AL DIRETTORE GENERALE

DELL’ORGANIZZAZIONE GIUDIZIARIA

DR. FRANCO IPPOLITO

ROMA

 

ALL’UFFICIO DELLA RELAZIONI SINDACALI

DEL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA

ROMA

 

 

 

OGGETTO: F.U.A. ANNO 2000 ART. 31 LETTERE b) e c)

 

 

 

      Sono pervenute a questa O.S. da parte dei dipendenti di vari Uffici giudiziari,  numerose lamentele circa l’utilizzo del personale nelle ore pomeridiane, quindi fuori dall’orario ordinario di lavoro, per la realizzazione dei progetti finalizzati contrattati a livello locale.

 

      La RdB rammenta a codesta Amministrazione la ratio della norma di cui all’art. 31 lettere b) e c) del C.I. che individua quale obiettivo, nel ricorrere allo strumento dei progetti finalizzati, l’incremento della produttività dell’ufficio e il miglioramento del servizio, obiettivo che va realizzato nell’ambito delle 36 ore settimanali di lavoro e non ricorrendo a prestazioni di lavoro straordinario, queste ultime rivolte a fronteggiare situazioni eccezionali e non prevedibili, per cui in nessun caso possono essere utilizzate come fattore ordinario di programmazione del tempo di lavoro.

 

      In ogni caso è pacifico che laddove l’Amministrazione utilizza un lavoratore oltre il suo normale orario ordinario è tenuta a corrispondere a quest’ultimo il compenso per il lavoro straordinario svolto oltre al pagamento del salario accessorio previsto dall’art. 31 lettere b) e c) C.I.; è appena il caso di sottolineare che tutto ciò si tradurrebbe in un danno economico per la stessa Amministrazione.

 

      La RdB premesso quanto sopra  chiede l’intervento del Direttore Generale affinché dirami tempestivamente in tutti gli Uffici Giudiziari una circolare che uniformi la condotta dei dirigenti  volta ad evitare arbitri ed abusi nonchè disparità di trattamento tra i lavoratori.

 

      Questa O.S. resta in attesa di un sollecito riscontro.

 

 

Roma, 4 ottobre 2000

 

Rdb P.I. – Coordinamento Giustizia

(Giuseppa Todisco)