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                             Alle 
                  rituali e sterili cerimonie di inaugurazione dell’Anno 
                  Giudiziario del 27 e 28 gennaio prossimo si contrapporrà il 25 
                  gennaio 2006 la nostra controinaugurazione.  
                  
                  Trasformare 
                  l’inaugurazione dell’anno giudiziario in un momento di 
                  denuncia e di lotta dei lavoratori è la risposta, della RdB 
                  P.I., alla sistematica riproposizione negli anni di numeri, 
                  tabelle e statistiche che non sviscerano, né risolvono gli 
                  endemici problemi della Giustizia. 
                  
                  Infatti come tutti 
                  sanno nei discorsi di apertura dell’anno giudiziario, nei vari 
                  distretti di Corte di Appello, non si parlerà dei continui 
                  tagli alla spesa pubblica, delle riduzioni di organici, delle 
                  strutture fatiscenti, del vertiginoso aumento dei carichi di 
                  lavoro, del ricorso sempre più massiccio al precariato, della 
                  mancanza di formazione e tecnologia, delle esternalizzazioni e 
                  delle inefficienze con cui gli operatori giudiziari e la 
                  collettività devono fare i conti tutti i giorni. Insomma non 
                  si parlerà dell’opera di “smantellamento” intrapresa da coloro 
                  che non hanno interesse al buon funzionamento della Giustizia.
                   
                  
                  I lavoratori 
                  giudiziari, seppur inascoltati, vivono e affrontano 
                  quotidianamente quest’amara realtà fatta di contraddizioni, 
                  disfunzioni e condizioni di lavoro, ormai, non più 
                  sopportabili. Se a tutto questo aggiungiamo la mortificazione 
                  della mancata progressione di carriera, a dispetto di quanto 
                  avvenuto per i colleghi nei Dipartimenti dei Penitenziari e 
                  della Giustizia Minorile, ci si rende conto che la miscela è 
                  esplosiva.  
                  
                  La RdB P.I. 
                  replica il 25 gennaio 2006, in continuità con le iniziative 
                  intraprese nell’ultimo anno:  
                  
                  11 gennaio 2005 
                  presidio alla Suprema Corte di Cassazione  
                  
                  15 gennaio 2005 
                  presidio presso tutti i Distretti di Corte d’Appello 
                  
                  15 giugno e 1° 
                  luglio 2005 presidio dinanzi al Ministero della Giustizia 
                  
                  5 ottobre 2005 
                  presidio dinanzi alla Funzione Pubblica  
                  
                  14 novembre 2005 
                  inizia, nel circondario di Roma, la protesta, estesa poi in 
                  tutti gli Uffici Giudiziari d’Italia, mediante l’applicazione 
                  della rigida osservanza dei compiti e delle mansioni che la 
                  legge impone ai lavoratori. 
                  
                  Quest’ultima 
                  iniziativa ha avuto il pregio di evidenziare il paradosso per 
                  cui “applicare la legge significa paralizzare le attività 
                  degli Uffici Giudiziari”. Ignorare quanto i lavoratori 
                  denunciano da tempo, a danno proprio e dei cittadini, 
                  significa perseverare nelle scelte scellerate intraprese. 
                  
                   La giustizia deve 
                  essere al servizio di tutti i cittadini sia ricchi che poveri, 
                  erogata con tempi ragionevoli e con standard di qualità 
                  migliori ed attenta alle condizioni di vita dei lavoratori. 
                  Non può essere derogata ai Privati. La difesa di questi 
                  principi va a vantaggio dell’intera collettività pertanto è 
                  indispensabile il coinvolgimento dei cittadini, dei lavoratori 
                  e delle istituzioni ciascuno per quanto gli compete. 
                  
                              Il 25 
                  gennaio 2006 alle ore 10,30 in Roma presso la sala Cristallo 
                  Hotel Nazionale P.za Montecitorio ci confronteremo, con tutti 
                  coloro che aderiranno alla nostra iniziativa, sui problemi e 
                  le disfunzioni della giustizia ma soprattutto 
                  sull’individuazione delle possibili soluzioni. 
                  
                  Lavorare con 
                  dignità è un diritto sacrosanto difendilo 
                  
                  con la RdB P.I. si 
                  può 
                  
                  Roma, 18 gennaio 
                  2006 
                  
                  RdB P.I. - 
                  Esecutivo Giustizia  |