CHI SEMINA VENTO…

 

Consentiteci il gioco di parole, visto che ieri (16 maggio 2000) abbiamo partecipato ad un seminario in cui il responsabile del Dipartimento delle Entrate ha illustrato i criteri ispiratori per la definizione del “nuovo modello di gestione delle risorse umane nella prospettiva dell’Agenzia”.

 

Dall’esposizione fatta è emerso che:

La gestione sarà attuata con criteri esclusivamente aziendalistici (leggi privati);

Il nuovo modello gestionale sarà definito tenendo conto di due fattori principali individuati nelle nuove tecnologie e nel nuovo modello di relazioni con l’utente.

 

Le RdB hanno

·         ribadito il proprio dissenso sul D.Lgs. 300/99, istitutivo delle agenzie;

·        criticato l'attuale situazione degli uffici unici che stentano a decollare a causa delle difficoltà operative derivanti sia dalla complessità delle procedure (evidentemente lo snellimento attuato è insufficiente), sia dalle carenze organizzative nella fase di avvio;

·         denunciato i soliti interminabili ritardi nel pagamento delle varie indennità;

 

Le RdB inoltre hanno sottolineato, la necessità che nell’ambito nuova struttura siano previste per i dipendenti:

1.       Una migliore e diversa formazione del personale, evitando tutti gli errori commessi in passato (vedi corsi di riqualificazione);

2.       La possibilità di progredire sia in termini di carriera che economici;

3.       Che ciò avvenga con massima trasparenza ed equità.

 

Le RdB, infine, hanno chiesto notizie circa la chiusura dei Centri di Servizio e, memori dell’affermazione dell’allora ministro Visco, secondo cui la trasformazione del ministero doveva avvenire a costo zero – quali risorse si intendono investire per fronteggiare il cambiamento.

 

Le risposte dell’Amministrazione, al riguardo, sono state:

1.       la formazione (in particolare quella dei dirigenti, da indirizzare verso un'ottica manageriale) sarà un punto cruciale del cambiamento e, tanto in sede di regolamento, quanto in sede di contratto si dovranno trovare soluzioni valide;

2.       le risorse aggiuntive da destinare al personale sono scarse;

3.       I Centri di Servizio chiuderanno anche se in tempi diversi, a seconda delle attività residuali da ultimare.

 

E' evidente l'assoluta inadeguatezza delle risposte fornite, in quanto legate a qualcosa di indefinito (contratto) oltre che alla solita mancanza di fondi (i risparmi di gestione dovrebbero garantire le risorse economiche destinate al personale). E' altrettanto evidente, ma decisamente più grave, la preoccupazione per noi tutti che scaturisce dalla chiusura dei centri di Servizio e senza alcuna garanzia - al momento - per gli  addetti, anche se, per dovere d’informazione, va ricordato che l'Amministrazione ha escluso eventuali “migrazioni di massa”.

 

Altrettanto preoccupanti sono i criteri in base ai quali sarà definita la dotazione organica della futura Agenzia, da compiersi entro 3 o 4 mesi ovvero:

·         Rideterminazione dei carichi di lavoro;

·        Rideterminazione dei profili dimensionati in base alle esigenze dell'ufficio, alla quantità dei servizi da prestare ed al numero degli utenti;

·        infine nell’individuazione e determinazione dei profili si terrà conto anche della capacità e conoscenza del dipendente, novità assoluta per la Pubblica Amministrazione.

 

CHE DIRE?

RAFFORZIAMO IL NOSTRO IMPEGNO, LA VIGILANZA E LA VOGLIA DI LOTTARE