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                  Continua la protesta dei 
                  lavoratori della Giustizia al grido di “La Giustizia è morta 
                  ed anche i lavoratori non stanno tanto bene”  
                  
                  La manifestazione, promossa 
                  dalla RdB/CUB Pubblico Impiego, si terrà a Roma  il giorno 5 
                  ottobre alle ore 15.00, sotto il Ministero della Funzione 
                  Pubblica  Corso Vittorio Emanuele (Palazzo Vidoni). 
                  
                  Tema centrale della protesta è 
                  la mancata Riqualificazione del personale del Dipartimento 
                  dell’Organizzazione Giudiziaria, discriminato rispetto a tutti 
                  i lavoratori pubblici e nell’ambito dello stesso Ministero 
                  (infatti tutti gli altri Dipartimenti  del Ministero hanno 
                  riqualificato tutto il proprio personale): 
                  
                  Un’inerzia non più 
                  giustificabile e che impone una scelta politica del  Ministro 
                  della Giustizia On. Roberto Castelli, di intervenire  così 
                  come ha già fatto con la “Legge Meduri”. 
                  
                  I lavoratori della Giustizia 
                  sono al limite della sopportazione perché alle croniche 
                  disfunzioni del settore (disagi organizzativi, continue 
                  riforme legislative, mancanza di formazione, locali angusti e 
                  fatiscenti, mancanza di attrezzature, carenza di organico 
                  ecc…) si somma la mancata riqualificazione e quindi il giusto 
                  e meritato riconoscimento della professionalità acquisita in 
                  anni di lavoro. 
                  
                  
                  Una ulteriore motivazione per i 
                  lavoratori della giustizia a partecipare allo sciopero 
                  generale e alla manifestazione nazionale a Roma del 21 ottobre 
                  indetto dal sindacalismo di base.  
                  
                  Roma, 3 ottobre 2005  |