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                  I commi 213 
                  e 214 della Legge N. 266/2005, Finanziaria 2006, hanno 
                  disposto la cancellazione dell’indennità di trasferta e 
                  supplementare sui titoli di viaggio anche per il personale 
                  della Difesa, sopprimendo analoghe norme contenute nei 
                  contratti collettivi nazionali. 
                  
                  Avendo già espresso fortissima 
                  preoccupazione e netta contrarietà al disposto della 
                  Finanziaria, in quanto toglie spazio e valore alla 
                  contrattazione sindacale e colpisce la quotidiana attività 
                  istituzionale d’importanti settori di lavoro, con la votazione 
                  del provvedimento legislativo denominato “Milleproroghe” si 
                  è reintrodotto solo per i “colleghi” delle Forze Armate e 
                  delle Forze di Polizia il trattamento legato alle indennità di 
                  missione e supplementare. 
                  
                  La scelta 
                  operata nel diversificare il trattamento fra personale che 
                  opera nelle stesse condizioni e con identici compiti, è 
                  l’ennesima dimostrazione di prepotenza e sopruso verso i 
                  lavoratori della Difesa, giunti ormai al limite della 
                  sopportazione. 
                  
                  La soppressione dell’indennità di 
                  trasferta si ripercuoterà negativamente su molte attività, 
                  mortificando il personale impegnato in compiti importanti e 
                  d’interesse collettivo, che nulla ha a che vedere con episodi 
                  di sprechi ed abusi. 
                  
                  Sollecitiamo a dimostrare il 
                  dissenso e la rabbia contro questa logica “omicida” che 
                  persiste, sia sotto il profilo normativo che economico, con un 
                  progetto repressivo solo nei nostri confronti, e che 
                  rischia la sua definitiva affermazione non solo negli 
                  spettatori di questo triste spettacolo, ma anche tra i suoi 
                  principali attori. 
                  
                  RdB P.I. 
                  Coordinamento Nazionale Difesa  
                  
                  Roma, 3 
                  marzo 2006  |