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INCONTRO DEL 03/02/2006 AVVENUTO FRA QUESTA O.S. E IL PRAP TOSCANA SULLA ATTUAZIONE DELLA LEGGE REGIONALE CHE DISPONE IL PASSAGGIO DELLE COMPETENZE SANITARIE DALLA AMMINISTRAZIONE PENITENZIARIA AGLI ENTI LOCALI.


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            La nostra O.S. è stata ricevuta in data 03/02/2005 da una delegazione rappresentativa del PRAP Toscana, su nostra richiesta, effettuata al fine di chiarire la questione legata al trasferimento delle competenze di sanità penitenziaria alle AUSL.

            La legge regionale che definisce in maniera superficiale il passaggio, è stata emanata recentemente dalla regione toscana e addossa sul personale sanitario una gran confusione che si aggiunge alla già presente confusione legata anche al passaggio di livello che dovrebbe interessare il personale infermieristico di ruolo.

            La rappresentanza del Prap toscana, disponibili al dialogo e alla chiarezza hanno ascoltato le domande e le perplessità da noi riportate dando nel possibile risposte chiarificatrici. Si riportano di seguito le conclusioni che, siamo sicuri, porteranno chiarezza e serenità lavorativa agli operatori già confusi e che con smarrimento e sconcerto hanno chiesto aiuto alla nostra O.S.

            In primis bisogna chiarire che la legge regionale è stata voluta dall’amministrazione regionale di concerto con gli enti locali al solo scopo di apportare miglioramenti al servizio sanitario penitenziario dando seguito ad una legge dello stato italiano che obbliga al passaggio delle competenze sanitarie.

            L’amministrazione per voce dei rappresentanti del PRAP, precisa che:

  1. la legge in questione è una introduzione al passaggio di competenze sanitarie, che avverrà solo dopo averne discusso ampiamente e in modo preciso con l’Amministrazione Centrale, con gli Enti Locali e con le OO.SS.;
  2. il passaggio non potrà avvenire a costo “0”, in quanto il personale dovrà essere inserito nella giusta qualifica e con funzioni non inferiori a quelle attualmente svolte;
  3. il personale interessato non potrà essere oggetto di mobilità ingiustificata a seguito del passaggio funzionale;
  4. sia garantito il cosiddetto “diritto di opzione” per tutto il personale interessato;
  5. l’art. 6 comma 1 è errato, in quanto non è possibile effettuare nessun passaggio prima della contrattazione di cui al sopraccitato punto 1;
  6. al momento tutto il personale resta dipendente dell’Amministrazione Penitenziaria a cui deve rispondere;
  7. il passaggio garantirà il migliore trattamento al personale che deciderà per il passaggio;
  8. si farà portatore diretto dei chiarimenti sulla questione, invitando gli Istituti della regione ad effettuare incontri con il personale.

            Sicuri di essere stati portavoce dei dubbi e di aver dato risposta alle molteplici domande degli operatori sanitari si ricorda che questa O.S. vi segnalerà qualsiasi sviluppo a riguardo della questione.  

Roma 15/02/2006                                                 per il Coordinamento RdB Penitenziari


 

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