L’ARROGANZA DEL POTERE

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Nei giorni scorsi, dopo il fallimento del tentativo di conciliazione con il DPF, si è svolto un incontro con il sottosegretario Armosino.

Se era sicuramente scontato l’esito della riunione non lo era certamente il disinteresse e l’arroganza  che in tale sede la parte politica e quella amministrativa hanno dimostrato verso i lavoratori: nessuna problematica è stata affrontata in modo costruttivo e non  è stata data alcuna risposta.

Nella stessa giornata la situazione si è aggravata ulteriormente perché, in risposta ad un quesito del DPF sulla disciplina delle mansioni superiori, la Funzione Pubblica ha confermato che per i lavoratori riqualificati a seguito della finanziaria 1996, non essendosi trovata alcuna soluzione nel nuovo CCNL alla sentenza n.194/02 della Corte Costituzionale , è operante l’inquadramento economico ma non quello giuridico.

Mentre per i dipendenti riqualificati passati al comparto Agenzie Fiscali si è risolto il problema  con  una revisione ordinamentale, per i lavoratori del DPF il nodo non si è sciolto a causa dei perversi meccanismi dell’ordinamento professionale del comparto ministeri.

A distanza di circa un anno dalla firma definitiva del contratto la Commissione Paritetica per l’ordinamento  si è riunita solo tre volte.

Quanto tempo dovrà ancora trascorrere perché anche per il comparto Ministeri sia previsto un nuovo ordinamento professionale che, oltre a risolvere i problemi posti dalla sentenza 194/02, semplifichi le procedure di passaggio verso l’alto?

Quanto tempo ancora i lavoratori dovranno attendere per vedere riconosciuti i loro diritti?

E i lavori della commissione saranno poi recepiti da un accordo integrativo al contratto di lavoro?

Ormai il personale vive una situazione di profondo disagio ed incertezza, subendo l’immobilismo del Dipartimento e la negazione continua dei propri diritti.

L’UNICA  RISPOSTA E’ LA MOBILITAZIONE

Nei prossimi giorni le assemblee diventeranno permanenti, bloccheremo le udienze  e intraprenderemo ulteriori forme di lotta fino ad arrivare ad uno sciopero dei lavoratori del Dipartimento per le Politiche Fiscali.

Roma, 3 maggio 2004


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