POSIZIONI SUPER E INFORMAZIONI AL PUBBLICO:

 

QUANTO CONTANO I LAVORATORI?

 

Le due vicende in oggetto dimostrano i quale considerazione vengano tenuti i lavoratori. Nel primo caso l’Amministrazione insiste nell’attribuire un forte peso al giudizio della dirigenza. Nel secondo, addirittura, emana circolari e comunicati stampa in cui dispone dei lavoratori come di “soldati di ventura” dietro la promessa di quanto mai vaghi compensi.

 

·       POSIZIONI ECONOMICHE SUPER

 

Come noto si tratta di un istituto che non modifica il profilo , né comporta una progressione giuridica, a differenza dei passaggi nelle aree e tra le aree. L’Amministrazione non solo vuole dare un forte peso al giudizio diretto dei Dirigenti (peso che noi contestiamo) ma indirettamente rafforza questa posizione cercando di introdurre valutazioni basate su corsi di formazione che, come noto, sono stati in molte occasioni appannaggio di chi era più vicino alle dirigenze nonché delle Amministrazioni centrali. Riteniamo che in assenza di trasparenti procedure di individuazione dei partecipanti ai corsi – procedure che ovviamente rivendichiamo – solo l’anzianità di servizio possa essere criterio oggettivo discriminante per l’attribuzione di posizioni economiche differenziate. Riteniamo che la nostra proposta tra l’altro potrebbe, seppure in minima parte, recuperare il “furto” dell’indennità di anzianità che dal 1990 ci è stata sottratta.

 

Ridicola è la soluzione proposta di valutare per l’attribuzione delle posizioni super dell’area A l’attività ai “lettori ottici” svolta nei Centri di Servizio. Si tratterebbe di un non accettabile discrimine verso gli altri lavoratori dell’Area A nonchè di una volgare monetarizzazione di una vertenza condotta da centinaia di lavoratori in lotta, alcuni dei quali si stanno difendendo da illegittimi provvedimenti disciplinari (vedi Centro di Servizio di Bologna). Lavoratori che hanno obbligato a più riprese sia sindacati che Amministrazione ad ammettere che “si tratta di mansioni di livello superiore” (fatto questo dimostrato anche da truffaldini ordini di servizio che cercano di aggirare la questione delle mansioni prevalenti).

 

·       INFORMAZIONI E DICHIARAZIONI TELEMATICHE

 

L’Amministrazione ha varato il solito servizio di informazioni al quale si aggiunge quest’anno la trasmissione telematica delle dichiarazioni. Non si tratta però di una sorpresa, il fatto che non si pensi a concordare con i rappresentanti dei lavoratori tempi, modi e compensi del servizio ma solo a diffondere circolari e parlare con la stampa tende ad alimentare quel conflitto tra chi fornisce i servizi e chi ne usufruisce che ha avuto il suo frutto più amaro nella recente normativa di riduzione del diritto di sciopero.

 

IL DISEGNO E’ CHIARO: IL DATORE DI LAVORO NON DA ALCUNA GARANZIA AI LAVORATORI E PARLA DIRETTAMENTE CON GLI UTENTI SCARICANDO OGNI RESPONSABILITA’ DEL SERVIZIO SUI LAVORATORI CHE DEBBONO FORNIRLO…

 

DUE SITUAZIONI CHE DANNO L’IDEA DELLA STRADA CHE L’AMMINISTRAZIONE STA IMBOCCANDO NEL PASSAGGIO ALLE AGENZIE E CHE SOLLECITANO I LAVORATORI AD ORGANIZZARSI COMPATTI