RdB Pubblico Impiego - Infrastrutture e Trasporti

E-MAIL: info@infrastrutture.rdbcub.it


RSU 2006.
Lettera aperta ai colleghi dai candidati RdB del Veneto

Scarica il comunicato: 

Software necessari: 
Winzip (1,2 MB) e
  Acrobat reader (8,4 MB)


E’ veramente penoso assistere all’umiliante spettacolo messo in scena da chi nega evidenza dei fatti e ben tre sentenze della magistratura del lavoro che danno ragione alle RdB (è per questo che l’amministrazione procede alle elezioni, non per benevolenza nei confronti di una sigla sindacale per molti scomoda ma perché obbligata dal giudice) per scaricare la responsabilità di NON volere la rappresentanza “vera e democratica” dei lavoratori con la costituzione delle RSU su chi si batte per farle le elezioni e non per boicottarle.

Ancora di più, anche a livello personale, dispiace vedere l’imbarazzo e l’impossibilità di giustificare questa presa di posizione dei livelli nazionali in colleghi che sono persone degne e che si sono battute per i diritti sindacali dei lavoratori, costretti anch’essi a soggiacere ad interessi che sono estranei ai reali problemi dei posti di lavoro. Come il nostro SIIT infrastrutture  che non sarebbe in grado di applicare la rappresentanza a livello provinciale (con uffici dove ci sono da 2 a 5 lavoratori) così come preteso da chi non vuole la rappresentanza RSU a livello regionale.

Nell’ormai lontano luglio 2004 TUTTE e sottolineiamo TUTTE LE ORGANIZZAZIONI SINDACALI del nostro ministero sottoscrissero la mappatura delle RSU accettando il livello regionale di rappresentanza.

Inspiegabilmente, quando si trattò di stabilire il calendario delle elezioni  2004 (erano ormai i primi di ottobre e le elezioni si dovevano svolgere a metà novembre), prima una sigla e poi altre che si auto definiscono maggioritarie, misero in discussione l’accordo firmato precedentemente e nei tempi previsti dalle norme.

Non si capì subito cosa fosse successo, ma di fronte alla richiesta di cambiare l’accordo e portare la mappatura delle sedi di RSU A LIVELLO PROVINCIALE, le RdB opposero un netto rifiuto perché oggettivamente non si potevano gestire relazioni sindacali a livello regionale con RSU di livello provinciale (in quest’ultimo caso non si sarebbe saputo chi avrebbe potuto rappresentare gli eletti dai lavoratori alle contrattazioni essendo queste di livello regionale). Così facendo, anche la magistratura del lavoro ha decretato per ben tre volte, si sarebbe negato il diritto di rappresentanza elettiva ai lavoratori, lasciando tutto in mano alle sole sigle sindacali, uniche in questo caso titolate a sedere al tavolo negoziale, così come avviene per il livello nazionale di contrattazione dove non è prevista l’elezione e quindi la partecipazione dell’RSU nazionale. In questo caso, bisognerebbe capire che percentuale di rappresentanza possono avere le sigle vista la bassissima percentuale di iscritti al sindacato nel nostro ministero. E tutti gli altri?

E’ così chiaro che non è sicuramente l’amore per la democrazia che ha fatto assumere questa posizione alla sigla sindacale che per prima rinnegò  l’accordo sottoscritto, ma solo ed esclusivamente l’incapacità, a causa della sua stessa organizzazione politico-territoriale, di riuscire a costituire liste di livello regionale senza incorrere in sanguinose battaglie per la supremazia di questa o di quella struttura provinciale sulle altre.

Si deve aggiungere anche che questo problema nasce per la caratterista peculiare degli uffici periferici del SIIT trasporti organizzati solo su base provinciale dove è sempre stata forte la rappresentanza dei COBAS della motorizzazione federati all’RdB. La scelta di non effettuare le elezioni è strategica per non incorrere nel pericolo di vedersi sorpassare nella rappresentanza dai famosi “corporativi minoritari”.

Se così non è, sfidiamo i lavoratori a dimostrare di aver capito e di condividere, oltre che a spiegare a noi poveri ignoranti, le ragioni del NON VOTO tanto richiesto. Forse le sentiremo il 3 aprile nelle assemblee che CGIL-CISL-UIL hanno indetto per chiedervi, molto democraticamente, di non partecipare per far mancare il quorum(50% +1 dei aventi diritto al voto per essere valide).

Quindi, consci che l’ordine di scuderia impartito dall’alto, di boicottare le elezioni in tutti i modi ha impedito di rappresentare le varie posizioni sindacali e dopo aver tentato di presentare una lista che benché unica cercasse di rappresentare un po’ tutti (chiaramente non si è chiesto di candidarsi agli iscritti ad altre organizzazioni per non metterli nell’imbarazzo di fare cose di cui potrebbero “pentirsi” in seguito), consapevoli però che è meglio una democrazia zoppa piuttosto che nessuna democrazia, vi chiediamo di valutare in tutta coscienza quale sia realmente il vostro interesse. Se considerate che votare costituisca la sola ed unica possibilità di democrazia sindacale nel poter scegliere chi vi rappresenta e non rappresentati da un pinco pallino qualsiasi calato dall’alto, andate a votare. Se invece esercitare l’unico diritto democratico che ci riserva il posto di lavoro per voi è un danno o una perdita personale, non fatelo. L’importante è che lo facciate per vostra convinzione e non perché qualcuno vi ha detto di non farlo. La vera democrazia non ha mai fatto male a nessuno!!!

VIVA LA DEMOCRAZIA!!!

ABBASSO LA DITTATURA

(ANCHE SINDACALE)!!!

 I candidati RdB

Infrastrutture e Trasporti del Veneto

 
 

CONTATTI

Federazioni RdB

Per ricevere in posta elettronica comunicati e documenti
CLIKKA sull'Immagine

Vuoi iscriverti a RdB?

Scheda di Adesione

Dal sito

Quesiti e risposte

PUBBLICO IMPIEGO
TUTTI I CONTRATTI


Federazione Nazionale RdB - Via dell'Aeroporto n.129 - 00175 ROMA - centralino 06.762821 - fax 06.7628233