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                  Dopo la riunione del 27/7, il dr. Bovi ha 
                  convocato il 29/9/2005 al Dipartimento per le Politiche 
                  Fiscali le OO.SS. nazionali per la questione degli 
                  ex-Monopoli. Era presente anche il dr. Acconcia che aveva 
                  sottoscritto per il DPF gli accordi di ricollocazione. Il dr. 
                  Bovi ha annunciato che, dopo gli incontri con la Ragioneria e 
                  l’Ufficio legislativo, il DPF intende seguire due strade 
                  distinte per gli ex-Monopoli: 
                  
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                  per i lavoratori distaccati 
                  presso le Agenzie Fiscali, con un semplice procedimento 
                  amministrativo il DPF potrebbe spostare tali lavoratori alla 
                  gestione delle Agenzie per cui lavorano; va però ancora 
                  acquisita la disponibilità delle Agenzie (che non li hanno mai 
                  richiesti), e comunque non cambierebbe lo stato giuridico 
                  degli ex-Monopoli, che secondo il dr. Bovi resterebbe 
                  precario; 
                  
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                  per i lavoratori in comando 
                  presso altri ministeri e gli enti locali, servirebbe invece un 
                  provvedimento di legge (il cui testo è in preparazione a cura 
                  dell’Ufficio legislativo), da inserire nella prima norma 
                  disponibile (presumibilmente in uno dei collegati alla Legge 
                  Finanziaria), che trasferisca gli ex-Monopoli anche in 
                  sovrannumero negli Enti e Amministrazioni dove prestano 
                  servizio. 
                  In entrambi i casi il Tesoro, con il consenso 
                  già acquisito della Ragioneria, provvederebbe a ridistribuire 
                  le risorse economiche dal capitolo di spesa del DPF 
                  attualmente utilizzato a quelli delle Agenzie e agli Enti 
                  interessati. 
                  
                              Purtroppo, a fronte di questa 
                  ennesima divisione nel trattamento dei lavoratori ex-Monopoli, 
                  vi è anche molta divisione tra le OO.SS. che chiedono tutte 
                  un’azione urgente, ma senza accordo sul cosa e sul come. 
                  
                              Alcune OO.SS. ritengono che ci 
                  siano già troppe norme e che un nuovo iter legislativo sia 
                  troppo lungo e incerto (è probabile un rinvio al nuovo 
                  governo; diverso sarebbe stato se inserito in Finanziaria come 
                  ipotizzato) e nel frattempo continuerebbero le 
                  discriminazioni. Non c’è bisogno di una nuova legge (che 
                  rischia di introdurre altro caos), ma di accordi per applicare 
                  le norme che già esistono: basterebbe in pratica fare come per 
                  i Monopoli. 
                  Altre OO.SS. invece non si oppongono 
                  all’ipotesi del provvedimento di legge, ritenendo che vada 
                  distinto tra distaccati alle Agenzie e comandati in altri 
                  Enti. Anzi dicono che bisogna fare presto, perché altrimenti 
                  non si potrà applicare anche agli ex-Monopoli i contratti 
                  integrativi che si stanno per fare. 
                  Altre ancora non sanno se sia necessaria una 
                  norma o meno, ma sottolineano la necessità che in ogni caso 
                  debba essere prevista la possibilità di scegliere se rimanere 
                  o passare, ritenendo comunque che se tali lavoratori restano 
                  provvisori continueranno a non avere diritti (il che, se fosse 
                  vero, renderebbe quindi la scelta obbligata). 
                  Le RdB ritengono che i lavoratori ex-Monopoli 
                  hanno già gli stessi diritti degli altri, ed è sufficiente che 
                  questo sia chiarito una volta per tutte con un accordo 
                  sindacale, anche interpretando gli accordi già esistenti sulla 
                  materia, fermo restando il diritto di ciascun lavoratore di 
                  scegliere se accettare o rifiutare. In questo modo si 
                  continuerebbe a tenere unita la vertenza, anziché dividere ed 
                  indebolire ulteriormente i lavoratori. Riguardo le Agenzie 
                  Fiscali, è noto che chi lavora presso un posto di lavoro ha 
                  diritto all’indennità di quel posto. Controparte dice che 
                  l’indennità di amministrazione è diversa dall’indennità di 
                  agenzia? Balle! Qui si tratta di non voler cacciare i soldi. 
                  Riguardo al problema delle dotazioni organiche, è un dato 
                  oggettivo che gli Enti locali non hanno la volontà di 
                  stabilizzare i comandati, ed è difficile mettere quest’obbligo 
                  in una norma di legge, in un momento in cui la tendenza sembra 
                  essere quella opposta, alla razionalizzazione e alla riduzione 
                  dei posti di lavoro. Quindi se si vuole veramente risolvere i 
                  problemi, sembra più praticabile la strada dell’accordo 
                  sindacale. I diritti che i lavoratori ex-Monopoli hanno, gli 
                  vanno riconosciuti e subito. Le RdB indiranno comunque a breve 
                  un’assemblea nazionale di tutti gli ex-monopoli. 
                  RdB Pubblico Impiego  |