Al Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
On. Letizia Moratti

e p. c.                                                                 Ai Sottosegretari di Stato
Sen. Siliquini – On. Aprea

Al Direttore Generale del Personale
Dott. Antonio Zucaro

Al Personale degli Uffici Scolastici Regionali e dei C.S.A.

LORO SEDI

Interessi legali L.312/80
 
…..Una storia infinita……..

Quantunque sia trascorsi più di quattro lustri dalla legge di emanazione, l’Amministrazione ministeriale ancora ad oggi si mostra riluttante a soddisfare i crediti di lavoro vantati dai dipendenti degli Uffici Periferici.

Cosicché, mentre in altre Amministrazioni del Comparto Ministeri si è già da tempo provveduto a corrispondere al proprio Personale, in ottemperanza ai giudicati esistenti, le spettanze correlate agli interessi legali ex legge 312/80, pari sensibilità non appare affatto manifesta presso il nostro Ministero ove l’Alto apparato amministrativo, sicuramente più preoccupato  di garantire a se stesso laute somme con una disinvolta operazione di storno dal Fondo dei lavoratori (cfr. nota sindacale allegata), preferisce, con sottili alchimie dilatorie e laconiche motivazioni, perpetuare sine die gli adempimenti di pagamento, nell’attesa che nel frattempo sopraggiunga una nuova legge finanziaria che rimetta ancora una volta in discussione i secolari diritti patrimoniali acquisiti dai lavoratori, annullandoli con un colpo di spugna.

Sta di fatto che codesto Ministero, lungi dal diramare ( se non altro, per garantire uniformità di indirizzo) istruzioni e chiarimenti in ordine ai criteri ed alle modalità operative per la liquidazione delle somme in argomento, per un verso si è peritata di  sollecitare  i funzionari delegati ( quali ? ) a quantificare il fabbisogno, per l’altro, ad ammonire nel contempo gli stessi che  tuttavia nelle casse del Dicastero non sussiste la relativa capienza finanziaria….

In sintesi, ancora ad oggi, sebbene sia intervenuta anche l’Alta Corte per rendere definitiva giustizia ai diritti dei lavoratori, non è dato conoscere:

¨      se e quando saranno corrisposti gli emolumenti dovuti;

¨      chi sono gli aventi diritto, e cioè se il beneficio va esteso erga omnes ovvero, a seguito della sopraggiunta preclusiva disposizione prevista dall’art. 23 della legge finanziaria 2002, circoscritto unicamente a coloro che hanno prodotto apposito ricorso;

¨      quale sia la data certa da cui far decorrere il computo degli interessi;

¨      quali siano i termini di prescrizione eccepiti e su chi incomba l’onere della prova, tenuto conto che la grande maggioranza del Personale ha provveduto in tempi remoti a trasmettere le relative domande direttamente al Ministero ed esse risultano tuttora quivi giacenti;

¨      quali sono tuttora i funzionari delegati  al pagamento, considerato che codesto Ministero, in maniera del tutto antitetica e contraddittoria, in un primo momento ha individuato quali soggetti  abilitati alla liquidazione i Dirigenti degli Uffici Periferici ( nota n. 2660 del 17.10.2001), e successivamente ha spostato l’asse della competenza presso gli Uffici Scolastici Regionali quali centri autonomi di responsabilità amministrativa ai fini della gestione delle risorse finanziarie (nota n. 125 del 24.1.2002)

Sconcerta infine l’inusuale modo di operare secondo i canoni dell’imparzialità e della buona amministrazione se è vero, come è vero, che al cospetto di situazioni di fatto e di diritto assolutamente identiche, il Dirigente ministeriale responsabile del procedimento ha posto in essere inammissibili ed ingiuste disparità di trattamento “disponendosi”, in tema di attribuzione della maggiorazione della R.I.A., in senso favorevole a quanti hanno presentato una mera domanda, e denegando, di contro, lo stesso diritto a coloro che, avendo invece esperito apposito gravame, hanno acquisito un titolo pieno e legittimo per reclamare a loro favore l’esecuzione di una pronuncia di accoglimento.

Ed è proprio perché siano riaffermati il senso reale ed i valori propri dei principi della giustizia che questa Organizzazione sindacale rivolge un appello all’On. Ministro affinché, superando gli ostacoli burocratici e gli impedimenti di carattere finanziario, intervenga autorevolmente d’urgenza per rendere finalmente effettive e concrete le aspettative di un Personale, qual è quello dell’Istruzione, già da troppo tempo ingiustamente penalizzato e relegato a fanalino di coda di tutto il Comparto Ministeri. 

Roma, 12 febbraio 2002 

RdB Pubblico Impiego – Coordinamento Nazionale Pubblica Istruzione