Quale futuro ?

Documento
formato .pdf compresso

Scarica il software necessario: Winzip
(1,2 MB)
Acrobat reader
(8,4 MB)

 

 

    Con il decreto legge 6 settembre 2002 n. 194 (salva spesa) e, successivamente, con il decreto legislativo sul riassetto del Ministero dell’Economia e delle Finanze, approvato in via preliminare dal Consiglio dei Ministri il 17 gennaio 2003, si sono gettate le basi per l’attuazione di una forte ristrutturazione dell’intero organigramma del nostro dicastero.

 

    Il nostro dissenso in merito, oltre per la parte riguardante le disastrose conseguenze sulla attività di controllo e di gestione “politica” delle risorse economiche (trasformatesi successivamente nella famosa legge finanziaria) è ancora più forte per le conseguenze che i lavoratori subiranno a seguito dell’attuazione del riassetto organizzativo del nostro dicastero.

 

    Più volte lo abbiamo sottolineato e denunciato in tutte le sedi preposte.

 

    I responsabili politici e i loro delegati, hanno voluto intraprendere la strada di una contrapposizione con i lavoratori e con la RdB che da sempre ha condannato e ostacolato le politiche neoliberiste che attuano riorganizzazioni e ristrutturazioni di interi settori produttivi facendone pagare le conseguenze sia ai lavoratori che all’utenza.

 

    Il futuro incerto dei Dipartimenti Provinciali del Tesoro e di numerosi “servizi centrali”, lo svuotamento delle competenze attuate in nome di un finto decentramento, l’esternalizzazione di ampi settori del dicastero, la mortificazione delle professionalità interne (persino la Corte dei Conti ha denunciato lo spreco in tal senso) inducono a presagire che la strada della mobilità del personale oltre alla precarizzazione del rapporto di lavoro è già stata intrapresa.

 

    Per questo, E’ NECESSARIO E DOVEROSO che lo stato di agitazione proclamato dalla RdB sia supportato ed alimentato dalla mobilitazione di tutti i lavoratori.

 

    Una prima iniziativa è l’appello che rivolgiamo a tutte le RSU e ai singoli lavoratori ad esprimere, mediante l’invio di fax al Ministro (064743449) e al Capo di Gabinetto (0647614249), la loro forte protesta contro i processi messi in atto.

 

    La RdB è intenzionata a proseguire con la mobilitazione dei lavoratori se non ci saranno garanzie per il futuro del nostro dicastero.

 

Roma 6.2.2003