Ministero
dell’Economia e delle Finanze

DIPARTIMENTO PER LE POLITICHE FISCALI

VERBALE DELLA RIUNIONE SUGLI SCHEMI DELLE CONVENZIONI TRA IL MINISTRO E LE AGENZIE FISCALI  PER L’ANNO 2003

Il giorno  23   aprile 2003, presso il Dipartimento per le Politiche Fiscali, ha avuto luogo la riunione conclusiva, tra la delegazione di parte pubblica, presieduta dal Capo del Dipartimento e le OO.SS. aventi titolo per l’area delle qualifiche funzionali e per la separata area della dirigenza, finalizzata all’esame degli schemi delle Convenzioni tra il Ministro dell’Economia e delle Finanze e le Agenzie Fiscali per l’anno 2003.

Nel corso delle riunioni, le OO.SS. hanno manifestato dissenso in ordine ai seguenti aspetti:

a)      meccanismi di finanziamento ancora aleatori e legati ad elementi incentivanti variabili;  mancata stabilizzazione di quote di risorse economiche, indispensabili per la riqualificazione e la formazione professionale, nonché per le esigenze del primo contratto di comparto; sfasamento nei tempi e nei sistemi di erogazione degli incentivi al personale, ritardi nell’attribuzione della quota incentivante rispetto allo svolgimento delle attività ed al raggiungimento degli obiettivi;

b)      eccessivo e gravoso sistema di controlli che riduce i livelli di autonomia delle Agenzie Fiscali rispetto al Ministero dell’Economia e delle Finanze; il Ministero dell’Economia e delle Finanze assume forme di controllo e di intervento sempre più vincolanti con duplicazioni, sia nel campo della gestione sia della vigilanza (audit interno e servizio di alta vigilanza, gestione della comunicazione al contribuente, portale unico). Il tutto, unitamente alle emanande modifiche al D. Lgs 300/99, rafforzano e confermano le preoccupazioni in merito alla possibile riduzione di autonomia gestionale, amministrativa e contabile delle Agenzie Fiscali, vanificando lo spirito della riforma. 

Relativamente al punto b), la parte pubblica osserva quanto segue:

·        l’impianto dello schema di convenzione per l’anno 2003, sostanzialmente inalterato rispetto al 2002, è coerente con l’attuale sistema normativo e conforme alle disposizioni dei commi 2, 3 e 4 dell’art. 59 del D. Lgs. 300/99. Non si rinvengono modifiche sostanziali nell’assetto dei rapporti tra Ministero ed Agenzie, né si riscontra un sistema di controlli invasivi.

Il Servizio di vigilanza del D.P.F. ha il compito di valutare le modalità complessive dell’esercizio delle funzioni fiscali da parte delle Agenzie sotto il profilo della trasparenza, imparzialità e correttezza. In particolare, per il 2003, sono state definite nell’articolato le modalità di esercizio della funzione di vigilanza tenendo conto delle funzioni di audit attivate presso le Agenzie. Al Se.C.I.T. sono demandati compiti di analisi tecnica e di studio, nonché di supporto alle funzioni di alta Vigilanza.

L’attività di audit interno, che ha finalità di controllo diverse da quelle del Servizio di vigilanza, è svolta a supporto dei vertici delle Agenzie per monitorare lo stato di funzionamento dei processi operativi e per intervenire ai fini di una migliore gestione anche con riferimento all’imparzialità, trasparenza e correttezza nei confronti dei destinatari dell’azione delle Agenzie.

Relativamente alla comunicazione istituzionale, il sito del D.P.F. svolge un ruolo di portale unico per tutta l’Amministrazione finanziaria al fine di garantire un più agevole accesso agli utenti. I siti delle singole Agenzie saranno comunque accessibili autonomamente.

Per quanto concerne le osservazioni delle OO.SS. relativamente al punto a), la delegazione di parte pubblica assume l’impegno a modificare le Convenzioni per l’esercizio 2003 relativamente agli aspetti concernenti i meccanismi di finanziamento e di erogazione della quota incentivante e l’incremento delle risorse finanziarie disponibili nell’esercizio 2003, secondo quanto segue:

1.      per quanto concerne i tempi di erogazione della quota incentivante dal Ministero alle Agenzie fiscali si conviene di prevederne l’erogazione in due rate:

ü      la prima erogata entro febbraio 2004;

ü      la seconda entro il 1° luglio 2004;

2.      con riferimento alle fonti di finanziamento della quota incentivante la delegazione di parte pubblica attiverà da subito uno specifico confronto con le OO.SS. che, sulla base di quanto previsto dalla Direttiva del Ministro sulla rivisitazione del sistema incentivante, comporti la ridefinizione, entro il mese di luglio 2003, del calcolo della quota incentivante, ancorandolo al costo fisso del personale anziché agli oneri di gestione dell’esercizio successivo.

I risultati di tale confronto dovranno trovare applicazione già nell’ambito della Convenzione 2003, sulla base di quanto previsto dall’art. 11 della stessa.

La rivisitazione del sistema incentivante dovrà comportare anche, entro il mese di luglio 2003, la definizione di nuove modalità di calcolo e di verifica del raggiungimento degli obiettivi al fine di permettere a regime, già dalle Convenzioni per l’esercizio 2004, l’erogazione di acconti della quota incentivante nell’anno di riferimento;

3.      relativamente alle ulteriori modalità di finanziamento della quota incentivante, in applicazione dell’art. 12 del D.L. 79/97, convertito dalla legge 140/97, e successive modificazioni ed integrazioni, sarà utilizzato come parametro di riferimento il totale delle entrate tributarie riscosse, così come risultanti dall’UPB2 del bilancio delle Stato per l’esercizio 2003 e, comunque, la base di calcolo sarà pari  al valore della media aritmetica delle entrate riscosse per le annualità 2001 e 2002;

4.      per quanto concerne l’alimentazione delle risorse finanziarie previste nell’art. 3 delle Convenzioni, il Dipartimento per le politiche fiscali trasferirà alle Agenzie in quota parte le somme, pari a € 64 mln (circa), comprensivi anche della quota spettante al Dipartimento, accantonate presso la Cassa Depositi e Prestiti, finalizzate a finanziare le procedure di cui all’art. 15 del CCNL del Comparto Ministeri, ai sensi di quanto disposto dalla legge 133/99.

5.      le Agenzie, ove conseguano avanzi di gestione, potranno, d’intesa con le OO.SS., assegnare una quota parte dei predetti avanzi alla contrattazione integrativa.