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Comunicato CUB 2 aprile

FORTE ADESIONE ALLO SCIOPERO GENERALE DI 8 ORE INDETTO DAL SINDACALISMO DI BASE E GRANDE PARTECIPAZIONE ALLE MANIFESTAZIONI IN TUTTA ITALIA
"IL MONDO DEL LAVORO SI E’ FERMATO PER FERMARE LA GUERRA"

Piergiorgio Tiboni, coordinatore nazionale CUB, e tutti i rappresentanti dei diversi sindacati di base (CUB, COBAS, SIN COBAS, USI, SLAI COBAS) esprimono la loro soddisfazione per la riuscita delle manifestazioni e degli scioperi contro la guerra.
CUB, COBAS, SIN COBAS, USI, SLAI COBAS hanno proclamato lo sciopero generale per continuare con coerenza la lotta contro la guerra illegittima scatenata dagli USA e dalla Gran Bretagna, una guerra sostenuta anche dal Governo Italiano nonostante la stragrande maggioranza dei cittadini e dei lavoratori la ritengano inaccettabile, illegittima sul piano costituzionale e foriera di gravi danni anche per i lavoratori. La riuscita dello sciopero dimostra che i lavoratori aspettavano un’occasione per esprimere lo sdegno e mobilitarsi contro il massacro intollerabile del popolo iracheno perché non è Saddam Hussein ad essere colpito, ma il popolo tutto che paga un prezzo enorme alla brutale volontà di dominio USA sul mondo".
In tutta Italia sono scese in piazza oltre 250.000 persone con manifestazioni e presidi in circa 40 città. Tra le manifestazioni principali quelle di Milano, Roma, Torino, Bologna e Firenze. Da segnalare anche quella di Genova a cui hanno partecipato un migliaio di persone che hanno bloccato l’ingresso del porto petroli e tutta la zona intorno.
Particolarmente significativi i presidi e i sit-in di Grosseto, Venezia, Vicenza. In particolare a Vicenza nonostante piovesse a dirotto, centinaia di persone hanno bloccato l’ingresso della dogana dove passano tutte le merci comprese quelle di Camp Ederle (a cui si è dato priorità a scapito di quelle civili).
A Milano i manifestanti scesi in piazza hanno raggiunto la punta di 30.000. Aprivano il corteo una fila di lavoratrici che portavano il cartello di protesta contro la guerra con la scritta "Non In mio nome". Alle loro spalle un grande striscione con la scritta "Fermiamo la guerra".
Hanno aderito molti lavoratori oltre agli studenti e ai centri sociali. Tra i lavoratori erano davvero numerosi quelli dell’Alfa Romeo, dell’AEM, dell’ATM, della SIEMENS. Erano presenti, tra gli altri, anche numerosi manifestanti appartenenti allla Sanità pubblica e privata.
Il corteo era compatto, con molte bandiere arcobaleno e delle organizzazioni sindacali. Spiccava una grande bandiera arcobaleno lunga una ventina di metri. Molti gli slogan tra i quali i più ripetuti erano: ''Fuori l'Italia dalla guerra, fuori la guerra dall'Italia'', ''Fuori la guerra dalla storia''. Al presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, è stato rivolto un particolare invito: ''Facci sognare, fatti volontario per non ritornare''.
Molti gli stendardi, gli striscioni delle varie organizzazioni sindacali e quelli delle diverse aziende. Chiudevano il corteo i collettivi studenteschi.
Attorno al consolato Usa sono stati esplosi alcuni petardi per simulare le bombe americane che cadono sull’Iraq.
Alla stazione Centrale alcuni manifestanti pacifisti hanno raggiunto i binari bloccando il traffico per una mezz’ora. Il resto del corteo si è concentrato davanti agli ingressi mentre una gigantesca bandiera della pace sventolava aiutata dal vento che cominciava a soffiare forte e in parte ad opera dei dimostranti che ballavano a tempo di musica.
"E’ importante anche sottolineare – ha concluso Tiboni – che oggi hanno scioperato più di un milione di lavoratori nonostante l’intimidazione messa in atto da molte aziende a seguito della nota della Commissione di garanzia che cercava proprio di boicottare lo sciopero dichiarandolo illegittimo mentre era assolutamente a norma di legge.


Roma - manifestazione da Piazza della Repubblica h.10,00
h.9,15: in buon anticipo sull'orario la piazza si sta riempiendo di lavoratori e di studenti che arrivano in corteo dalle varie scuole romane. c'è un enorme bush di cartapesta a cavallo di un cannone e uno striscione con scritto "bush e blair fate la cosa giusta, tornate a casa!"
h.11,00: grande il corteo che è appena partito. sono arrivati a dare sostegno a questa giornata di mobilitazione Bertinotti, Cento, Malabarba e Ferrero
h.11,30: il corteo si ingrossa, siamo ad oltre 30.000 partecipanti, sul cancello dell'ambasciata inglese è stato messo uno striscone
h.12,40: davanti all'ambasciata USA ci sono stati gli interventi e si è conclusa la manifestazione
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foto Simone Bruno
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Firenze - manifestazione da Piazza  San Marco h.9,30
h.10,00: concentramento a san marco, in testa un carro armato di cartapesta e lo striscione "i lavoratori contro le politiche di guerra" unitario RdBCUB, Slai, Sincobas e Cobas, presenza della RSU università e studenti universitari
h.10,55: il corteo sta sfilando nei pressi della stazione s.m.n., per ora sono circa 5.000, ma si va ingrossando man mano che procede. apre il corteo RdB, CUB, Flmu. si sono aggiunti gli studenti medi. azione di disturbo davanti alla banca nazionale del lavoro con affissione di volantini contro chi finanzia la guerra.
h.11,40: il corteo si è ingrossato ancora, circa 8.000 persone, ed è arrivato davanti al consolato USA, dove ha lasciato un carrarmato di cartapesta davanti all'ingresso
h.12,30: conclusa la manifestazione di firenze. ci si lascia con due importanti appuntamenti: per il 5 aprile apertura della campagna referendaria sull'art.18 presso la casa del popolo in via s.bartolo a cintoia 95; per l'11 aprile giornata di boicottaggio delle aziende e prodotti che partecipano alla guerra

h.14,00: COMUNICATO
La RdB/CUB CON IL SINDACALISMO DI BASE ANCORA IN PIAZZA CONTRO LA GUERRA
Migliaia di lavoratori in piazza in tutta Italia hanno ribadito la loro opposizione alla guerra scatenata da Stati Uniti e Gran Bretagna per il controllo globale delle risorse energetiche.
A Firenze in 5000 hanno partecipato alla manifestazione indetta dal sindacalismo di base e autorganizzato, dicendo non solo il loro no all’intervento militare ma evidenziando le ricadute economiche negative sui lavoratori che saranno chiamati a pagarne i costi e la riduzione degli spazi democratici messa in atto da tutti i governi occidentali, compreso il governo Berlusconi, non ultimo con la dichiarazione dello stato di emergenza. Governo Berlusconi & Confidustria che si distingue in una vera e propria guerra contro i diritti dei lavoratori (attacco all’art. 18, aumento del costo della vita, taglio dei salari, attacco alle pensioni…)
Il corteo è stato aperto da un gruppo di lavoratori con cartelli che formavano la scritta "STOP GUERRA" e da un carroarmato di cartapesta seguiti dalle bandiere delle organizzazioni sindacali partecipanti che si riconoscono nel rifiuto della guerra "senza se e senza ma": Cub–RdB, Slai Cobas, Sin Cobas, Cobas e dalla RSU dell’università di Firenze che ha aderito all’iniziativa.
Lavoratori e studenti durante il percorso hanno contestato le "banche armate" distribuendo volantini invitanti al boicottaggio dei prodotti delle aziende direttamente coinvolte nel conflitto come la multinazionale petrolifera ESSO.
A ridosso del consolato americano il corteo ha fatto una sosta in ricordo dei pestaggi perpetrati da polizia e carabinieri nel ’99 in occasione della manifestazione contro la guerra alla Jugoslavia per i quali saranno processati 15 lavoratori il 25 giugno provocatoriamente all’"aula bunker".

Pisa - manifestazione da Logge di Banchi h.9,00
h.9,15: concentramento a Logge di Banchi, oltre ai lavoratori sono presenti gli studenti pisani.
h.11,50: dal presidio di logge di banchi un corteo di oltre 500 lavoratori e studenti si è recato sotto la prefettura dove c'è stato un incontro col prefetto al quale è stato chiesto conto dell'utilizzo del territorio (ricordiamo che a pisa c'è camp darby) è la necessità di essere informati su cosa succede in tutta l'area
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h.12,20: COMUNICATO - Nella giornata di sciopero generale del 2 aprile, indetto dal sindacalismo di base contro la guerra all’Iraq e per la cessazione immediata dei bombardamenti sulla popolazione civile, anche a Pisa come in molte città italiane si è svolta una manifestazione organizzata dalla CONFEDERAZIONE COBAS e dalle RDB-CUB, a cui hanno aderito e partecipato molti studenti medi e universitari.
Allo sciopero hanno aderito molti lavoratori delle varie categorie, che si sono dati appuntamento in Piazza XX settembre per confluire nella manifestazione assieme agli studenti.
La manifestazione, che è partita da Piazza XX settembre e si è sviluppata in corteo fino alla Prefettura, ha visto la presenza di almeno seicento tra lavoratori e studenti. Arrivati in Piazza Mazzini, sede della Prefettura, si è costituita una delegazione di cinque persone (Cobas, Rdb, MAT-Newroz, Disobbedienti, Coordinamento Collettivi Medi) che ha portato al Prefetto le istanze del movimento presso il Governo per la cessazione immediata del conflitto, il ritiro della partecipazione italiana e del decreto sullo stato di emergenza. Nell’incontro con il Prefetto è stata ribadita la netta opposizione dei lavoratori, degli studenti e della cittadinanza all’utilizzo a fini militari delle infrastrutture civili dalle stazioni agli aeroporti, dalle strade ai canali navigabili. Un utilizzo che trasforma la Toscana, e Pisa in particolare, in piattaforma di attacco all’Iraq contravvenendo il dettato costituzionale e ponendo a rischio la popolazione civile. Un utilizzo che avviene nella totale clandestinità, senza alcuna informativa alle amministrazioni locali.
La manifestazione si è poi sciolta per riconvocare i lavoratori, gli studenti e tutti i cittadini contro la guerra alla Tenda della Pace, per costruire nuove mobilitazioni contro la guerra.

CONFEDERAZIONE COBAS - RdB-CUB

Grosseto - presidio al porticciolo di Bengodi a Talamone per l'arrivo di armi da camp darby dalle ore 6,00
h.9,10: continua il presidio al porto di Talamone non si è ancora visto il convoglio proveniente da pisa, mentre in Grosseto l'appuntamento è in Piazza Dante presso il gazebo di controinformazione sulla guerra
h.14,00: in provincia viene chiesto alle autorità di non fare utilizzare le infrastrutture (strade, porti, ferrovie) per la guerra. nel pomeriggio incontro al circolo arci con conferenza stampa

Bologna - manifestazione da Piazza Nettuno h.9,30
h.9,30: piazza nettuno si sta riempiendo di lavoratori, si nota una forte presenza del pubblico impiego, telecom, sim, ambulanze, delegati di fabbrica. il corteo arriverà alla prefettura e alla sede di confindustria.
h.11,10: il corteo, per ora composto da 8.000 lavoratori, è arrivato sotto la prefettura. ci sarà un incontro con il prefetto in cui, tra l'altro, si chiederà conto dell'atteggiamento della commissione di garanzia sullo sciopero
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Genova - manifestazione Via Ronchi-porto petroli- davanti caserma vigili del fuoco h.11,00
h.11,30: un migliaio di manifestanti ha bloccato l'ingresso del porto petroli e presidia tutta la zona. un'enorme striscione, con la bandiera della pace e di RdB, è stato calato dal cavalcavia ferroviario

Torino - manifestazione da Piazza Arbarello h.9,30
h.10,30: il corteo sta muovendo, la piazza è piena, forte presenza di studenti. massiccio e visibile spiegamento di forze dell'ordine
h.10,45: il corteo sta percorrendo viale cernaia diretto al centro, circa 3.000 persone, ma man mano si ingrossa anche con i numerosi studenti che arrivano dalle varie scuole
h.11,45: il corteo si ingrossa ancora, siamo ad oltre 10.000 partecipanti, il corteo sta dirigendosi verso il ponte isabella
h.14,00: sul ponte isabella occupato, dal quale è stata fatta esplodere una bomba simbolica, si è conclusa la manifestazione

h.15,00: COMUNICATO - Circa 10.000 persone tra lavoratori dei settori pubblici e privati,  studenti e l’ area antagonista torinese hanno sfilato per le vie del centro.
Lo striscione di apertura del corteo recitava " lavoratori contro la guerra " con a fianco una gigantografia del quadro di Guarnica ed una bandiera della pace.
A seguire gli striscioni della federazione rdb piemontese , dei vigili del fuoco , della cub, della scuola dei lavoratori dell’università con le r.s.u. ,  degli studenti , dei disobbedienti ,della confederazione cobas e delle fabbriche , a seguire l’ALP , giovani comunisti, sin cobas e slai cobas, ,chiudeva il corteo lo striscione della federazione provinciale di Rifondazione comunista .
Dopo i recenti fatti scoppiati nella manifestazione di sabato in Torino, il corteo  è stato protetto da un servizio d’ordine impeccabile e variamente composto  ed ha raggiunto  il ponte Isabella occupandolo , tagliando simbolicamente in due la città .
La manifestazione si è conclusa  facendo " brillare "simbolicamente una bomba di carta sul posto.

CUB – CONF.COBAS – SIN.COBAS – SLAI COBAS – USI

Napoli - presidio Piazza del Gesù h.11,00
h.12,05: dal presidio di piazza del gesù, un migliaio di persone in corteo si stanno dirigendo, attraverso il centro storico, alla facoltà l'orientale occupata da quando è scoppiata la guerra

Milano - manifestazione Largo Cairoli h.9,30
h.9,40: ancora in corso il concentramento, presenza di studenti
h.10,05: il corteo si muove, in testa 10 donne RdB con cartelli "non in mio nome - NO alla guerra senza se e senza ma"
h.11,15: intorno ai 25.000 partecipanti al corteo che ha superato piazza duomo e sta raggiungendo piazza cavour, quasi tutti lavoratori. mancano ancora i lavoratori dei trasporti che hanno da poco iniziato lo sciopero
h.12,45: il corteo si è recato alla stazione centrale dove è in corso il blocco dei binari
h.13,15: finita la manifestazione alla stazione centrale
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Taranto - manifestazione Piazza della Vittoria h.9,30
h.10,30: un migliaio di persone,delegazioni di lavoratori e del sindacalismo di base, presidiano piazza della vittoria

Ancona - manifestazione dal Porto - davanti alle Dogane h.9,30
h.9,45: ancora in corso il concentramento presso il porto
h.10,50: circa 1.000, quasi tutti lavoratori, nel corteo che sta raggiungendo piazza roma dove ci saranno gli interventi
h.12,00: dopo gli interventi dal palco il corteo di scioglie

Palermo - manifestazione Piazza Massimo h.9,00
h.9,50: da piazza massimo, dove si vanno concentrando studenti e lavoratori, il corteo si sposterà presso la regione sicilia per chiedere di impedire l'uso delle basi di sigonella e birgi e la loro riconversione ad usi civili, nonchè la richiesta di predisporre un fondo per aiutare la popolazione irachena
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Trieste - manifestazione Piazza Goldoni h.9,00
h.10,15: partito il corteo di circa 1.000 persone, lavoratori e studenti, aperto dallo striscione unitario "i sindacati di base contro la guerra". presenti RdBCUB, Snater, Usi e Cobas scuola. il corteo attraverserà tutto il centro della città per concludersi in piazza unità d'italia.

Venezia - sit-in davanti al consolato inglese Ponte dell'Accademia h.11
h.11,40: si va formando il presidio che occupa il ponte dell'accademia con qualche centinaio di lavoratori

Vicenza - sit.in presso la Dogana Via Fornace h.12,00
h.12,10: piove a dirotto a vicenza e questo ha ridotto la partecipazione. comunque gli oltre 500 lavoratori presenti hanno bloccato l'ingresso della dogana (questo è il posto dove passano tutte le merci, comprese quelle di camp ederle a cui si è data priorità a scapito delle merci civili). all'interno si terrà un'assemblea con i lavoratori della dogana

h.18,40: COMUNICATO - Oggi 2 Aprile 2003 con il presidio alla Dogana di Vicenza abbiamo sdoganato la pace e non la guerra!
Più di un centinaio di lavoratori in sciopero dell’ADL Invisibili, della RdB, della CUB, dei Cobas, con la partecipazione dei Disobbedienti, dello Sportello Invisibili di Vicenza, di Rifondazione Comunista e dei Verdi, hanno dato vita presso la Dogana di Vicenza di via Delle Fornaci ad un presidio contro la guerra e per il cessate il fuoco immediato, che si è inserito all’interno della giornata di sciopero nazionale contro la guerra indetto da tutto il sindacalismo di base.

Ci siamo scontrati con la logica di chiusura della Direzione della Dogana di Vicenza alla comunicazione/contaminazione con la società civile di Vicenza.
NON CI SONO RIUSCITI!
Crediamo infatti che tutta la società civile sia ormai consapevole che i lavoratori delle Dogane di Padova e di Vicenza chiedono il ritiro della circolare della Direzione delle Dogane che chiede ai lavoratori di facilitare lo smistamento delle merci e armi Nato!

E’ questa volontà di sdoganare pace e non guerra che ha spinto oggi i lavoratori in sciopero a partire con un pulman dalla Dogana di Padova per recarsi al presidio, con tutto il sindacalismo di base vicentino, presso la Dogana di Vicenza!
Infatti a Vicenza lo sdoganare merci significa anche sdoganare le armi e i veicoli della vicina Caserma Ederle e del Deposito di Testate ad uranio impoverito di Longare.
Ricordiamoci che proprio dalla Caserma Ederle sono partiti , pochi giorni fa, 1800 paracadutisti americani per essere scaraventati in Iraq all’interno del conflitto!
Crediamo che la giornata di oggi abbia costituito un tassello utile per disobbedire alla guerra e obbedire all’umanità!
Associazione Difesa Lavoratori Invisibili, RdB, CUB, Cobas Scuola

Brescia - manifestazione Piazza della Loggia h.9,30
Messina - manifestazione Piazza Antonello h.17,00

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