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                           Oggi, 21 luglio 2005, 
                  il sottosegretario Vitali ha convocato le OO.SS. per 
                  “Comunicazioni”. 
                   La RdB P.I., insieme con 
                  altre sigle sindacali, volutamente non si è presentata al 
                  tavolo negoziale. I fatti le hanno dato ragione: dopo mesi di 
                  discussioni la montagna ha partorito un topolino. 
                  Il sottosegretario, infatti, 
                  ha illustrato una proposta (Provvedimento Legislativo) di 
                  riqualificazione del personale giudiziario i cui contenuti e 
                  modi sono inaccettabili e, di fatto, insultano l’intelligenza 
                  di migliaia di lavoratori.  
                  Questo provvedimento è 
                  oltremodo peggiorativo in quanto riduce sostanzialmente il 
                  numero dei posti disponibili riservando il 50% ai concorsi 
                  esterni, non permette i passaggi in altre figure professionali 
                  e i doppi salti, infine ci fa ripartire dall’anno zero. 
                  Rispediamo al mittente questa 
                  proposta “squalificante”, “offensiva” ed “oltraggiosa” perché 
                  incurante delle legittime aspettative dei lavoratori. 
                  Il sottosegretario sostiene, 
                  tra l’altro, a difesa del suo operato che la proposta non può 
                  che essere rispettosa di quanto sancito dalla sentenza della 
                  Corte Costituzionale.  
                   Queste affermazioni mal si 
                  conciliano però con i contenuti della c.d. Legge Meduri, 
                  approvata in questi giorni e per la quale il nostro 
                  sottosegretario ha dato un valente contributo.  
                  E’ noto a tutti che questa 
                  legge discutibilissima, tra l’altro, permette ai direttori 
                  degli Istituti Penitenziari, indistintamente e senza alcuna 
                  formalità, di transitare nei ruoli della dirigenza. 
                  Allora noi ci chiediamo e lo 
                  chiediamo all’On. Vitali:  
                  - chi deve garantire il buon 
                  andamento della Pubblica Amministrazione? Soltanto chi esegue? 
                  …o deve essere coinvolto anche e soprattutto chi dirige? 
                   Evidentemente quando si ha 
                  l’interesse le soluzioni politiche si trovano. Sembra indubbio 
                  che i lavoratori giudiziari sono figli di un dio minore e 
                  quindi… non figli suoi!!! -       
                  L’On. Vitali sin dalle prime 
                  battute sosteneva che i lavoratori consideravano come 
                  responsabili della mancata riqualificazione il Sindacato e non 
                  l’Amministrazione. Oggi il disegno è chiaro a tutti: quelle 
                  dichiarazioni erano manovre mirate alla delegittimazione delle 
                  OO.SS., la proposta odierna ne è la prova!  
                  La RdB P.I. non può che 
                  condannare siffatta arrogante e onnipotente gestione. 
                  L’autonomia e le prerogative del sindacato non sono in 
                  discussione, tanto meno i diritti e la dignità dei lavoratori 
                  così protervamente calpestati. 
                  Grazie all’On. Vitali ci 
                  aspetta un autunno molto caldo… 
                  Roma, 21 luglio 2005 
                  RdB P.I. – 
                  Esecutivo giustizia  |