Al Ministro della Giustizia

 On.le Piero FASSINO

 

Al sottosegretario di stato per la Giustizia

On.le Franco CORLEONE

 

La Capo del DAP

Cons. Paolo MANCUSO

 

Al Vice capo del DAP

Dott. Emilio DI SOMMA

 

 E,  p.c.

Al Dott. Massimo DE PASCALIS

Vice Direttore dell’Ufficio Centrale

Del Personale

 

LORO SEDI

 

OGGETTO : Corsi di riqualificazione.

 

 

Questa O.S. pur consapevole dell’attuale particolare momento politico, che  porta inevitabilmente all’indifferenza verso la gestione amministrativa, sente il dovere di richiamare l’attenzione delle SS.LL..sui problemi connessi con l’attuazione dei processi della riqualificazione condotti, da parte di questa Amministrazione, con pressappochismo e superficialità.

In particolare si vogliono sottolineare alcune imperdonabili scorrettezze, che rendono l’operazione in oggetto solo una operazione preelettorale e di mera facciata, senza alcun beneficio per il personale destinatario  dei corsi.

 

Ø    Appare di inaudita gravità il non aver costituito una Commissione, che valutasse, sia pure nei tempi strettissimi dati, i titoli dichiarati dai singoli candidati, e garantisse l’aderenza tra la valutazione dei titoli dei singoli candidati e le linee guida del contratto integrativo, ancora più grave se si pensa che con la nota141447 del 16.03.01 si scarica la sostanziale inesattezza delle stesse  sul gruppo di lavoro  che le ha inserite nei computers, e sul personale che le ha materialmente compilate.

Ø    Ancora più grave è l’affermazione che si fa con la citata nota, che le graduatorie saranno suscettibili di cambiamenti “in corsa”

Ø    L’Amministrazione ha preso – su argomenti determinanti - decisioni unilaterali, senza consultare le OO.SS. Probabilmente, come è sua consolidata consuetudine, avrà sentito un solo sindacato, o nella migliore delle ipotesi, un solo tavolo sindacale, “dimenticando che i tavoli, pur separati, devono trattare gli stessi argomenti, quali la valutazione del servizio prestato ( ex vigilatrici, legge 285, polizia penitenziaria …),la quota percentuale di personale da ammettere in più ai corsi, la formazione delle commissioni,le date dei corsi e le sedi.

 

Appare, in particolare, molto grave che nell’ammissione ai corsi, per taluni profili, vi sia stato un incremento di oltre il 40%  dei posti messi a concorso. Ciò inevitabilmente porta alla enfatizzazione del punteggio del Corso, che, in una graduatoria in cui i dipendenti ammessi vengono sbalzati di 100 posti per un punto, avrà un peso determinante, e con esso il clientelismo e quindi nessuna garanzia rispetto alla filosofia dei Corsi di riqualificazione che dovevano vedere nella valutazione del servizio prestato l’elemento dominante.

E sicuramente questo non era lo spirito del contratto Integrativo, che a questo punto, date le storture che si stanno facendo in suo nome, ci onoriamo di non aver firmato, pur svendo partecipato costruttivamente alla sua stesura, di sui egualmente ne rivendichiamo la corretta applicazione.

Si richiede pertanto un autorevole intervento correttivo delle SS.LL., e  un incontro con i responsabili del DAP, anche se il momento politico è particolare, ma è proprio per questo che gli organi competenti hanno il dovere di evitare abusi e particolarismi.

           

                                         Si ringrazia                                   

           

Roma,27/03/01                                            

 

 

                                             Il Coordinamento RdB penitenziari