6 agosto 2001

Agenzia Entrate: BASTA CHE NON SI SAPPIA IN GIRO…

 

Come siamo ormai abituati da tempo, nella quindicina a cavallo della fine di luglio, quando l’attenzione è in ri­basso, vengono sottoscritti importanti accordi riguardanti il personale… E’ stato sottoscritto infatti, fatti salvi gli ormai famosi 2.700.000 lordi che chissà quando arriveranno, l’accordo relativo al Fondo Unico del 2000 - pub­blicato sul nostro sito internet www.rdbwebstato.gozzilla.it (Settore Finanze) .

 

Noi non abbiamo voluto sottoscriverlo per la quota restante perché:

a)        mantiene un meccanismo di indennità che riteniamo antiquato e attraverso il quale le Direzioni degli uffici, spesso, anche gra­zie al ritardo con cui tali indennità vengono corrisposte, nonché alle forti differenze economiche tra le stesse (es. verifi­che 25.000 - sportello 6.000) gestiscono sacche di discriminazione tra i dipendenti favorendo prevalentemente i livelli più elevati.

b)        Come contestiamo da anni, si sanano a posteriori situazioni incontrollate. I direttori assumono decisioni, unilateral­mente, dopodiché con questi fondi si va a retribuire tali decisioni (dove sta la contrattazione?) Il rischio evidente è la “crea­zione” di necessità al fine di avere soldi del fondo. Un esempio clamoroso è quello delle dichiarazioni telematiche in cui l’importo per dichiarazione trasmessa (5.000) era stato fissato da una circolare del dott. Romano (circa un anno fa) e l’individuazione dei soggetti interessati al progetto è avvenuta per “selezione naturale”, senza rotazioni o criteri contrattati.

c)        Si continua a percorrere la strada, dei progetti per il recupero dell’arretrato. Le Agenzie non ricercano soluzioni struttu­rali, ma continuano a remunerare incrementi di lavorazione negli uffici in ritardo nella stessa – senza chiedersi le motiva­zioni dei ritardi e senza fare un vero ragionamento di “qualità del prodotto”.

d)        Si utilizzano i Fondi di tutti per incentivare la mobilità del personale, e quindi processi di riorganizzazione dell’Amministrazione.

Con questi criteri, la jungla del salario accessorio è destinata ad infittirsi…

 

La nostra proposta, che porteremo in discussione anche sul fondo 2001, e natural­mente, nel prossimo contratto (2002-2005) è semplice:

 

Ø     Distribuzione a tutti e nello stipendio della quota “fissa” del Fondo Unico di Amministrazione. La 14^ mensilità: Nel FUA 1999 sono stati “accantonati” 3 milioni conguagliabili, nel FUA 2000, 2,7 milioni non conguagliabili… NON ABBIAMO INTENZIONE DI ARRETRARE SU QUESTO TERRENO !

Ø     Individuazione chiara delle figure professionali aventi diritto ad indennità e trasformazione di quest’ultima in quota di stipendio (retribuita in maniera certa e puntuale).

Ø     Abolizione dei progetti individuali e costruiti “ad hoc”, introduzione di un criterio di progettività collettiva. Obiettivi generali di Agenzia, già presenti nelle convenzioni, e maturazione per tutto il personale di una sorta di premio di esercizio.

 

Stiamo raccogliendo migliaia di firme e di adesioni alle nostre proposte, ciò ci conferma che siamo sulla strada giusta e sta obbligando l’amministrazione a rivedere le sue posi­zioni…

 

 

PIU’ CRESCIAMO - PIU’ OTTENIAMO