CONTRATTO INTEGRATIVO MINISTERO delle FINANZE.

Facciamo il punto.

 

E’ utile in queste giornate di stanca contrattazione fare una riflessione sul Contratto Integrativo del Ministero delle Finanze.

 

·      MOBILITA’. L’Amministrazione  ha proposto un numero estremamente esiguo di posti per la mobilità verso il Centro-Sud: appena 244. Ma il paradosso è, che di questi fanno parte 158 posti non coperti dalla ultima graduatoria di mobilità. Quindi, di fatto, i posti nuovi sono solo 86 .  Un esempio viene dal Territorio che ha 98 posti per i trasferimenti volontari ma di questi 90 appartengono ai vecchi posti non coperti, di conseguenza i posti nuovi sono ……..8. Ci sembra chiaro l’intento: pochissima mobilità volontaria, senza ricoprire nemmeno i posti rimasti vacanti dai pensionamenti…….in attesa delle Agenzie.

 

·      ORDINAMENTO PROFESSIONALE. Uno dei capisaldi del Contratto Integrativo e motivo di “soddisfazione” di CGIL-CISL-UIL-SALFI era lo sviluppo professionale. Precisamente l’accordo prefigurava per i passaggi tra le Aree per il 2000 il 100% delle vacanze in organico dall’area A all’area B e il 40% dall’area B all’area C.  Ebbene abbiamo scoperto che si tratta solo di una scatola vuota. Infatti dall’area A all’area B secondo l’Amministrazione non vi sono vacanze d’organico e dall’area B all’area C , scoperta di quest’ultima settimana, le vacanze d’organico assommano a livello nazionale a circa 200 posti. E udite udite la Funzione Pubblica ha affermato che questi passaggi possono essere finanziati, solo con il Fondo Unico di Amministrazione (che ha valenza annuale) e non con stanziamenti aggiuntivi. Morale della favola, possiamo ben sottolinearlo purtroppo: anche questa volta avevamo ragione a non fidarci, scegliendo di non sottoscrivere il Contratto Integrativo. Di riconoscimento del lavoro svolto e miglioramenti di carriera nemmeno l’ombra.

 

Quello che era un nebuloso orizzonte, piano piano sta prendendo corpo. L’avvento delle Agenzie non porterà nessuna conquista per il personale ma sicuramente un peggioramento delle loro condizioni di vita e di lavoro. Le RdB non smetteranno di contrapporsi sempre e dovunque a questo progetto, portando i motivi del dissenso alla discussione tra i lavoratori per nuove iniziative sindacali.

 

Roma, 2-10-2000