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Il Coordinamento Nazionale Rdb-Difesa chiama i lavoratori alla mobilitazione sulle seguenti problematiche: 

RIQUALIFICAZIONE

Consideriamo gli accordi raggiunti in merito alle prossime riqualificazioni insostenibili poiché i percorsi si realizzano unicamente facendo ricorso alle risorse del FUA, con soldi quindi dei lavoratori, e perché per l'ennesima volta si introducono criteri profondamente discriminatori:

-         l’impossibilità di transito tra le aree, poiché il C.C.N.L. prevede l'utilizzo delle risorse economiche del FUA solo per realizzare passaggi all'interno delle stesse. Questo determina l'esclusione dei lavoratori inquadrati nelle posizioni economiche A1 e B3;

-         la valutazione dei titoli di studio esclusivamente attinenti al profilo per il quale si concorre, in base ad apposite tabelle elaborate dall'Amministrazione, criterio condivisibile per i profili a concorso dell'area C, ma in considerazione delle mansioni richieste, priva di fondamento nell'area B;

-         l’impossibilità di accesso ad alcuni profili della posizione economica B3 per le incongruenze tra il N.O.P. e gli accordi sottoscritti per la riqualificazione;

-         i criteri di valutazione dei corsi di formazione sono contraddittori.

L'attuale impraticabilità di riqualificazione per i lavoratori dell'Area A, che nell'Amministrazione sono ancora una presenza consistente (2626 unità) e che i nuovi organici determinano in 66 unità, comporta di fatto il loro esubero con tutti i rischi che questo determina.

Non è più rinviabile lo svuotamento totale dell'Area A e il loro transito nella B, superando le attuali rigidità contrattuali e recuperando gli opportuni stanziamenti, anche attraverso l'utilizzo delle risorse economiche derivanti dalla soppressione della leva, cosa che comporta l'incremento dei carichi di lavoro del personale civile inquadrato nelle posizioni economiche più basse.

Si sarebbero potuti utilizzare inoltre, gli stanziamenti previsti dalla legge 37 del marzo 2005 (5 milioni euro) compresi quelli distratti (circa 380.000 euro) a favore della dirigenza.

F.U.A.

Storicizzazione della quota residua del FUA dopo aver ridefinito, salvaguardato e, ove necessario, rivalutato le indennità per alcune attività e funzioni specifiche.

In merito alle posizioni organizzative, per la loro opportuna razionalizzazione si chiede la modifica dell'accordo sul FUA 2005, individuando specifiche professionalità dove si prevede in modo generico la "titolarietà di unità organizzativa" per le posizioni economiche C1 e C2.

Relativamente all'attribuzione delle posizioni economiche Super si chiede la revisione dei criteri di attribuzione individuati nell'accordo del FUA 2005

Prevedere l'incremento del FUA e del FUS attraverso i risparmi derivanti dal recupero delle lavorazioni e dei servizi esternalizzati.

CIVILIZZAZIONE

Denunciamo il declino del processo di civilizzazione dovuto in parte al blocco del turn-over e alla progressiva occupazione delle funzioni proprie del personale civile da parte di quello militare, determinando ruoli e funzioni tra le varie professionalità presenti nell'Amministrazione.

Rideterminazione delle tabelle di equiparazione funzionale.

Garanzia per il personale civile degli incarichi di natura amministrativa, di ricerca, di sperimentazione e di supporto, recuperando i posti di funzione anche attraverso l'applicazione meno rigida degli organici e dei relativi organigrammi, prevedendo anche nell'area centrale di assegnare incarichi di capo sezione alla posizione economica C1.

Agenzia Industrie Difesa

Consideriamo un fallimento sotto il profilo economico (basando la nostra valutazione dei bilanci su criteri altri rispetto a quelli della Corte dei Conti), organizzativo (compressione dei diritti dei lavoratori) e della sicurezza (esplosione del sito industriale di Baiano di Spoleto) la gestione degli enti dell'area industriale da parte dell'A.I.D.

Riteniamo concluso questo processo e chiediamo il recupero delle strutture e del personale alle dipendenze dirette del Ministero della Difesa.

SICUREZZA

Rivendichiamo la competenza delle ASL. anche per quei siti della Difesa che sono esclusi, nel controllo sull'applicazione delle norme contenute nella legge 626.

Denunciamo la totale latitanza e disinteresse dell'Amministrazione per la situazione di estremo inquinamento ambientale dell'area "Falcata" in cui insiste il comprensorio della Marina Militare di Messina, chiedendo un immediato intervento della A.D. a tutela della salute dei lavoratori e delle loro famiglie.   

                                                                                              Coordinamento Nazionale RdB/CUB Difesa

Roma, 7 ottobre 2005

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