L 'AUDIZIONE

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Si è svolta ieri l'audizione con il Ministro Lunardi dopo oltre un anno dal suo insediamento.

Paradossalmente, le sigle sindacali che erano state convocate affinché esponessero le problematiche più importanti e i dubbi sulla nuova organizzazione del Ministero, si sono trovate ad assistere ad una vera e propria performance del Ministro, il quale ha ampiamente illustrato i risultati raggiunti dalla sua gestione ed i futuri impegni per la realizzazione di grandi opere infrastrutturali (autostrade, tunnel, ponte sullo stretto, ecc.) e solo in conclusione è stata descritta la futura struttura ministeriale.

Alla fine, il Ministro, pronto a lasciare la riunione per i "soliti impegni più urgenti", pressato dalle domande dei sindacalisti (non più di uno per sigla per incomprensibile espressa volontà del Ministro) ha garantito il mantenimento di competenze e funzioni già esistenti, oltre al rafforzamento della funzione di vigilanza e controllo, sia per i Provveditorati che per gli uffici MCTC.

Rispondendo ad una nostra precisa domanda ha escluso qualsiasi forma di privatizzazione. Ha affermato che tutto il personale sarà salvaguardato nella misura dell'85% (?!?).

Il Ministro si è infine impegnato a risolvere l'annoso problema dell'equiparazione delle indennità di amministrazione.      

Dopodiché è letteralmente scappato via. Erano trascorsi soli 40 minuti! Commenti?... No comment.

Le perplessità, al di là dell'ironia, sono tantissime, anche perché di promesse ne sono state fatte fin troppe. Il testo presentatoci, nella vaghezza e genericità di alcuni passaggi (come sostenuto anche dalla stessa parte pubblica), non consente di comprendere in pieno la portata di questa riforma con le inevitabili ricadute sulle funzioni e sui livelli occupazionali.

A tale proposito sono stati garantiti dei tavoli tecnici ed ulteriori tavoli di verifica politica con lo stesso Ministro al fine di poter pervenire alla redazione di un adeguato regolamento di attuazione. 

Il problema di una reale unificazione tra le due amministrazioni non appare di facile soluzione e certamente non verrà risolto dallo schema di decreto presentato, anche perché siamo in presenza di per sonale con contratti integrativi diversi, profili professionali diversi e trattamenti economici diversi.

Le perplessità di questa O.S. trovano ulteriore fondamento nelle varie norme finora emanate dal nuovo Governo in materia di infrastrutture   e trasporti,  che tendono ad un impoverimento delle competenze dell'Amministrazione, piuttosto che ad un loro arricchimento.

 … il seguito alla prossima puntata!

 Roma, 19.09.02

 

COORDINAMENTO RDB

Ministero Infrastrutture e Trasporti

Pasquale Aiello - Maria Volpe Rinaldi - Renato Sciortino