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                  L’obiettivo di sanare una situazione 
                  compromessa, 
                  nauseante per la gestione dei rapporti, per le interpretazioni 
                  e le decisioni sostenute e condivise attraverso la 
                  sottoscrizione di un accordo che soddisfa interessi legati a 
                  tutti gli schieramenti ma che risulta non a caso essere 
                  peggiorativo, aggiornato al ribasso, privo di risposte a 
                  fronte di complesse problematiche, è un traguardo condiviso 
                  con noi da tantissimi lavoratori ma che non potremo veder 
                  realizzato!! 
                  
                  Il 
                  finanziamento destinato al personale civile di 5 milioni di 
                  euro, oggi definitivamente ridotti di 382.000, 
                  di cui nessuno parla e che mette tutti a tacere, è l’accordo 
                  che questa Amministrazione e le Organizzazioni Sindacali hanno 
                  ritenuto di reiterare e alla fine di sottoscrivere, per 
                  destinare una quota “pro capite” scandalosa a beneficio del 
                  personale dirigente. A fronte di 93,77 euro pro capite 
                  al netto degli oneri a carico dell’A.D. che incrementerà il 
                  F.U.S. 2005, mediamente 1.800 euro pro capite andranno 
                  nelle tasche dei nostri amati dirigenti.  
                  
                  E’ chiaro 
                  che questa non è stata una mera controversia finalizzata al 
                  recupero di qualche euro come qualcuno meschinamente potrebbe 
                  interpretare o propagandare, ma uno scontro sul ruolo del 
                  sindacato, sulla capacità di comprendere e rappresentare le 
                  istanze dei lavoratori e realizzarle attraverso percorsi e 
                  incentivi salariali. 
                  
                  Non sono 
                  bastati gli esposti alla Procura della Repubblica, alla 
                  Presidenza del Consiglio, le diffide, le raccolte di firme 
                  spontanee giunte anche a noi da molti enti per dissuadere 
                  l’operato di questi “dirigenti sindacali” che non solo 
                  dimostrano il distacco dal mondo del lavoro ma soprattutto “di 
                  quanto gli sta a cuore il destino dei lavoratori”.  
                   
                  
                  Questa 
                  Organizzazione Sindacale è l’unica che si è spesa per impedire 
                  il succedersi di un ulteriore oltraggio alla dignità del 
                  personale civile della Difesa, già in grave difficoltà per 
                  il contesto di ampliamento e di flessibilità delle mansioni 
                  richieste provocato dall’attuazione del Nuovo Ordinamento 
                  Professionale, avvenuta a costo zero, e per il costo di un 
                  percorso di riqualificazione che pesa nelle tasche dei 
                  lavoratori. 
                  
                  Non servono 
                  le note a verbale per giustificare l’operato della scelta e 
                  l’impegno per la modifica degli accordi appena sottoscritti se 
                  non come aggravante nell’ammissione pubblica di non aver 
                  capito e ancora una volta sbagliato. 
                  
                  Chiediamo a 
                  tutti un segnale forte, la messa al bando di questi “bricconi” 
                  che non riescono più ad avere il senso della realtà e della 
                  giustizia, che continuano ad illudere e beffare i 
                  lavoratori.    
                  
                  
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