CONTRATTI INTEGRATIVI MINISTERO delle FINANZE - COMUNICATO N.11

Roma, 12 gennaio 2000: PERCHE’ NOI NO?

Mentre sui giornali circolano notizie di passaggi di livello (70% del personale) in altri Ministeri ed Enti dello Stato… al Ministero delle Finanze si definisce un accordo in cui il personale che può passare di livello è non più del 7/8%.

 Al Ministero delle Finanze nulla si definisce per il 2000, assecondando l’intento dell’Amministrazione di NON GARANTIRE NULLA (O QUASI) AL PERSONALE prima della trasformazione in Agenzie.

 In questo compito l’Amministrazione è stata favorita dalla "suicida" decisione di CGIL-CISL-UIL e SALFI di procedere alla trattativa su tavoli separati dividendo il fronte sindacale e, di conseguenza, i lavoratori. Questi stessi sindacati hanno sottoscritto l’accordo nella giornata di ieri. Le RdB hanno, coerentemente, invece deciso di non sottoscrivere una fetta di accordo ritenendo che il Contratto Integrativo debba essere valutato nel suo complesso. Nei contenuti, inoltre, abbiamo ritenuto inaccettabile, oggi, la scelta di privilegiare il concetto di produttività (spesso pilotato) e il reinserimento di Fondoni e Fondini, scelta che ha come conseguenza ridicoli investimenti sia per la Perequazione che per la Professionalità acquisita dal personale .

Questa è la nota a verbale che abbiamo presentato:

Le RdB-Statali non sottoscrivono l’accordo per le seguenti motivazioni:

1) La scrivente O.S. ritiene non corretto discutere di suddivisione del Fondo Unico di Amministrazione prima di aver definito con chiarezza i percorsi di sviluppo di carriera nel nuovo Ordinamento professionale. La procedura adottata, infatti, finisce col subordinare eventuali inquadramenti alle disponibilità economiche, non tenendo in alcun conto le reali professionalità esistenti nell’amministrazione (mai riconosciute) e neppure le esigenze della stessa in relazione ai propri compiti istituzionali.

2) Suddivisione del Fondo Unico di Amministrazione:

a) Riequilibrio professionale (leggi Perequazione): l’importo previsto è assolutamente irrisorio (un IX livello percepirebbe lire 800.000 lorde annue a fronte di circa 1.900.000 lire percepite allo stesso titolo per l’anno 1996). Questo significa, chiaramente, rinunciare alla perequazione, con buona pace di tutti.

b) Ordinamento Professionale: anche in questo caso le cifre fissate allo scopo consentirebbero a non più del 7/8% dei dipendenti il passaggio alla posizione economica superiore. Quasi tutti i passaggi, tra l’altro, riguarderebbero le posizioni "super", come sancisce l’accordo che recita: "con particolare riferimento agli sviluppi economici verso le posizioni super", escludendo da questa possibilità le posizioni B1, B2 e C2.

c) Premio di Produttività: come conseguenza di quanto sopra, gli importi destinati a questa voce sono troppo elevati. Inoltre è molto alto il limite minimo per accedere ai premi (raggiungimento di almeno l’80% degli obiettivi prefissati), pertanto, numerosi uffici saranno esclusi dall’attribuzione del Premio (su base 1998 il 9% degli uffici non percepirebbe questo premio). Tra l’altro, parlando di produttività dell’ufficio, le cifre dovrebbero essere distribuite, all’interno dello stesso, in maniera egualitaria tra le varie qualifiche.

d) Budget di Ufficio: invece di destinare i fondi agli uffici senza alcun vincolo, come lascerebbe intendere la definizione, di fatto va ad incrementare ulteriormente i fondi per la produttività. Infatti, per la sua destinazione fa espresso riferimento all’art.32 del CCNL - Produttività Individuale e collettiva - reintroducendo, quindi, i vecchi artt. 36 e 37 del precedente contratto (Fondone e Fondino). I criteri di erogazione di questi fondi vengono delegati alle contrattazioni di Dipartimento. Questo ulteriore livello di contrattazione vincola ancor di più l’autonomia decisionale dei singoli uffici che continueranno a corrispondere ai soliti "noti" questi compensi.

BENVENUTI NEL MONDO DELLE AGENZIE!