Da Agenzia delle Entrate
Ufficio Relazioni Sindacali

Protocollo n. 2001/208659

Oggetto:

Comunicazione sul piano di chiusura dei Centri di Servizio

 

La presente costituisce informativa alle Organizzazioni Sindacali, ai sensi dell’art. 6 del CCNL, circa il piano di dismissione dei Centri di Servizio predisposto dall’Agenzia delle Entrate. Il piano tiene conto delle conclusioni del gruppo di progetto istituito con provvedimento del 30 maggio 2001.

 

Attività in via di esaurimento

La tempistica di chiusura dei Centri di Servizio è stata fissata tenendo conto dello stato di avanzamento della lavorazione delle attività di post-liquidazione relative alle annualità fino al 1997 e delle altre pratiche  giacenti. Si prevede pertanto di chiudere;

·          il 31 dicembre 2001 i Centri di Roma, Milano, Palermo, Pescara e Venezia; in queste  ultime due ultime sedi saranno contestualmente attivati, come strutture di livello dirigenziale, due uffici alle dirette dipendenze delle rispettive Direzioni regionali sotto il coordinamento della Direzione Centrale Gestione Tributi, ai quali sarà affidata la gestione accentrata di talune lavorazioni particolari indicate al punto successivo;

·          il 30 aprile 2002 i Centri di Bologna e Salerno;

·                 il 30 giugno 2002 tutti gli altri Centri.

Le lavorazioni dei Centri di Roma e Milano che non saranno completate il 31 dicembre 2001 saranno attribuite alle nuove strutture di Pescara e Venezia. I due Centri chiuderanno comunque alla data stabilita sulla base delle seguenti considerazioni:

-           in primo luogo, trattandosi delle uniche due strutture che utilizzano immobili in locazione, la loro dismissione consentirà di risparmiare la spesa dei canoni di affitto;

-           relativamente alla sede di Milano si ritiene opportuno anticipare al massimo la data di chiusura, al fine di potenziare il personale dei sei uffici locali di quella città, attivati lo scorso 28 giugno.

Per quanto riguarda il Centro di Palermo, la sua chiusura entro il 31 dicembre 2001 è indispensabile in quanto nei locali si sta trasferendo la Direzione regionale della Sicilia.

 

Attività da svolgere in sede centralizzata

E’ stata individuata una serie di attività, oggi curate dai Centri di Servizio, che verranno svolte in sede centralizzata. Oltre a queste, sono state individuate anche altre attività – alcune in tutto o in parte nuove, altre attualmente svolte da uffici diversi – per le quali verrà adottata una lavorazione accentrata. Tutte le attività sopra citate possono essere ricondotte a due filoni:

·      attività ordinarie, da svolgere a regime;

·      attività straordinarie (cioè quelle caratterizzate da imprevedibilità, specialità o temporaneità) e attività a stralcio per conto dei Centri che chiudono.

Per lo svolgimento di tali attività verranno attivate, dal 1° gennaio 2002, due strutture, denominate Centri Operativi, allocate negli immobili che attualmente ospitano i Centri di Servizio di Pescara e Venezia. La scelta è caduta su queste sedi in considerazione della particolare efficienza mostrata nel corso del tempo dai due Centri di Servizio. Le due strutture  saranno uffici di livello dirigenziale alle dirette dipendenze della Direzione Centrale Gestione Tributi.

Il Centro Operativo di Venezia supporterà l’attività di liquidazione automatizzata, svolgendo controlli preventivi finalizzati ad impedire o a ridurre l’invio ai contribuenti di comunicazioni di irregolarità con dati errati. Al Centro di Pescara saranno invece affidate, in via esclusiva, talune lavorazioni quali la gestione dei crediti di imposta, i rimborsi a non residenti, il controllo dei rimborsi in conto fiscale, ecc.

Entrambi gli uffici cureranno infine l’archiviazione delle dichiarazioni cartacee trasmesse da banche e poste e i controlli di qualità sulle stesse; ad essi saranno infine affidate, a stralcio, le lavorazioni ancora non condotte a termine dai singoli Centri di Servizio all’atto della loro soppressione, .

L’ipotesi di mantenere altre sedi, oltre a quelle di Pescara e Venezia, è stata scartata in quanto non sarebbe stata giustificata dall’entità dei carichi di lavoro.

 

Destinazione dei beni mobili ed immobili

Per quanto riguarda gli immobili, verranno adottate le soluzioni già individuate dai Direttori regionali fin dal mese di novembre dello scorso anno, aggiornate sulla base delle modifiche successivamente intervenute:

·          Bari: l’immobile sarà dismesso alla chiusura del Centro (30 giugno 2002).

·          Bologna: l’immobile verrà mantenuto e fungerà da nuova sede della Direzione regionale e di uno degli uffici locali circoscrizionali.

·          Cagliari: l’immobile verrà mantenuto ed ospiterà il call-center, già operante, e uno dei due uffici locali oggi esistenti in località Santo Nicolau; gli archivi saranno inoltre utilizzati per riunire pratiche di diverso tipo, oggi suddivise tra più immobili privati detenuti in locazione.

·          Genova: inizialmente era stata prevista la dismissione totale dell’immobile; successivamente tuttavia in una parte dello stesso è stato attivato uno sportello decentrato dell’ufficio di Genova 2, per cui la dismissione sarà solo parziale. Va anche precisato che il Comune di Genova ha recentemente manifestato interesse ad acquisire l’intero immobile, impegnandosi a reperire un’altra sistemazione per lo sportello decentrato; la Direzione regionale sta esaminando questa proposta, sulla quale peraltro il parere definitivo spetta all’Agenzia del Demanio, proprietaria dell’immobile.

·          Milano: l’immobile (che è detenuto in locazione) sarà dimesso e restituito alla proprietà.

·          Palermo: l’immobile verrà mantenuto ed ospiterà un ufficio locale, già operante, e la Direzione regionale, in via di trasferimento.

·          Pescara: l’immobile sarà mantenuto come sede di uno degli attivandi uffici locali e del call-center, già operante; è stato inoltre designato come sede di uno dei due Centri Operativi per le lavorazioni accentrate.

·          Roma: la struttura (anch’essa detenuta in locazione) sarà dismessa e restituita alla proprietà.

·          Salerno: nella struttura è stato recentemente attivato l’ufficio locale. La restante parte dell’immobile ospiterà, alla chiusura del Centro di servizio (30 aprile 2002), un call center di nuova istituzione, per il quale si prevede un organico di rilevanti dimensioni (circa 200 unità).

·          Torino: la struttura ospita il call-center, già operante; la Direzione regionale intende inoltre riservarsi alcuni spazi da adibire ad archivi e a sale riunioni e videoconferenza. Il resto della struttura sarà dimesso.

·          Trento: l’immobile sarà dimesso e restituito al Demanio, per il successivo utilizzo da parte della Questura; in cambio, la Provincia autonoma di Trento metterà a disposizione dell’Agenzia un’altra struttura. Venezia: l’immobile ospita già il call-center; è stato inoltre designato come una dei due Centri Operativi per le lavorazioni accentrate. E’ previsto infine il trasferimento dell’ufficio di Venezia 2.

       In conclusione, saranno sicuramente dimessi gli immobili di Roma, Milano e Bari; è inoltre possibile, a seconda dell’evolversi della situazione, anche la dismissione di Trento. Per Genova e Torino ci sarà una dismissione parziale. Saranno infine sicuramente mantenuti gli immobili di Pescara, Venezia, Bologna, Palermo, Cagliari e Salerno.

Gli arredi in buono stato saranno riutilizzati, mentre per quelli non riutilizzabili verrà dichiarato il fuori uso. Analoga soluzione sarà adottata per le attrezzature informatiche, fermo restando che quelle obsolete ma ancora utilizzabili potranno essere destinate, previo accordi, ad istituzioni non governative, scuole o altre strutture che intendano avvalersene.

 

Archivi cartacei

E’ stata data indicazione di procedere ad una massiccia attività di scarto di archivio, al fine di aumentare gli spazi disponibili.

In ogni caso, per i tre immobili che saranno sicuramente dimessi sono state già individuate le soluzioni: gli archivi di Milano sono in via di trasferimento presso la ex caserma Bartoli, recentemente restaurata ed attrezzata ad archivio; a Roma le pratiche sono già quasi tutte custodite in locali diversi dal Centro di servizio; a Bari, infine, il problema sarà risolto trasferendo gli archivi presso uffici della Direzione Regionale della Basilicata. Gli altri immobili saranno mantenuti – in tutto o in parte – con i relativi archivi. Solo per Trento è necessario attendere la decisione definitiva sulla sorte dell’immobile.

Si ricorda che, per il futuro, le dichiarazioni cartacee (si tratta di quelle presentate a banche e poste, per circa 5 milioni di pezzi all’anno) verranno inviate ai Centri Operativi di Pescara e Venezia.

 

Call center

In occasione della chiusura dei Centri di servizio vengono ampliate le competenze dei call center, che diventano uffici di livello dirigenziale delle rispettive Direzioni regionali. Viene prevista inoltre, come già rilevato, l’istituzione di un sesto call center, di grandi dimensioni, che sarà ubicato a Salerno. Tale ultimo call center sarà operativo alla chiusura del Centro di servizio.

 

                               il direttore centrale

                              (Girolamo Pastorello)