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       Oggi
      20 luglio 2004 la RdB P.I. ha deciso di presentarsi al tavolo della
      trattativa sul F.U.A. anno 2004,  esclusivamente
      per verbalizzare una formale protesta. Protesta
      resasi necessaria visto l’atteggiamento arrogante e non più tollerabile
      dell’Amministrazione rivolto, questa volta, ai danni degli Ufficiali
      Giudiziari. Infatti nonostante le due giornate di sciopero, largamente
      partecipate, è stato sottoscritto definitivamente l’accordo con le
      Poste Italiane S.p.A. con cui si esternalizza il servizio notificazioni
      postali.  E’
      inutile sottolineare che tale convenzione innalza notevolmente i costi per
      la collettività sia in termini economici che di posti di lavoro. E’
      ovvio che questa politica scellerata di privatizzazione della giustizia
      rientra in un disegno più generale, perseguito da questo governo in
      perfetta sintonia e continuità con quello precedente, che prevede lo
      smantellamento della Pubblica Amministrazione. Tutto
      ciò è il frutto di anni di “concertazione”
      e coloro che oggi (CGIL-CISL e UIL) gridano “al
      lupo al lupo” sono gli stessi che in passato hanno
      consentito la dismissione degli immobili dello stato, la
      cartolarizzazione dei crediti INPDAP, lo scippo sulle pensioni attuato
      dalla legge DINI ed è inutile  continuare
      perché l’elenco sarebbe molto lungo ed i lavoratori, del resto, ne
      hanno già fatto le spese. Ciò
      che ha caratterizzato l’azione sindacale della RdB P.I. negli anni è
      stata la coerenza e continuità vogliamo
      solo ricordare a tutti che gli amici apparenti di oggi sono stati i nemici
      di ieri e verosimilmente lo saranno di domani nel momento in cui a
      governare saranno i loro partiti di riferimento.  
                            
                                                                           Noi
      continueremo a batterci per più  diritti,
      più dignità, più salario e contro
      ogni tipo di privatizzazione e precarietà.  E’ inutile sottolineare che la nostra posizione sul F.U.A. non cambia “No” ai progetti finalizzati “Si” al premio di produttività collettiva. Spetta ai lavoratori
      decidere da che parte stare ed al fianco di chi lottare! RdB P.I. - Settore Giustizia  | 
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