
                   
                  D. 
                  Chi ha previsto che vengano istituiti i fondi pensioni?
                  
                    
                  R.
                  DINI,  consenzienti:
                  CGIL CISL UIL ed altri
                  
                   
                  D.
                  Con che cosa dovranno essere finanziati i fondi pensioni?
                  
                   
                  R.
                  Con tutta la liquidazione accantonata dal 28.04.1993
                  fino alla pensione + 2% dello stipendio (1% i lavoratori 1% il
                  datore di lavoro) + 2% lo Stato per i primi due anni di
                  istituzione del fondo.
                  
                   
                  D.
                  I fondi pensioni che esistono in altre categorie
                  private rendono più o meno della rivalutazione del TFR?
                  
                   
                  R.
                  Studi fatti da analisti economici, pubblicati su Soldi Sette
                  n.613 del 12.10.2004 (assolutamente non vicini a noi):”
                  ..... ne deriva che aderendo al fondo pensione un lavoratore
                  si assume il cosiddetto rischio di mercato; un rischio che mai
                  in passato aveva minacciato la pensione dei lavoratori.
                  ..........omissis......... investimenti alternativi (azioni,
                  bot, fondi comuni d’investimento ecc.. nulla hanno da
                  invidiare ai fondi pensione e i loro rendimenti”.
                  
                   
                  Non
                  riteniamo assolutamente di importanza vitale la questione del
                  silenzio-assenzo per cui certe OO.SS. non facciano i paladini
                  della giustizia/correttezza su questo tema, stanno
                  polemizzando sulla pagliuzza perché grazie a loro è già
                  penetrata la trave. Continuiamo a non comprendere la
                  rivendicazione della istituzione dei fondi pensioni a meno che
                  non ci sia un interesse diretto in tale scelta. Crediamo sia
                  invece necessario rilanciare una battaglia che aumenti il
                  grado di copertura della pensione rispetto allo stipendio, la
                  detassazione della liquidazione/TFR come avveniva prima della
                  riforma Dini e della riforma sfascista di Berlusconi.
                  
                   
                  SFIDIAMO
                  QUALSIASI ORGANIZZAZIONE SINDACALE A DIMOSTRARE LA CONVENIENZA
                  PER I LAVORATORI DELLE RIFORME AVVENUTE NEGLI ULTIMI 15 ANNI
                  IN TEMA DI PREVIDENZA
                  
                   
                  INVITIAMO
                  I  LAVORATORI A
                  TENERE BENE A MENTE QUANTO I GOVERNI, CON LA COMPLICITA’ DI
                  ALCUNE OO.SS.,  HANNO
                  PRODOTTO IN MATERIA DI OCCUPAZIONE, SALARI, PREVIDENZA,
                  ASSISTENZA E DEMOCRAZIA SINDACALE NEGLI ULTIMI ANNI.
                  
                  
                  
                   
                  IL
                  COORDINAMENTO NAZIONALE DIFESA
                  
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