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                   Nell’incontro 
                  con il sottosegretario abbiamo ribadito per l’ennesima volta 
                  le nostre posizioni sui temi oggetto dell’incontro: 
                  
                  Ø      
                  
                  AID - Ritenevamo e, 
                  ancor più oggi, riteniamo inutile se non dannosa, 
                  l’istituzione dell’Agenzia Industrie Difesa. Infatti, se a 
                  distanza di qualche anno dal suo avvio, il bilancio economico 
                  risultasse positivo (ma lo riteniamo improbabile), esso si è 
                  realizzato esclusivamente attraverso una riduzione di 
                  personale. Di fatto in nessun ente transitato in Agenzia non 
                  sono aumentate né le commesse, né tanto meno le attività 
                  lavorative. Se, come supponiamo, il bilancio economico fosse 
                  negativo, sarebbe la dimostrazione dell’incapacità dell’A.I.D. 
                  di produrre un risanamento e del fallimento politico della 
                  concezione di risanare i bilanci attraverso l’azione combinata 
                  di riduzione di personale e privatizzazione delle attività. 
                  Comunque, sia nell’uno che nell’altro caso, i costi della 
                  ristrutturazione sono stati fatti pagare ai lavoratori ed alla 
                  collettività in generale, con una graduale ma inarrestabile 
                  compressione dei diritti dei lavoratori e conseguente 
                  deterioramento dei rapporti sindacali con i Direttori degli 
                  Enti. Ribadiamo quindi il nostro giudizio negativo su tutta 
                  l’operazione AID. Non riteniamo risolutivo né tanto meno 
                  migliorativo dei rapporti l’impegno assunto in riunione dal 
                  rappresentante dell’AID di calendarizzare una serie di 
                  incontri per il mese di Marzo per discutere: 
                  
                  1.       
                  
                  riqualificazione del personale in ambito AID 
                  
                  2.       
                  
                  soluzione ai problemi relativi agli stabilimenti di GAETA, 
                  MESSINA, MADDALENA 
                  
                  Purtroppo, invece, si è riaffermata la volontà di andare a 
                  costituire una nuova area contrattuale che vedrebbe i 
                  lavoratori, di fatto e definitivamente, espulsi dal comparto 
                  Ministeri. 
                  
                  Alla luce di quanto sopra abbiamo 
                  rinnovato la richiesta del rientro di tutti i mezzi, dei 
                  materiali e di tutto il personale in ambito Difesa e la 
                  chiusura definitiva di questa esperienza fallimentare.
                   
                  
                  Ø      
                  
                  D.L. 273 del 30.12.2005 – 
                  Abbiamo espresso perplessità sul ritardo con cui il 
                  finanziamento di 200 milioni di euro relativi ai “consumi 
                  intermedi e agli investimenti fissi lordi” viene definito 
                  dagli organi programmatori. Abbiamo espresso disapprovazione 
                  per quanto avvenuto negli enti, dove i Direttori hanno ridotto 
                  le spese generali tagliando riscaldamento, luce e telefoni 
                  conseguentemente alla riduzione del 50% delle disponibilità 
                  economiche. Non dimenticando che addirittura si sono 
                  verificate riduzione di orario di lavoro per i dipendenti 
                  delle ditte appaltatrici dei servizi (pulizia, mensa, 
                  facchinaggio, sorveglianza ecc.) con casi estremi di 
                  licenziamento degli stessi. 
                  
                  Abbiamo quindi chiesto che venga 
                  emanata una direttiva tesa al ridimensionamento delle 
                  drastiche decisioni assunte. 
                  
                  Ø      
                  5 
                  milioni di euro sul FUA – 
                  Abbiamo chiesto se 
                  l’Amministrazione intendeva intervenire nuovamente per 
                  definire la controversia insorta sull’utilizzo delle risorse 
                  reperite all’interno del rifinanziamento delle missioni di 
                  “pace” all’estero di cui una parte è stata “stornata” a favore 
                  dei dirigenti (con la complicità di alcune sigle sindacali) e 
                  sul cui “storno” Funzione Pubblica ha espresso perplessità. La 
                  risposta dell’Amministrazione, che non ci ha assolutamente 
                  soddisfatto, ha ribadito che  la materia e le decisioni sono 
                  demandate alla contrattazione integrativa, scaricandosi così 
                  di ogni responsabilità e permettendo ai soliti di 
                  sottoscrivere accordi sulla pelle dei lavoratori, anche in 
                  barba a pareri espressi da organi competenti. 
                   
                  
                  Ø      
                  
                  Richiesta incontro - 
                  Abbiamo consegnato una richiesta d’incontro urgente al 
                  sottosegretario per discutere alcune problematiche che 
                  riteniamo di estrema urgenza. Alleghiamo al comunicato il 
                  testo della richiesta consegnata con l’invito a tutte le 
                  strutture di darne massima diffusione ai lavoratori. 
                  
                  In conclusione, anche se allo 
                  scadere del mandato elettorale, questo governo e 
                  l’Amministrazione continuano ad assumere posizioni che, di 
                  fatto, continuano a mantenere i lavoratori della difesa in 
                  posizione di subalternità, di discriminazione nei confronti 
                  degli altri dipendenti pubblici e di precarietà anche in 
                  relazione alla garanzia dei diritti minimi sindacali. 
                                      
                  
                  
                                                                                                                
                              RdB-P.I. 
                  Coordinamento Nazionale Difesa 
                  
                  Roma, 22 febbraio 2006  |