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                  In data odierna si è tenuto un incontro tra
                  Organizzazioni Sindacali ed Amministrazione per: 
                  
                   
                  ·        
                  la definizione
                  dei criteri di ripartizione dei risparmi di gestione;
                  
                   
                  ·        
                  per la riduzione
                  delle piante organiche del 5%, come previsto dalla legge
                  finanziaria 2004.
                  
                  
                  
                   
                  In
                  relazione al primo punto è utile precisare che tali risparmi
                  sono conseguenti agli avanzi di bilancio nella parte
                  riguardante le spese di gestione del personale e che devono
                  essere, per legge, ripartiti tra tutto il personale, compresi
                  i dirigenti: la nostra proposta è che siano ripartiti nella
                  misura del 96,5% per il personale delle qualifiche e del 3,5%
                  per il personale dirigente. Su questo punto non è stato
                  raggiunto alcun accordo, a causa delle richieste
                  dell’amministrazione e di alcune sigle sindacali che
                  propongono una maggiore quota a favore dei dirigenti.
                  
                   
                  In
                  merito alle proposte di riduzione delle piante organiche
                  presentate dall’amministrazione, rileviamo che non sia
                  stata prevista alcuna riduzione del numero dei dirigenti, sia
                  di I che di II fascia, mentre
                  sul restante personale si è operato un taglio ben superiore
                  al 5% previsto dalla norma, pur riguardando l’organico
                  virtuale del ministero, ovvero, senza procedere a
                  licenziamenti o a procedure di mobilità (per ora).
                  
                   
                  L’operazione
                  effettuata dall’Amministrazione si rivela, quindi, una mera
                  operazione matematica nel momento in cui manca
                  completamente una puntuale verifica ed analisi delle necessità
                  organizzative in relazione ai compiti istituzionali.
                  
                   
                   Questo
                  modo di operare, a nostro giudizio, è inaccettabile, poiché
                  la finalità dei tagli contenuta in finanziaria è quella del
                  contenimento della spesa pubblica che si scontra con
                  l’eccessivo costo delle consulenze esterne. 
                  
                   
                  Questi
                  tagli precludono, inoltre, ogni possibilità futura di
                  riqualificazione, men che mai i tanto promessi (anche
                  recentemente, nell’accordo del FUA 2004, non certo firmato
                  da noi) passaggi tra le aree; inoltre rendono ancora più
                  drammatica la situazione degli uffici periferici  che
                  già operano in condizioni critiche.
                  
                   
                  Denunciamo
                  in maniera forte il comportamento del Ministro (purtroppo
                  sempre lui…!) che, con la complicità dei Capi Dipartimento,
                  oltre che disinteressarsi completamente delle funzioni
                  istituzionali del suo Ministero e del personale, lascia che le
                  finanziarie e i tagli susseguenti portino a termine il
                  definitivo smantellamento di questa Amministrazione,
                  destinando, oltretutto, le poche risorse disponibili (L.870)al
                  pagamento di consulenze esterne piuttosto che al potenziamento
                  delle funzioni istituzionali, ad una vera riqualificazione del
                  personale ed alla soluzione di vergognosi e annosi problemi
                  come la perequazione tra i vari settori.
                  
                   
                  Stante
                  la evidente divergenza di interessi nell’affrontare le
                  problematiche citate, falliti tutti i tentativi di aprire un
                  tavolo di confronto in sede politica per la nota latitanza del
                  Ministro, questa O.S. intende intraprendere tutte le
                  necessarie azioni di lotta democratiche finalizzate alla
                  tutela del personale, delle funzioni e del servizio pubblico
                  reso all’utenza.
                  
                   
                  Roma,
                  26 aprile 2004
                  
                   
                    
                  Coordinamento Infrastrutture Trasporti
                  
                   
                      Massimo MANCINI – Renato SCIORTINO
                  
                   
                       Maria VOLPE RINALDI Pasquale AIELLO
                  |