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                  “Per far fronte alla molteplicità e 
                  complessità  dei compiti attribuiti al personale 
                  dell’amministrazione civile…, connessi all’applicazione della 
                  normativa in materia di depenalizzazione, di immigrazione e di 
                  asilo, come promesso da Pisanu, è passato l’incremento delle 
                  risorse accessorie (FUA), la disposizione viene inserita all’
                  
                  art. 1 quinquies della legge del 31 maggio 2005 
                  “ Disposizioni urgenti per la funzionalità 
                  dell’amministrazione della pubblica sicurezza delle forze di 
                  polizia e del corpo nazionale dei Vigili del Fuoco” . 
                  
                  
                  Scarica qui il 
                  testo della legge 31 maggio 2005 
                  
                  
                  Peccato, che si tratti solo di 4 
                  milioni di euro presi “mediante riduzione dell’autorizzazione 
                  di spesa recata dall’art.3 comma 151 della Finanziaria 2004 
                  dove si legge “ Nello stato di previsione del Ministero 
                  dell’Interno  è previsto un fondo  da ripartire per le 
                  esigenze correnti di funzionamento dei servizi 
                  dell’amministrazione con una dotazione , a decorrere dall’anno 
                  2004 di 100 milioni di euro… ripartite tra le unità 
                  previsionali interessate del medesimo stato di previsione”.
                  In soldoni dai 100 milioni di euro  destinati alla sagace 
                  gestione dei vari centri di spesa,  vengono detratti 4 milioni 
                  di euro per rimpinguare il FUA 2005/2006/2007 per un 
                  pro-capite di 189 euro per 21600 dipendenti. Nella stessa 
                  legge si trova il modo di militarizzare per pochi spiccioli i 
                  vigili del fuoco (contro questa militarizzazione  RdB ha 
                  condotto una dura battaglia per anni) e di dare un’ulteriore 
                  virata alla carriera dei prefettizi . All’art.8-bis  difatti 
                  si legge “Ferma restando l’anzianità complessiva di nove anni 
                  e sei mesi di effettivo servizio dall’ingresso in carriera 
                  …per la valutazione comparativa ai fini della promozione alla 
                  qualifica di vice-prefetto, non si applicano al personale in 
                  servizio  alla data di entrata in vigore del presente 
                  decreto…..dove si individueranno  requisiti minimi di servizio 
                  presso gli uffici centrali e periferici, comunque non 
                  inferiori a sei mesi presso gli uffici centrali e ad un anno 
                  presso gli uffici periferici”. 
                  
                  
                  L’esiguità delle somme assegnate in questa legge come 
                  l’esiguità delle somme promesse per il rinnovo contrattuale ci 
                  fanno ribadire ancora una volta che il disegno della 
                  privatizzazione è compiuto : mentre alla dirigenza vengono 
                  assicurati aumenti contrattuali consistenti e carriere 
                  morbide, per il personale contrattualizzato gli aumenti sono 
                  minimi, destinate all’accessorio e non al tabellare, mentre la 
                  progressione di carriera rimane  appese al filo della 
                  compiacenza  dell’amministrazione. Non è un caso  che  alle 
                  nostre riqualificazioni  è sempre corrisposto un aumento di 
                  livello  per la dirigenza , non è un caso che mentre le  loro 
                  posizioni organizzative corrispondono perfettamente alle 
                  esigenze delle “presunte” dotazioni provinciali , il personale 
                  contrattualizzato risulta quasi sempre in esubero a livello 
                  provinciale e per il livello A anche a livello nazionale. 
                  Sebbene il protocollo d’intesa firmato recentemente a Palazzo 
                  Chigi da tutte le sigle  ( tranne RdB ) non prometta nessun 
                  sconto sulla mobilità del personale in esubero, confederali ed 
                  amministrazione  sugli organici e sulle tasche del personale 
                  dell’amministrazione civile continuano a giocare  una sporca 
                  partita di posizione. 
                  
                  
                  Roma 
                  7.6.2005                                                                                                      
                                                                  
                  
                  
                   
                  RdB
                  Interno 
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