Oltre la beffa …il danno !

 

L'assemblea dei lavoratori e delle lavoratrici della D.P.L. di Roma indetta dalla RdB  in  data 20 marzo 2001 ha discusso in merito alle problematiche che si stanno sviluppando in quest'ultimo periodo presso il Ministero del Lavoro.

q       Riguardo le piante organiche sono state ribadite le nostre critiche espresse durante l'incontro del  7  marzo u.s. presso il Ministero, laddove è emersa l'ulteriore penalizzazione per ciò che concerne la progressione di carriera dei lavoratori. In quella occasione l'Amministrazione ha ammesso l'impossibilità dei passaggi da un'Area professionale a quella superiore. Sono quindi bloccati i passaggi dal III  al  IV livello e dal VI  al VII liv. Per un totale di oltre 1.500 lavoratori che vengono così esclusi dai processi di riqualificazione.

   Mentre per motivi economici si escludono oltre 1.500 colleghi da tali processi

   ( oltre quelli già tagliati fuori dal Contratto Integrativo per i quali, peraltro, non c'è in prospettiva alcun impegno di progressione di carriera ), si aumentano gli stipendi dei dirigenti anche fino a 80 milioni l'anno.

   Tali aumenti contrattuali sono stati sottoscritti dagli stessi sindacati che hanno firmato i " contratti a perdere " per il personale dipendente.

Inoltre l'Amministrazione ci ha posti di fronte ad un'ulteriore trasformazione della dotazione organica con una vistosa contrazione di unità rispetto proposta, più consona dal punto di vista funzionale, presentataci nel mese di agosto 2000 e bocciata per mancanza di copertura economica.

q       Per ciò che concerne la riqualificazione del personale in attuazione del Contratto  Integrativo, forte è la critica espressa dalle lavoratrici e dai lavoratori verso il grave atteggiamento dell'Amministrazione che non vuole accettare " ATTI CERTI " (indennità di sportello ecc.) a dimostrazione dello svolgimento di mansioni superiori, indipendentemente dal conferimento formale delle stesse.

q       Si è discusso inoltre del processo di trasformazione del Ministero del Lavoro che si sta attuando sulla testa dei dipendenti che sono tenuti sistematicamente allo scuro, privi di informazioni specifiche e concrete riguardo al loro destino lavorativo.

Per questi motivi, durante l'assemblea i lavoratori hanno espresso indignazione e disapprovazione aderendo alla proposta di proclamare lo stato di agitazione che culminerà con una giornata di sciopero e un presidio davanti al Ministero.

 

 

 

Sempre in data 20 marzo alle ore 15 era fissato presso la sede centrale del Ministero del Lavoro un   incontro sul Fondo Unico di Amministrazione del 2000 e 2001.

Ma di questo non si è discusso in quanto CGIL, CISL,UIL prima ancora di affrontare la discussione hanno irresponsabilmente interrotto le relazioni sindacali perché a tutt'oggi il Ministro non ha accolto la loro richiesta d'incontro sulla contrazione dell'organico di cui abbiamo più ampiamente detto nel documento intitolato " il balletto delle piante organiche ".

Interrompendo le relazioni sindacali in questa fase si allontana la data per la corresponsione  di quella parte di salario accessorio già maturata nell'anno 2000.

CGIL, CISL e UIL fingono di infuriarsi ora per non perdere la faccia visto l'enorme malcontento che i lavoratori stanno esprimendo. Di fatto ben lungi dal pretendere un cambiamento sostanziale di indirizzo rispetto al blocco dei passaggi, ad una rimodulazione delle piante organiche più corrispondente alla funzionalità dello stesso Ministero, CGIL,CISL,UIL si accontentano soltanto di un impegno formale da parte del Ministro che dovrebbe garantire attraverso un DPR il completamento successivo della dotazione organica, come è stato dichiarato durante la riunione.

Ma quale garanzia può offrire un Ministro uscente con le  elezioni  alle porte ?

Sin dall'inizio della discussione sul Contratto Integrativo CGIL, CISL e UIL accettando totalmente la logica delle compatibilità economiche, si sono posti in posizione subalterna all'Amministrazione, al Tesoro ed alla Funzione Pubblica ed oggi, come sempre accade in questi casi, sono travolti da una valanga.

La RdB in coerenza con il percorso sin qui seguito chiama tutto il personale ad una forte mobilitazione essendo questa l'unica strada percorribile per rivendicare i propri diritti e la propria dignità negata.

La RdB mette in guardia i lavoratori a non cadere nella trappola della triplice che proclama scioperi farsa sulle code contrattuali perseguendo in realtà logiche elettorali.

 

 

Roma 20  marzo 2001                                                  p. Fed. RdB P.I.

                                                                       S.Petruzzellis - C. Di Napoli