COMUNICATO  SULL’ASSEMBLEA  DEL 3 OTTOBRE

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Diverse centinaia di lavoratori, con rappresentanze e delegazioni provenienti da tutte le regioni, hanno preso parte all’affollatissima assemblea nazionale che si è tenuta presso la sede centrale del Ministero del Lavoro il 3 ottobre. 

L’assemblea è stata aperta condannando la provocazione messa in atto il giorno precedente presso la sede di via Flavia con l’esplosione di un pacco bomba, provocazione giunta puntualmente ad intorbidire il clima sociale alla vigilia di grandi mobilitazioni della società civile e del mondo del lavoro. 

Sono stati discussi tutti i problemi e le contraddizioni dei percorsi di riqualificazione così come previsti dal contratto integrativo, a partire dalla graduatoria provvisoria per l’accesso a B3, certamente finora la più sofferta sia per le discriminazioni che ha prodotto sia perché il frutto della ormai famosa circolare della Chiari e di quel contratto integrativo i cui contenuti sono stati fortemente voluti dalle altre organizzazioni sindacali, le stesse che ora gridano allo scandalo. 

Accogliendo l’appello che avevamo lanciato nelle ultime settimane, l’assemblea ha visto la partecipazione di tutte le figure professionali, dagli assistenti amministrativi agli ispettori di cooperative, dagli addetti alla vigilanza agli informatici, agli stessi ispettori del lavoro, tanto da rendere del tutto insufficiente la sala inizialmente concessa rendendo necessario uno spostamento nella più capiente sala D’antona. 

Molti dei numerosi interventi hanno poi sottolineato come la maggiore distorsione e discriminazione derivi dall’azzeramento di anni ed anni di mansioni superiori operato con il contratto integrativo e come la strada percorsa per gli ispettori del lavoro, il corretto inquadramento in relazione alla funzione svolta, non riguarda solo questa figura professionale ma fosse l’unica strada percorribile anche per tutti quei colleghi e quelle situazioni dove era evidente lo scostamento tra mansioni e funzioni svolte ed il livello di inquadramento.

E’ stato poi evidenziato come i bandi già emanati per gli addetti alla vigilanza e gli informatici, oltre a non presentare sufficienti garanzie per queste figure professionali, risultano ancora senza copertura finanziaria, rendendoli nei fatti non esigibili. 

E’ stato inoltre affermato come la somma occorrente per il pagamento della differenza economica relativa all’attuale inquadramento degli Ispettori del Lavoro, trattandosi non di una riqualificazione bensì di una ricollocazione derivante dal CCNL in considerazione delle funzioni svolte, debba essere a carico del Tesoro e non già del Fondo Unico di amministrazione. 

E’ stata  denunciata la sparizione, per motivi “economici”, dei 670 posti di collaboratore amministrativo che avrebbero permesso la progressione di carriera quantomeno ad altrettanti lavoratori appartenenti all’area B; la mancata pubblicazione degli altri bandi tra cui quelli relativi al passaggio a B1 e B2, l’assenza dei bandi per ispettori di cooperativa

Molti gli interventi che hanno sottolineato l’opportunità di sospendere tutti i percorsi già avviati e da avviare per riconsiderare tutti i criteri di accesso ai percorsi di riqualificazione, tanto più che gli stessi vengono finanziati direttamente coi soldi dei lavoratori. 

L’assemblea è stata un primo momento di mobilitazione ma che ha espresso con forza la convinzione che “un altro contratto integrativo” è possibile solo attraverso la partecipazione diretta e consapevole dei lavoratori e come questa nuova presa di coscienza possa già impedire discriminazioni e ingiustizie di “questo” contratto integrativo. 

Alla fine dell’assemblea una delegazione RdB ha incontrato il Direttore Generale al quale sono state fatte presenti le critiche espresse nel corso dell’assemblea ed alcune immediate richieste: disapplicazione della circolare della Chiari per le discriminazioni operate; ridefinizione delle dotazioni organiche; recupero dei passaggi (almeno i 670 inizialmente previsti) per l’accesso a collaboratore amministrativo; pubblicazione dei bandi e delle graduatorie mancanti.

L’Amministrazione pur affermando di condividere molte delle critiche espresse si è sostanzialmente trincerata dietro la necessità di dar corso agli accordi a suo tempo sottoscritti con Cgil, Cisl e Uil, ed ha, comunque, assicurato a questa oo.ss. l’immediata pubblicazione dei bandi relativi al passaggio alla qualifica funzionale B1 e B2. 

Roma, 6 ottobre 2003