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                   La
                  riqualificazione di nuovo bloccata da una sentenza del TAR del
                  Lazio. 
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                  la sentenza :  
                   
                  Ripercorriamone
                  sinteticamente le tappe:
                  
                   
                  23
                  dicembre 1999 si firma la preintesa del C.I. Giustizia, 03
                  febbraio 2000 si firma l’accordo, 05 aprile 2000
                  si firma il C.I. giustizia. sottoscritto da tutte le
                  OO.SS. ad eccezione della RdB P.I.
                  
                   
                  CGIL-CISL-UIL
                  e UNSA presentarono ai lavoratori questo C.I. come la panacea
                  a tutti i loro problemi ed accusarono la RdB attraverso i loro
                  volantini di essere un sindacato giallo e ci intimarono di
                  chiedere scusa ai lavoratori per il pessimismo che trapelava
                  dalla valutazione fatta del C.I. e della riqualificazione in
                  esso contenuta.
                  
                   
                  Cinque
                  lunghi anni sono passati da allora e purtroppo i fatti ci
                  hanno dato ragione....(sic!!!!!)
                  
                   
                  In
                  tempi non sospetti valutammo le ricadute di questo C.I. sui
                  lavoratori:
                  
                   
                  ·       
                  flessibilità selavaggia, all’interno di
                  una stessa figura professionale si era costretti a svolgere
                  tutte le mansioni corrispondenti; 
                  
                   
                  ·       
                  diminuzione degli organici;
                  
                   
                  ·       
                  aumento dei carichi di lavoro;
                  
                   
                  ·       
                  disattese le legittime aspettative dei
                  lavoratori fermi al palo da più di venti anni oggi diventati
                  25;
                  
                   
                  ·       
                  Riqualificazione finanziata, all’interno
                  delle aree, con i soldi del F.U.A.; 
                  
                  
                   
                  ·       
                  Mancato riconoscimento della professionalità,
                  dell’autoformazione e delle mansioni superiori svolte per
                  anni; 
                  
                   
                  ·       
                  Percorsi di riqualificazione che prestavano il
                  fianco ai ricorsi;
                  
                   
                  Questi
                  ed altri i motivi che indussero la RdB a non sottoscrivere il
                  C.I.
                  
                   
                  Oggi
                  oltre alla mancata riqualificazione rileviamo che
                  l'Amministrazione è ingessata nelle sue attività:
                  
                   
                  ·       
                  niente interpelli;
                  
                   
                  ·       
                  niente mobilità;
                  
                   
                  ·       
                  niente legge 104/92;
                  
                   
                  ·       
                  niente potenziamento dell’ufficio che
                  provvede alla liquidazione degli interessi e rivalutazione di
                  cui alla legge 312/80;
                  
                   
                  ·       
                  tanta discrezionalità nell’applicazione
                  dell’art. 42 bis;
                  
                   
                  ·       
                  niente risposte sui Giudici di Pace ed ai
                  problemi conseguenti;
                  
                   
                  ·       
                  insomma niente di niente;
                  
                   
                  La
                  richiesta avanzata dalla RdB P.I. sulla riqualificazione quale
                  il riconoscimento delle mansioni superiori svolte per anni dai
                  lavoratori e della professionalità acquisita con l’autoformazione
                  con conseguente ricollocazione del personale nel livello
                  giuridico ed economico corrispondente, fu ignorata da tutte le
                  OO.SS. compreso chi oggi spaccia per propria questa proposta.
                  
                   
                  Le
                  OO.SS. firmatarie del C.I. difendono il loro operato e pur di
                  non fare autocritica scaricano la responsabilità sui
                  lavoratori della Giustizia definendoli troppo litigiosi. 
                  
                   
                  Addirittura
                  la CGIL scrive una lettera al capo Dipartimento ed al
                  Direttore Generale nella quale esprime soddisfazione circa il
                  proprio operato, inoltre si congratula con l’
                  Amministrazione per aver proceduto alla pubblicazione della
                  graduatoria per l’accesso
                  alla posizione economica C2 della figura professionale del
                  Cancelliere  dandole
                  atto della dimostrata volontà di onorare gli impegni assunti
                  circa la riqualificazione. (vedi sotto).
                  
                   
                  La
                  sentenza del TAR Lazio ancora una volta blocca di fatto la
                  riqualificazione. Speriamo che questa sia la volta buona che
                  si decidano a chiedere scusa ai lavoratori. Sul nostro sito
                  troverete la sentenza e la lettera.
                  
                   
                  Dal
                  15 al 18 non perdere l’opportunità dai un voto alla lista
                  della RdB P.I.
                  
                   
                  Roma,
                  12 novembre 2004
                  
                   RdB P.I. –
                  Esecutivo Giustizia 
                  
                  
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