Riforma del Ministero delle Infrastrutture

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In data odierna si è tenuta, presso la sede ministeriale di via Caraci, una riunione sindacale per fornire a tutte le OO.SS. l'informativa relativa al D.P.R. di riforma e ristrutturazione del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti.

 

Non possiamo non rilevare elementi di preoccupazione e di contraddizione all'interno dell'articolazione normativa propostaci.

 

Il primo dato grave da rilevare è stata l'assenza dell'autorità politica che ha incaricato ancora una volta il Capo del personale, dr.ssa Daniela BARBATO, di illustrare quanto contenuto nello schema di decreto in discussione.

 

Ci si trova, inoltre, davanti ad un'operazione a costo zero.

 

Ne deduciamo che nel futuro accorpamento del personale di diversa provenienza e, quindi, nel futuro ruolo unico, avremo diversi trattamenti economici (addio indennità d'Amministrazione uguale per tutti), diverse anzianità (per effetto delle diverse procedure di riqualificazione e della loro diversa tempistica e percentuale di riqualificati) e rischi seri di mobilità soprattutto per il personale in servizio presso gli Uffici Periferici i quali, successivamente, transiteranno presso i Servizi Integrati Infrastrutture e Trasporti (S.I.T.T. - organismi periferici territorialmente sovraregionali).

 

Altro elemento di preoccupazione è il rilevare con quanta poca precisione siano state definite le competenze che dovranno essere svolte dalla futura Amministrazione ed in particolare dai S.I.T.T.

 Il Direttore del personale ha risposto che la materia sarà oggetto di una più specifica analisi nell'ambito della successiva regolamentazione di livello ministeriale... comunque un più preciso dettaglio delle competenze (ed il passato ci ha insegnato qualcosa in tal senso) le potrebbe esporre in maniera minore ad "appetiti" e "scippi" da parte di terzi sia privati che pubblici.

 

Quella che doveva essere una riforma volta ad accorpare, ma anche a rendere più agile e funzionale l'Amministrazione, si sta rivelando, inoltre, un bell'ingorgo di dirigenti con forti rischi di burocratizzazione. sovrapposizioni di competenze e contrasti tra dirigenti di pari grado (vedi il prestigioso ruolo politico e amministrativo affidato dal Ministro al Direttore Generale del S.I.I.T. di Lazio ed Abruzzo, pari grado di Capi Dipartimento e di Direttori delle Direzioni Generali, oltre che referente del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti ed dell'autorità di governo per tutto ciò riguardi la materia S.I.I.T.).

 

A nostro avviso, appare chiaro che questa ipotesi di riforma non risolva assolutamente le tante problematiche relative allo svolgimento di una effettiva funzione di servizio ai cittadini nella realizzazione di infrastrutture, di tutela della sicurezza stradale, ferroviaria, marittima ed aerea e non tenga conto delle reali e giuste esigenze del personale che dovrà svolgere, e già svolge, i compiti assegnatigli: personale che, contro una capacità lavorativa difficilmente controvertibile, aspetta riconoscimenti sia sotto il profilo dell'ordinamento professionale e dell'organizzazione del lavoro sia sotto il profilo di un pari trattamento economico.

 

Roma, 31.10.2003

 

Pasquale AIELLO Maria VOLPE RINALDI Renato SCIORTINO Massim MANCINI

Maurizio TREQUATTRINI Gigi LA CARPIA Silvio CHIARIN Antonio FRAGIACOMO