RdB/CUB

Coordinamento Nazionale Tesoro, Bilancio e P.E.

 

LETTERA APERTA AI LAVORATORI DEL TESORO

Abbiamo preso atto della dichiarazione congiunta siglata il giorno 10 febbraio 2000 presso la sede della UIL a Roma, tra i rappresentanti del Coordinamento Temporaneo degli Uffici ex DPT e le OO.SS. CGIL/CISL/UIL e UNSA.

Sottolineiamo innanzitutto che sia la RdB che le altre OO.SS. non firmatarie del Contratto Integrativo, non sono state invitate a tale appuntamento. Riteniamo che questa ennesima esclusione della RdB, che dall'inizio del 1999 sta informando i lavoratori del Tesoro sulla pericolosità di un Contratto Integrativo penalizzante (sia sotto il profilo economico che sotto l'aspetto dell'ordinamento professionale), non aiuta certo a risolvere, con un confronto democratico, le problematiche che affliggono da anni i lavoratori.

Riteniamo che il contenuto della dichiarazione congiunta non vada incontro alle aspettative dei lavoratori che hanno espresso il loro dissenso sottoscrivendo un documento di diffida alla firma del Contratto Integrativo.

Infatti, non ci è chiaro dove verranno reperite le "maggiori risorse economiche necessarie per aprire un confronto con la Delegazione Pubblica con gli strumenti normativi e contrattuali oggi disponibili".

Le risorse economiche, cari colleghi, sono soltanto quelle previste nel Bilancio dello Stato e quelle che compongono il Fondo Unico di Amministrazione. A meno che i lavoratori del Tesoro siano disponibili ad un ulteriore "spremitura" del salario accessorio.

Per tale motivo, invitiamo tutti i lavoratori a mantenere alta la protesta per il pericolo che questa Dichiarazione Congiunta possa "addormentare l'anima del movimento spontaneo" e possa dare il via libera alla firma di questo Contratto Integrativo senza nessuna possibilità di modificarlo.

Ribadendo che la RdB ha sempre sostenuto il documento di diffida al Contratto Integrativo, firmato dalla maggioranza dei lavoratori del Tesoro, invita i Rappresentanti del Coordinamento Temporaneo degli Uffici ex DPT ad un immediato confronto per rilanciare la mobilitazione dei lavoratori affinché si riapra il tavolo contrattuale.

Se questo confronto non dovesse avvenire, visto che la Dichiarazione Congiunta non è stata firmata all'unanimità dal Coordinamento stesso e se si dovesse considerare come definitiva tale Dichiarazione, sarà vanificata tutta l'enorme protesta dei lavoratori del Tesoro per un Contratto Integrativo a loro favorevole.

Roma 11.2.2000.