AMPIA PARTECIPAZIONE ALLO SCIOPERO PER IL SALARIO E PER I DIRITTI DEI LAVORATORI PUBBLICI

SUCCESSO DELLA MANIFESTAZIONE A ROMA

Sebbene, come ormai siamo abituati, i mezzi di comunicazione di massa abbiano dato scarso risalto alla notizia, le Rappresentanze sindacali di base hanno dimostrato, con lo sciopero di Venerdì 13 ottobre, di essere l’unica organizzazione che chiede VERI AUMENTI DI STIPENDIO, RISPETTO DEI DIRITTI, RIFORME E NON SMANTELLAMENTI, ASSUNZIONE DI PERSONALE NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE.

Controcorrente? Demagogia?

Abbiamo dimostrato che esistono le condizioni per fare scelte diverse da quelle che si continuano a fare, con la complicità, anche culturale, dei sindacati che concertano l’attuale sistema. A loro vanno bene 36.000 lorde di aumento? Di cui magari buona parte solo ai più meritevoli?

Le lavoratrici ed i lavoratori, a cui è giunto il nostro messaggio, hanno risposto positivamente, con percentuali di partecipazione allo sciopero molto elevate, spesso mai viste. In taluni casi i disagi sono stati forti, con chiusure di servizi ed utenti che sono dovuti tornare a “casa”. Spesso il “segnale” è stato dato alla dirigenza locale, particolarmente “integralista”, fino a sfiorare l’ottusità, nell’applicazione di regole manageriali e vessatorie.

Ai cittadini va detto che le responsabilità dei disagi sono di chi, come Bassanini, piuttosto che dare corretta informazione, ha preferito, per sminuire le tematiche da noi sollevate, dichiarare che lo sciopero non avrebbe creato alcun problema.

La manifestazione a Roma a cui hanno partecipato oltre 30.000 lavoratrici e lavoratori veri (non pensionati con viaggio e vitto pagato) ha dimostrato la forte sensibilità sulle questioni sollevate.

Il risultato conferma che l’operazione di assuefazione e di intorpidimento che da anni, colpevolmente, qualcuno svolge, non ha attecchito fino in fondo. Il segnale è chiaro:

AMMINISTRAZIONE E SINDACATI CONCERTATIVI DEVONO SMETTERLA DI PENSARE A LAVORATRICI E LAVORATORI COME SEMPLICI ELEMENTI DI PROCESSI PRODUTTIVI, DA USARE DOVE SERVONO O, MAGARI, DA ELIMINARE PER RIDURRE I COSTI.

SONO ESSERI UMANI, CON IL DIRITTO A CONDIZIONI DI VITA DIGNITOSE

C’E’ CHI LO DICE, MA POI RAZZOLA MALE, PER QUESTO I LAVORATORI PARTECIPANO ALLE NOSTRE INIZIATIVE E SI ISCRIVONO A RdB. VI ATTENDIAMO. COSTRUIAMO ASSIEME L’ALTERNATIVA.

Roma, 16 ottobre 2000

P.RdB-PI Finanze

Pietro Falanga