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                  Le numerose 
                  iniziative promosse in campo nazionale dalla RdB P.I. nella 
                  giornata del 15 giugno u.s., la partecipata manifestazione a 
                  Roma presso il Ministero della Giustizia, che ha visto circa 
                  un migliaio di lavoratori rivendicare a gran voce il 
                  sacrosanto diritto alla progressione di carriera, hanno 
                  conseguito un importante risultato: 
                  la scoperta tra i lavoratori di un ritrovato protagonismo e 
                  del necessario entusiasmo per intraprendere unitarie e 
                  convinte iniziative conflittuali. 
                  La protesta è servita anche a comprendere la reale volontà 
                  politica e le concrete intenzioni dell’Amministrazione, tant’è 
                  che nella riunione del successivo 21 giugno il sottosegretario 
                  Vitali, sbarrando la strada a tutte le proposte avanzate dai 
                  sindacati – compresa quella della RdB P.I. (divenuta poi 
                  maggioritaria) di garantire un passaggio di livello a tutto il 
                  personale giudiziario – ha dichiarato fallita la trattativa e, 
                  pertanto, affossato definitivamente ogni speranza di 
                  riqualificazione dei dipendenti giudiziari. 
                  Il nostro diritto alla progressione di carriera, secondo le 
                  previsioni del sottosegretario, potrebbe essere regolamentato 
                  da una legge che, nel pieno rispetto dei principi dettati 
                  dalla Corte Costituzionale e ben lontana dagli straordinari 
                  effetti della legge cd. Meduri che, si ricorda, consentirà a 
                  tutti i direttori degli istituti penitenziari di assumere – 
                  senza alcuna selezione o concorso – la qualifica dirigenziale, 
                  riqualificherebbe dai 9.000 ai 15.000 dipendenti!! 
                  La situazione è grottesca e paradossale, soprattutto quando 
                  ritornano alla mente tutte le belle parole, le promesse e gli 
                  impegni riferiti ai sindacati dal Ministro Castelli e 
                  dall’allora neo-sottosegretario Vitali nella riunione del 2 
                  febbraio 2005: il lodevole lavoro degli impiegati, che da anni 
                  sopperiscono alle carenze del settore, andava legittimamente 
                  premiato con una meritata e tanto attesa progressione di 
                  carriera… 
                  Purtroppo solo parole, promesse, illusioni, mentre ai 
                  lavoratori servono certezze. 
                  Ecco perché occorre passare ai fatti e la RdB P.I. è pronta ad 
                  agire, insieme a tutti i lavoratori e con le sigle sindacali 
                  che si batteranno per ottenere la 
                  
                  
                  Riqualificazione di tutto il personale giudiziario  
  
                  
                  Partecipa 
                  all’assemblea e al presidio sindacale che si terranno il 1° 
                  luglio 2005 a Roma, dalle ore 10,00 alle ore 13,00, presso il 
                  Ministero della Giustizia 
                   
                  Partecipa alle assemblee ed ai presidi sindacali che si 
                  terranno in tutta Italia e nella stessa giornata presso il tuo 
                  luogo di lavoro 
                   
                  ROMPIAMO GLI INDUGI E PASSIAMO AI FATTI PERCHE’ L’UNICO 
                  STRUMENTO CHE SODDISFERA’ I NOSTRI BISOGNI E’ QUELLO DEL 
                  CONFLITTO 
                   
                  Roma, 24 giugno 2005 
                  
                  Esecutivo 
                  Nazionale Giustizia  |