(B1+B2+C1+C2) : (riqualificazione) = (CISL + UIL + UNSA) : (amministrazione)


 L’11.4.2003, si è tenuto l’incontro con l’Amministrazione sulla ripresa dei corsi di riqualificazione.

Stavolta, oltre alla separazione dei tavoli, si è differenziato anche l’orario delle due riunioni annullando, così, la contrattazione al tavolo negoziale dove è presente la nostra organizzazione sindacale.

Dopo le nostre proteste e l’usuale giustificazione del Capo della Delegazione di Parte Pubblica, l’Amministrazione ci ha consegnato una bozza di un nuovo accordo frutto di “profonde riflessioni” e “contatti” di varia natura con i sindacati firmatari del C.C.I.A. Infatti, questa bozza di accordo, alla fine delle due riunioni, è stata siglata dalla CISL, UIL e UNSA, in attesa dell’accodamento di altre sigle sindacali, rinviando, la sottoscrizione definitiva, all’acquisizione del parere dell’Avvocatura Generale dello Stato, che acquisisce, pertanto, il ruolo di “giudice” della trattativa sindacale.

Ci soffermiamo sui punti ritenuti “qualificanti” sia dall’Amministrazione che dalle OO.SS. firmatarie (l’accordo è integralmente visionabile sul nostro sito web www.rdbtesoro.it):

L’amministrazione e i complici sindacali hanno operato una semplice proporzionalizzazione al ribasso dell’impianto generale delle procedure di riqualificazioni trincerandosi dietro i principi enunciati dalla Corte Costituzionale. L’effetto immediato è la mortificazione definitiva delle aspettative dei lavoratori, già ampiamente penalizzati da questo Contratto Integrativo.

La stessa amministrazione ha deliberatamente ignorato la nuova situazione conseguente alla legge 246 che smantella i Dipartimenti Provinciali innescando una forte incertezza sul futuro di questi uffici e determinando la necessità di rivedere le dotazioni organiche. Inoltre, la controriforma del ministero, in via di attuazione con l’emanando decreto legislativo di riassetto organizzativo del dicastero e del relativo regolamento attuativo, continua ad essere lo strumento di aspre battaglie per l’acquisizione di spazi di potere senza la benché minima considerazione sugli effetti devastanti che potrà avere nei confronti sia dei lavoratori che della qualità dei servizi erogati alla collettività.

Senza aggiungere altro, è evidente che si rende indispensabile il rilancio di una forte azione sindacale per contrastare il progetto dell’amministrazione e dei sindacati collaborazionisti e rivendicare i diritti salariali e normativi dei lavoratori.

 Roma 14.4.2003