| 
  ||||||||||||||||||
| 
       | 
  ||||||||||||||||||
| 
       La
          riunione di oggi, 24 giugno, della Commissione paritetica per
          l’ordinamento professionale nel comparto Ministeri ha messo in
          chiaro come la ritrovata concertazione tra sindacati e aran riesca a
          produrre il peggioramento delle condizioni dei lavoratori. L’ordinamento
          professionale che si va delineando comporta: 
 Il
          vantaggio sarebbe  una
          presunta maggiore facilità di passaggio di livello all’interno
          delle aree. Per
          contro si profila la massima flessibilità di utilizzo dei lavoratori
          da parte delle amministrazioni, la differenziazione di trattamento tra
          ministeri con un FUA “povero” e quelli con un FUA meno povero, lo
          svuotamento del FUA dopo il primo passaggio di livello e quindi
          l’impossibilità di ulteriori progressioni della carriera. Inoltre
          i passaggi tra le aree rimarrebbero come ora impossibili perché
          sottoposti al vincolo del 50% di riserva per l’esterno e
          all’approvazione del Tesoro. Concretamente
          non ci sarebbe alcun vantaggio economico in quanto gli stessi soldi
          che ora prendiamo tutti come salario di produttività verranno
          percepiti da solo da alcuni come aumento per il livello economico. Questo
          è il frutto della nuova concertazione di Cgil, Cisl e Uil che, al di
          là di tutti i proclami tuonanti, sono tornati a farsi carico dei
          problemi delle amministrazioni dimenticando di essere i rappresentanti
          dei lavoratori. La
          RdB P.I. ha chiesto la soppressione immediata dell’area “A”,
          come primo passaggio di avvicinamento all’area unica, e la
          costituzione di un fondo di Comparto per il finanziamento dei passaggi
          di livello, tra le aree e dentro le aree, alimentato dai risparmi di
          gestione derivanti dalla differenza tra il personale in organico e il
          personale effettivamente in servizio. Queste
          proposte non sono compatibili con la concertazione, queste proposte
          devono essere sostenute, come a Melfi, all’Alitalia e per gli
          autoferrotranviari, con la lotta e il conflitto generalizzato in tutti
          i posti di lavoro. Roma,
          24 giugno 2004 RdB
          P.I. – Settore Statali  | 
  ||||||||||||||||||
      
  | 
  ||||||||||||||||||
      
  | 
  ||||||||||||||||||