SCIOPERO GENERALE
mercoledì 2 aprile

CUB E TUTTO IL SINDACALISMO DI BASE PROMUOVONO LO SCIOPERO GENERALE CONTRO LA GUERRA 

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“Alla fine della guerra tra i vinti faceva la fame la povera gente, 
tra i vincitori faceva la fame la povera gente ugualmente” (B. Brecht).


Roma, 21 marzo 2003.  E’ stata definitivamente stabilita la data dello SCIOPERO GENERALE CONTRO LA GUERRA che CUB, Confederazione Unitaria di Base e tutto IL SINDACALISMO DI BASE effettueranno il prossimo 2 APRILE. L’astensione dal lavoro sarà dell’intera giornata e interesserà tutte le categorie pubbliche e private.


CUB, COBAS, SIN COBAS, USI, SLAI COBAS ritengono indispensabile continuare con coerenza la lotta contro la guerra illegittima scatenata dagli USA e dalla Gran Bretagna contro l’IRAQ, guerra sostenuta anche dal Governo Italiano nonostante la stragrande maggioranza dei cittadini e dei lavoratori la ritengano inaccettabile, illegittima sul piano costituzionale e foriera di gravi danni anche per i lavoratori.


Dopo la straordinaria risposta agli scioperi effettuati nella giornata del 20 marzo, all’avvio dei bombardamenti, CUB e tutto il sindacalismo di base chiedono a tutto il mondo del lavoro di scendere di nuovo in piazza per ribadire con forza la propria assoluta contrarietà a questa guerra, per affermare i valori della pace, per fermare una guerra utile solo a garantire il pieno controllo geopolitico di aree strategiche per le risorse energetiche.


La guerra di aggressione preventiva di Bush-Blair-Berlusconi (quest’ultimo ha arruolato l’Italia autorizzando il sorvolo dello spazio aereo e l’uso delle basi da parte dei militari USA) ha il vero scopo di mettere le mani sul petrolio iracheno, assoggettando al controllo USA un territorio strategicamente importante per rilanciare l’economia di guerra al fine di evitare quella recessione in cui stanno sprofondando le economie neoliberiste.


I lavoratori e le lavoratrici hanno tutto da perdere da una guerra, che provocherà nel nostro paese il dilagare del virus nazionalista e razzista, il peggioramento delle nostre condizioni di vita e di lavoro, ulteriori attacchi ai nostri diritti, la chiusura degli spazi di democrazia.


Il sindacalismo di base, nel sottolineare il valore fondamentale della pace e della solidarietà tra i popoli, invita tutto il mondo del lavoro a mantenere alta anche nei prossimi giorni la mobilitazione contro la guerra appoggiando tutte le iniziative locali, nazionali e internazionali tese a fermare la guerra.

il Coordinamento Nazionale  


Contattate la Federazione RdB a voi più vicina per maggiori informazioni