CENTRI DI SERVIZIO: RIUNIONE RIMANDATA

 

 

La riunione che avrebbe dovuto tenersi oggi, 28 febbraio, è stata rinviata, la questione Centri di Servizio sembra farsi sempre più intricata.

 

Noi cogliamo l’occasione per sottolineare ancora una volta quali sono gli aspetti che non ci convincono nella proposta dell’Amministrazione – e nell’accordo siglato il 6 marzo- da CGIL/CISL/UIL/SALFI.

 

1

Non sono state tenute assolutamente in considerazioni realtà come Bari, che consigliavano una riconversione della struttura.

 

2

Non si chiariscono carichi di lavoro e tempi di chiusura dei Centri.

 

3

Si vorrebbe usare il personale, almeno fino al termine della procedura, per tappare i buchi.

 

4

Si ragiona, di fatto, di piante organiche a livello regionale, un livello di con­trattazione illegittimo.

 

5

L’assegnazione non è lasciata alla scelta dei dipendenti ma concertata sull’illegittimo tavolo regionale.

 

6

Vengono stanziati soldi di tutti (FUA) per pagare le disfunzioni organizzative dell’Amministrazione e garantire indennità di mobilità.

 

7

La mobilità volontaria sarebbe dovuta essere nazionale, per consentire, ove possibile, una più equa distribuzione del personale. Oggi avremo città con uf­fici sovraccarichi con il rischio di trovarci domani Direttori Regionali che, per favorire la produttività, ne siamo certi, proveranno a forzare la mano.

 

8

Seppur espressamente richiesta, non c’è alcuna CLAUSOLA DI GARANZIA che dopo il processo volontario, una volta individuate le carenze, l’Amministrazione non faccia partire processi di mobilità coatta, seppur con­trattata.