CONDONO: 
OPERAZIONE A COSTO SOTTO ZERO ?

Documento
formato .pdf compresso

Scarica il software necessario: Winzip
(1,2 MB)
Acrobat reader
(8,4 MB)

Il condono non ci piace, lo abbiamo affermato più volte, a partire da un comunicato del 13 luglio scorso.

Oggi, però, c’è ed oltre gli effetti devastanti sul sistema fiscale complessivo, pare dipanarsi in maniera tale che creerà grosso danno ai dipendenti dell’Agenzia delle Entrate.

Abbiamo il dovere di intervenire. Abbiamo quindi deciso di partecipare all’incontro odierno (27 gennaio) presso l’Agenzia delle Entrate, ma di farlo partendo da alcune richieste chiare, come risulta dalla lettera da noi inviata e di cui riportiamo copia.


Roma, 27 gennaio 2003  

Al Ministro Economia e Finanze On. Giulio Tremonti

Ai Viceministri Economia e Finanze Dott. Mario Baldassarri, On. Gianfranco Miccichè

Alla Commissione Finanze Camera Presidente On. Giorgio La Malfa Vice Presidenti: On Alfiero Grandi, On. Maurizio Leo

All’Agenzia Entrate Dott. Raffaele Ferrara

All’Agenzia Entrate Dott. Girolamo Pastorello  

Oggetto: Condono fiscale; Circolare Agenzia Entrate 4/E/2003 

Con la presente la scrivente O.S. intende, in termini generali, esprimere la propria contrarietà alle procedure di condono varata dal Governo.  

Riteniamo che il recupero dell’evasione fiscale non possa essere praticato attraverso il metodo dei condoni, utili, forse, a fare cassa nel breve periodo, ma che, sciogliendo ogni equivoco sul ruolo pubblico dell’attuale Agenzia delle Entrate, si debbano fare investimenti seri, in termini di personale e di riconoscimento professionale, in direzione di un rafforzamento della funzione accertatrice.

In particolare, la pratica del condono, getta, secondo il nostro parere, ombre proprio su questa funzione, snaturando l’Agenzia delle Entrate e privandola del proprio ruolo istituzionale, mentre, parallelamente, l’articolo 34 della legge 289/2002 ipotizza la trasformazione in soggetto di diritto privato di molti “enti e gli organismi pubblici, incluse le agenzie”.

Se si richiede uno sforzo ai dipendenti dell’Agenzia delle Entrate, volto a garantire la riuscita della procedura di condono, è necessario sciogliere, immediatamente ed inequivocabilmente, ogni dubbio rispetto alla permanenza delle Agenzie Fiscali tra gli enti e organismi che si intende mantenere di diritto pubblico.

Va notato, peraltro, che la Circolare in oggetto emessa dall’Agenzia delle Entrate, non aiuta in tal senso. La circolare, saltando a piè pari le procedure contrattuali previste, ha radicalmente modificato l’organizzazione del lavoro degli uffici, varando un’operazione che, senza riconoscere alcuna professionalità a lavoratrici e lavoratori, ne snatura il lavoro, nella sostanza e nel metodo, rischiando anche di privarli di un’adeguata retribuzione, visto che, ad oggi, importi considerevoli del salario accessorio sono legati agli obiettivi della convenzione Ministero/Agenzia e quindi al riscosso su un’attività di accertamento che non potrà che subire notevoli contraccolpi.

Quindi, fermo restando, per i motivi sopra esposti, la contrarietà alla pratica complessiva, ci corre l’obbligo, nel particolare, di partire dalla tutela diretta dei nostri rappresentati. Richiediamo quindi:

 1.        quali iniziative si intenda intraprendere circa la costituzione nelle aree controllo delle cd. task force di assistenza sul condono;

2.        quali percorsi formativi si intenda adottare per preparare a tale compito i lavoratori e con quali riconoscimenti economici;

3.        quale ricaduta avrà sulla capacità operativa degli uffici, sulla definizione e sul raggiungimento degli obiettivi monetari, la destinazione dei lavoratori delle aree controllo alle attività di assistenza sul condono;

4.        quali misure si intenda adottare per rimodulare gli obiettivi di riscossione fissati per gli anni che riguardano il condono fiscale;

5.        quali stanziamenti supplementari, anche, eventualmente, dal riscosso per condono, verranno fissati a copertura delle maggiori richieste di professionalità e del rischio di perdita di salario accessorio così come ad oggi strutturato;

6.        quale futuro ci si debba attendere visti il mancato varo del contratto d’Agenzia e il rischio di trasformazione in Fondazione o in SpA.


Distinti Saluti.

RdB-Pubblico Impiego Finanze e Agenzie Fiscali