IL MOVIMENTO NON SI ARRESTA !


Dopo neanche una settimana dalla grandiosa manifestazione pacifica di Firenze, dove hanno trovato voce tutte le anime del movimento unite nel rifiuto alla guerra e per una globalizzazione dei diritti e delle tutele, la repressione non è tardata a farsi sentire.

L’arresto di decine di compagni nel sud d’Italia, in nome dell’art. 270 del codice penale – associazione sovversiva – ereditato dal codice fascista, ha il significato di criminalizzare un intero movimento punendo le opinioni come delitti.

Questo gravissimo attacco è ancora più pericoloso in quanto i reati contestati si configurano come reati di opinione, e quindi politici, rappresentando un’ulteriore restrizione degli spazi di agibilità democratica nel paese e, inoltre,  colpisce una realtà politica e sociale, il meridione, dove le mobilitazioni degli scorsi mesi si erano fortemente saldate  con le lotte operaie, quelle sindacali e quelle dei disoccupati.

Riteniamo che proprio queste saldature tra il movimento dei movimenti e i vari conflitti sociali esistenti hanno portato a questa “azione preventiva”. Un’ azione preventiva mirata a dividere e a criminalizzare una massa d’opinione generale proprio alla vigilia di un conflitto militare contro l’Iraq voluto dal padrone della terra Bush.

La guerra globale non è soltanto il ricorso ai bombardamenti  per istituire un nuovo ordine mondiale. E’ anche la repressione sistematica di ogni forma di dissenso di chi si oppone alla legge della globalizzazione capitalistica.

Chi vuole che  il movimento cada nella spirale “violenza-repressione” si sbaglia.

Forte e determinata è stata la risposta. Centinaia e centinaia di presidi e mobilitazioni si sono svolte già a partire dalla giornata di venerdì per continuare nelle grandi manifestazioni di Roma e Napoli (30.000 persone).

La RdB/Tesoro, da sempre parte del movimento, sarà presente a tutte le iniziative al fine della liberazione dei compagni arrestati e per contrastare il tentativo di azzittire chi disobbedisce e chi crede che un mondo diverso è possibile.

 Roma 18.11.2002