NOVEMBRE

un mese sbloccacontratti

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Il confronto con il governo sul rinnovo di contratti dei pubblici dipendenti, a dieci mesi dalla loro scadenza, segna il passo su tutta la linea.

  • Le risorse economiche stanziate in finanziaria sono assolutamente insufficienti anche solo a tenere il passo dell’inflazione, considerando che quella programmata è abbondantemente al di sotto di quella reale e che gli aumenti determinati dall’introduzione dell’Euro non vengono registrati dalle statistiche ufficiali.

  • Sull’inquadramento professionale si rischia di fare ulteriori passi indietro persino rispetto agli attuali contratti. Si pretende il massimo di flessibilità e di disponibilità con il rischio d’incancrenire ed incrementare il fenomeno del mansionismo e di bloccare ogni ipotesi di sviluppo di carriera.

  • Sui progetti di smantellamento della Pubblica Amministrazione, il governo non è disponibile a fare alcuna retromarcia. Vengono confermati oltre al blocco delle assunzioni, la permanenza nel precariato per decine di migliaia di lavoratori, la ulteriore, progressiva riduzione del personale, il blocco delle piante organiche alla forza del 29 settembre ’02, le privatizzazioni, la soppressione di Enti, l’outsourcing, ecc.

Serve, pertanto, il massimo di mobilitazione e di pressione politica, QUI’ ed ORA!

La RdB P.I. propone, perciò, a tutti i lavoratori di riappropriarsi del proprio futuro e di farsi protagonisti in prima persona di una battaglia in contemporanea con la discussione della legge finanziaria alle Camere perché venga corretta e adattata ai propri bisogni e alle necessità del paese attraverso l’adozione di iniziative dal segno inequivocabile.

CENTOMILA CARTOLINE
PER IL SALARIO

Una denuncia del fallimento della politica dei redditi aggravata dall’introduzione dell’euro ed un appello al Presidente del Consiglio dei Ministri sulla necessità di ripristinare meccanismi d’indicizzazione dei salari al costo della vita per fare dei rinnovi contrattuali non l’occasione per una rincorsa a perdere ma per una equilibrata distribuzione della ricchezza.

15 novembre, GIORNATA NAZIONALE DELLE MANSIONI

Un giorno nel quale ogni lavoratore si attiene fedelmente alle mansioni per le quali è pagato. Rilancio del precetto costituzionale per il quale ad uguale lavoro deve corrispondere uguale salario. Blocco totale delle mansioni superiori e blocco delle attività che su queste si reggono. Richiesta alle singole amministrazioni perché siano definite e attribuite le proprie mansioni specifiche laddove i contratti hanno eliminato un chiaro rapporto tra il proprio inquadramento giuridico e le mansioni di riferimento.

21 novembre, GIORNATA NAZIONALE DELL’UTENTE

In quel giorno in tutti i posti di lavoro gli utenti vengono informati dei progetti di devastazione della Pubblica Amministrazione, dell’attacco frontale che sta portando il governo alla Sanità e alla Scuola pubblica e al residuo di Stato Sociale per chiamarli a sostenere le lotte che i pubblici dipendenti stanno portando avanti anche in loro difesa.

 

SCEGLI IL TEMPO GIUSTO, ORA!

SOSTIENI LA BATTAGLIA CONTRATTUALE PER IL SALARIO, L’ORDINAMENTO PROFESSIONALE, LA DIFESA DELLA P.A. E DELLO STATO SOCIALE!

Rappresentanze sindacali di base Pubblico Impiego

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