AGENZIA DEL TERRITORIO
DIREZIONI REGIONALI - FASE SPERIMENTALE

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Non abbiamo firmato l’accordo nazionale, non perché non eravamo d’accordo con l’istituzione delle Direzioni Regionali, ma perché ritenevamo che fosse inaccettabile che l’Agenzia, pur se da anni a conoscenza della necessità di costruireCasella di testo:  tali strutture, si fosse ridotta, senza alcuna programmazione né in termini di carichi di lavoro, né in termini di formazione del personale, a utilizzare quest’ultimo, quasi come se si trattasse di cavie da laboratorio, per una fase sperimentale. 

Non è accettabile che una funzione di così ampia responsabilità, come quella della Direzione Regionale del Territorio, sia affrontata con tale improvvisazione e che, anche questa volta, si faccia affidamento solo sulla buona volontà dei dipendenti. 

I dipendenti, scelti spesso con criteri improvvisati, neanche rispettosi del già molto elastico accordo nazionale a riguardo, sono stati obbligati a fare un salto nel vuoto e a costituire un ufficio, il cui numero di personale, è, secondo noi, assolutamente insufficiente per garantirne il corretto funzionamento senza pregiudicare i diritti dei dipendenti che lo costituiscono in merito a orario di lavoro, ferie e, soprattutto, rispetto delle mansioni per cui sono retribuiti. 

E’ infatti fuori di dubbio che al personale, seppure non adeguatamente formato, sarà richiesta una elevatissima poli-professionalità ed un elevato grado di interscambiabilità… 

Vogliamo per il personale delle Direzioni Regionali:

  • immediati corsi di formazione

  • adeguati inquadramenti e retribuzioni

  • adeguamento degli organici sulla base di una immediata valutazione reale dei carichi di lavoro

  • possibilità per i dipendenti di optare per un rientro agli uffici “operativi”.

Roma, 14 marzo 2003

Esecutivo Nazionale Finanze e Agenzie Fiscali